9. Non sono buono

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È scossa. È evidente che sia scossa da qualcosa, altrimenti non mi chiederebbe mai una cosa simile, ci conosciamo a malapena.

Che cosa ti è successo stasera, riesco a chiederle. Cos'è che le fa dire cose senza senso?

Anna si mette a piangere.

Trovo questa situazione molto stressante. Mi imbarazza il fatto che stia piangendo, non so cosa fare. Dovrei dire qualcosa? Fare qualcosa per consolarla? Il problema è che non so cosa! Forse potrei girarmi e stringerle la mano. Ma non so come trovarla, al buio, non vorrei che pensasse che sto tentando un approccio sessuale.

Quindi resto immobile, ma trovo il coraggio di chiederle se posso aiutarla.

La sento muoversi e in un attimo mi è accanto, mi cinge con un braccio, magro e senza muscoli, sento il suo seno premuto sulla schiena. Il sangue mi va alla testa. Cosa devo fare? Vuole essere abbracciata? Ma ho un'erezione in mezzo alle gambe! Se mi girassi e la stringessi credo se ne accorgerebbe.

«Mi abbracci?» mi chiede piangendo.

Non posso farlo! Ma come faccio a dirle di no? Non posso, balbetto, senza dare spiegazioni.

«Perché no?» Tira su col naso.

Non posso, ripeto, balbettando il doppio.

C'è un silenzio prolungato. Mi sto vergognando tantissimo.

«Lo so che non siamo molto intimi...» la sua mano si muove sul mio petto. «Ma avrei davvero bisogno di un po' di contatto fisico, adesso...»

La sua mano continua a muoversi, non ho il coraggio di fermarla. Muovendosi, scende lungo il ventre, causandomi una strana e sconosciuta impazienza, e arriva infine a toccare il mio pube.

«Lo sapevo...» sussurra, stringendo l'erezione. «Non devi avere paura di me...»

Una piccola parte di me vorrebbe dirle di smetterla, perché il sesso non mi interessa, ma ne sono davvero sicuro? In questo momento non sono sicuro di niente. C'è un pensiero nella mia testa che zittisce tutti gli altri: la sua bocca sul mio pene.

E i suoi gesti sono più rapidi delle mie esitazioni. Mi gira a pancia in su e sale su di me.

Sarebbe più corretto dire che mi lascio girare, perché sono più forte di lei, potrei resistere senza alcun problema. Ma l'idea che la sua bocca possa finire sul mio pene rompe ogni mia resistenza.

E invece la sua bocca cerca di appoggiarsi da un'altra parte.

Sulla mia.

Al buio, sento il suo alito che odora di mentolo e alcol a pochi centimetri dal mio viso. Giro la testa di scatto, metto le mani davanti al viso per proteggermi, emetto un rantolo che vorrebbe essere un "No".

«Ehi... cosa c'è che non va?» dice lei.

Non mi piacciono i baci, le spiego a fatica.

Fa una risatina. «Forse non hai mai baciato la ragazza giusta...»

La sento muoversi sopra di me. L'unico motivo per cui non la sto spostando è che è seduta proprio sulla mia erezione, ed è una sensazione estremamente piacevole. Si piega e si allunga e accende la lampada sul comodino.

Si erge sopra di me. Ha gli occhi arrossati, ma sorride. Si toglie la maglietta larga e rimane a seno nudo. Il mio battito cardiaco accelera ancora di più.

Si indica dalla faccia al busto con le mani tese. «Non ti piaccio?»

Tolgo le mani dalla bocca e la guardo bene. È alta e magra, forse un po' troppo magra, ma ha il seno davvero grosso. È sproporzionato sul suo busto secco, ma mi piace l'effetto complessivo. La sua pelle è candida e liscia, gli occhi sono scuri, un po' a mandorla, ha un nasino piccolo e regolare.

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