17. Sesso, droga, std

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«No!» grido. «N-n-n-t-t-t-sh-sh-v-v...»

Non so nemmeno cosa iniziare a dire.

«Michi, cosa c'è?» mi chiede Anna con aria preoccupata.

«Il p-p-p-p-p...»

«Il p?»

Sì, il p! Brava! Ma che domande fa? Cerca almeno di indovinare la parola che sto per dire, se proprio devi interrompermi!

Prendo un respiro. «Il p-p-preseeeeervativo» riesco a dire.

Lei fa una risatina si lascia cadere distesa sul letto. «Che caro che sei... non preoccuparti! Prendo la pillola! Non ho nessuna intenzione di restare incinta a ventun anni.»

Ma quello che dice anziché tranquillizzarmi mi agita ancora di più. Se prende la pillola significa che ha rapporti non protetti con qualcun altro, forse con più persone! La guardo mentre estrae dalla sua borsa un blister di pasticchette e me lo sventola davanti agli occhi.

«Visto?» mi dice indicando uno slot vuoto. «Sabato. È oggi, l'ho presa prima di cena. Dai, calmati! Rilassati!» Fa una risatina. «Che dolce che sei...»

Non sono dolce, sbotto, per quanto possa sbottare un balbuziente. Smettila di dire che sono dolce!

Lei si fa seria. «Ehi, non te la prendere... Guarda che è un complimento...»

Vorrei dirle che per me non lo è, ma non faccio in tempo, parla di nuovo lei. «Aspetta, lo so io cosa può farti rilassare...» Mi fa l'occhiolino, mentre io penso a quanto sono stato stupido e a tutte le malattie sessualmente trasmissibili che potrei essermi preso, infila di nuovo la mano in borsa, e ne estrae un sacchetto di plastica trasparente pieno di polvere bianca.

Deduco che si tratti di un qualche tipo di droga e mi alzo di scatto in piedi. Le chiedo se è impazzita e la imploro di non aprirlo.

Lei rimane per qualche istante immobile col sacchetto chiuso in mano. «Non ti facevo così bacchettone...» dice palesemente seccata.

Cerco di spiegarle: se lo apre potrebbe entrarmi in circolo qualche molecola per sbaglio! È una polvere volatile!

La sua faccia sembra preoccupata. «Ma sei completamente pazzo o cosa?» Fa un sorrisino. «E anche se te ne entra in circolo un po' cosa vuoi che succeda? Hai paura di entrare nel tunnel della droga?» Ride.

Ma non capisci? È doping! Mi testano due volte a settimana e se mi trovano anche solo un milligrammo di sostanza vietata mi sospendono per mesi! Senza contare il danno di immagine eterno e irreparabile. Ovviamente non mi fa dire tutto, mi ferma a "testano".

«Va bene, va bene, ho capito...» sbuffa. «Basta dire no, non serve fare tutte queste storie...» Fa una smorfia malinconica. «Pensavo solo di farti contento, non stavo pensando al doping, scusa.»

Tira su col naso, e mi viene in mente che anche prima stava tirando su col naso, l'ha fatto per ben due volte.

«N-n-ne hai già presa stasera?» le chiedo.

Fa un mezzo sorriso. «Cos'è, vuoi farmi la paternale? Guarda che non sono una cocainomane, ne uso solo un po' ogni tanto...»

«Non mi interessa q-quanta ne usi» le dico, e sto stranamente riuscendo a balbettare poco, nonostante sia arrabbiato, spaventato e per giunta nudo. «Voglio sapere se ne hai p-p-presa stasera» le chiedo.

Fa spallucce. «Ma sì, giusto una sniffata poco fa... mi stavo un po' rompendo, mentre ti lavavi... ehi, che ti prende?»

Mi sono preso la testa tra le mani e sto camminando su e giù in due metri di stanza, per cercare di calmare il panico che mi sta assalendo.

Play (BoyxBoy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora