111. Your hair is ludicrous

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Non credo di aver capito bene.

«Sorry, w-www-what?» balbetto.

Robert ripete: «You play doubles with Ivan.»

Spalanco la bocca. Lui mi guarda e scoppia a ridere.

«No!» protesto. «Io mi rifiuto di giocare il doppio con lui.»

«Ma perché? Sareste una coppia fantastica. Vi capite alla perfezione!»

«Ma lui ha un gioco orrendo! Non posso giocare con lui, se vedo troppi suoi dritti da vicino comincio a tirare storto anch'io!»

Robert sembra trovare tutto molto divertente, non la smette più di ridere. «Ti ho sentito, prima. Quando lui stava giocando la palla break, tu sussurravi le mosse. Di qua, di là, scendi! E lui lo faceva. Avete una specie di connessione, è evidente. Sarebbe stupido da parte nostra non sfruttarla.»

«Ma...»

«Ne ho già parlato sia con Derek che con Rico e sono entrambi d'accordo. D'altra parte il loro era un doppio di ripiego.»

«Ma...»

«Niente ma. È deciso.»

Robert accelera il passo e mi lascia indietro. Indietro e senza parole. Non posso far altro che seguirlo.

Quando Ivan arriva in spogliatoio, dopo le interviste di rito, l'accoglienza del gruppo è molto calorosa. Io sono ancora un po' scombussolato dalla notizia di Robert. Forse scherzava. Non sono cose che si possono decidere così, su due piedi.

Ma Robert decide di annunciarlo subito a tutti quanti. «Cambio di programma per domani. Il doppio lo giocano Ivan e Michele.» 

Ivan ha un sussulto. È serio. Serissimo. «Non è uno scherzo, vero?»

«P-p-purtroppo no» commento in italiano.

«Oh... mio... Diooooooooo!» Ivan pronuncia le parole a rallentatore e in crescendo. «Non ci credo! Non ci credo! Misha! Finalmente! Sono due anni che te lo chiedo! Due anni!» Gli altri ridono. «Doveva intervenire Robert! Santo Robert! Grazie! Grazie!» 

Robert ride. «Non l'ho fatto per farti un favore. L'ho fatto perché penso che abbiate ottime possibilità di vincere.»

«Grazie! Thank you! Spasibo! Danke! Gracias! Yes! Yay!» Sta saltando. Ivan sta saltando.

«Ti adora davvero» commenta Iraklidis. «Non ho mai visto qualcuno tanto felice.»

«Mi-sha dou-bles! Mi-sha dou-bles! Mi-sha dou-bles!» Ora sta cantando, oltre che saltellare.

«Davvero gli hai detto di no per due anni? Sei senza cuore» insiste Iraklidis, mentre Serrano e Thaler osservano la scena con un sorrisetto e gli occhi sgranati, e Rico con il suo solito sopracciglio alzato. 

«Dobbiamo studiare qualche strategia», dico, cercando di riportare ordine alla discussione.

Ivan smette di saltare e cantare, si fa serio, chiude gli occhi e fa un sospiro. «Vuole parlare di strategia. Succederà. Succederà davvero!»

«Io non sono un buffone» proseguo, «sono un giocatore serio e non voglio buffonate in campo. Capito?»

«Capito.» Ivan annuisce.

«Io non gioco per divertirmi. Gioco per vincere. Sono un professionista serio e voglio che lo sia anche tu. Capito?»

Ivan porta una mano alla fronte facendo un saluto militare. «Yes sir! Sissignore!»

Play (BoyxBoy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora