Un po' lunghetto perchè ero nel mood HAHAHAHA
<<Ehi!>> dico scendendo le scale del pianerottolo
<<Sono venuto a salutarti dal vivo in qualità di buon vicino di casa!>> dice e fa una risatina dolcissima.<<Per quanto tempo rimarrai qui a Lecce?>> chiede lui passandosi una mano dietro la nuca
<<Tutta ľestate, Pier, più qualche giorno di settembre. Tu invece?>>
<<Io abito qui in Puglia, però a Taranto>> dice lui togliendosi gli occhiali da sole facendo scoprire gli occhi marrone chiaro irradiati dalla luce del sole. <<Questa qui è la mia casa delle vacanze>> dice lui sedendosi sulle scalinate del pianerottolo, io faccio lo stesso e mi siedo sulle scalinate accanto a lui<<Non ti avevo mai visto qui>> dico io: sono anni che vengo qui in questa casa durante le vacanze, sin da quando ero bambina
<<Infatti è la prima volta che vengo qui. Sono con un mio amico, Davide qui in vacanza>> dice appoggiando il mento sulla mano destra e guardando il cielo azzurro di quel pomeriggio radioso<<Quanti anni hai tu?>> chiede lui poggiando le braccia sulle sue ginocchia.
<<20 anni, quest'anno è il mio secondo anno di università>> dico sorridendo. <<Faccio Lingue e ti posso assicurare che è un indirizzo fighissimo. Tu che università fai,Pier?>>
<<IO? UNIVERISTÀ? SCHERZI?>> dice e ride talmente tanto da tenersi la pancia con le mani<<Io non faccio ľuniversità, sei matta?>> e si alza dalle scale.
<<GIÀ È TANTO CHE HO PASSATO LA MATURITÀ>> e continua a ridere per un po' fino a contagiare anche me con quella risata fragorosa. Dopo 5 minuti di risata continua ci calmiamo,poi mi porge la sua mano
<<Vieni con me, che ho delle cose da farti vedere>> dice con voce suadente e gli do la mano.Mi alzo e insieme camminiamo verso casa sua, molto simile alla mia dalľesterno: bianca, col pianerottolo, il tavolino uguale al mio e la porta di mogano lucida. Apre la porta con le chiavi e subito mi trovo davanti le scale che portano al piano superiore sulla sinistra ed un corridoio al fianco di essa che non so dove porti e sulla destra una porticina che porta alla cucina.
Sale le scale, poi si volta
<<Dai sali, che aspetti?>> e lo seguo a ruota fino ad arrivare alla stanza appena di fronte alla fine della scala.
La porta è nera opaca con una M stampata sopra. Eppure lui si chiama Pierfrancesco...Entra in camera subito e si butta sul letto, io rimango fuori. Mi fa cenno di entrare e metto piede nella stanza:
Una stanza con un letto matrimoniale dalle lenzuola nere opache posto al centro, i muri rosso Ferrari che la rendono più luminosa, una scrivania ampia con sopra poggiato un computer a destra e la finestra senza tende a sinistra.<<Siediti qui sul letto>> dice rialzandosi e sedendosi, io faccio ciò che dice. Lui prende il computer e lo collega agli auricolari con grande euforia, poi me li passa
Io d'istinto li infilo nelle orecchie
<<Senti questa canzone>> e clicca sul computer.Parte un beat assordante ma ipnotizzante, poi parte ľintroduzione: La canzone è di un certo MadMan che non ho mai sentito. Dopo questa inizia la prima strofa:
" Speri che tu ci serva, ma produci merda e cantonate
Le tue strofe cruciverba già le ho accantonate
Ed ho rime blasonate come pietre incastonate
Che le tue tre pastorate le prendono a bastonate"Rimango con la bocca spalancata: Quante rime ha fatto? Cerco di contarle ma mi è impossibile, sono davvero troppe. La canzone finisce dopo qualche minuto e sono esterrefatta: È la canzone più figa che abbia mai sentito
<<PIER QUESTA CANZONE È STUPENDA>> dico togliendomi le cuffiette
<<Ma lo sai chi è MadMan?>> dice lui ridendo sotto i baffi mentre posa il computer
<<No, mai sentito. Te lo dice una che ascolta rap da sempre>> dico io incuriosita ma sospettosa: credo già di aver capito
<<MadMan sono io>> dice passandosi una mano tra i capelli ed io mi alzo di scatto.<<PIER...>> dico io quasi scioccata dalla notizia <<PIER MA SEI FANTASTICO>> e gli sorrido, lui arrossisce
<<Ehi, grazie!>> e si avvicina a me per abbracciarmi, ma appena si avvicina un ragazzo spalanca la porta della stanza<<Pier ma dov'è il raso...>> e mi ritrovo davanti un ragazzo. Alto, capelli neri, occhi bruni e pelle bianchissima. Ha un asciugamano blu cobalto legato alla vita ed è in pantofole e senza maglietta. Presumo subito che sia Davide, il suo amico.
<<CAZZO, DAVIDE È SEMPRE ALLO STESSO POSTO>> dice Pier bloccandosi con le braccia spalancate
<<QUANTE VOLTE TE LO DEVO DIRE CHE È SEMPRE LÌ DOVE STANNO GLI SPAZZOLINI?>> dice arrabbiandosi ancora di più. È totalmente cambiato in una cifra di secondo: dalľessere affettuoso è diventato aggressivissimo.Ad un certo punto succede una cosa inaspettata:
<<PIER, NON C'È LÌ DENTRO, TE LO GIURO SU QUANTO MI CHIAMO DAVIDE>>
Allora Pier gli va contro e gli mette una mano al collo facendolo sbattere contro il muro fuori alla porta. Io mi alzo e corro contro Pier con gi occhi lucidi<<PIER CHE STAI FACENDO?!>> dico urlando dietro di lui in lacrime ma Davide mi guarda tranquillo, senza un filo di paura. Gi prende il polso con cui Pier lo afferrava e glielo abbassa di scatto
<<PIERFRANCESCO BOTRUGNO VAI A PRENDE' A' PILLOLA. ADESSO!>>.
Pier lo guarda con gli occhi bassi, poi si gira ed entra in camera con la coda tra le gambe passandomi accanto, essendo proprio dietro di Pier pochi istanti prima.Corro da Davide spaventata, anche se è pochi metri da me
<<DAVI TI HA FATTO MALE?>> dico toccandogli la gola completamente rossa
<<Sto bene Bianca, tutto bene>> dice Davide e affondo il volto nelle mani piangendo ancora più forte e Davide mi stringe in un abbraccio di conforto<<Davi ma perchè ľha fatto? E poi perchè ľhai mandato a prendere la pillola? Non capisco...>> dico scollandomi dall'abbraccio e guardandolo in modo confuso mentre mi asciugo le lacrime
<<Pier non te ľha detto?>> dice lui, io faccio cenno di no. Ho davvero molta paura
<<È bipolare, non lo sapevi?>>
STAI LEGGENDO
𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐍𝐨𝐧 È 𝐀𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐌𝐚 𝐊𝐚𝐫𝐚𝐭𝐞- 𝐌𝐚𝐝𝐌𝐚𝐧
Fanfiction> dice lui con la voce rotta dalle lacrime > dico avvicinandomi a lui e poggiando le mie braccia sulle spalle, per poi cingerlo in un abbraccio. Lui mi tocca le mani > sussurra ancora lui > Mi chino alla sua altezza, siccome è ancora seduto e gli pr...