6 - STORIE

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UN BEL CAPITOLO LUNGO PER TUUUUUUTTI VOI EHEHH

<<COSA C'È ORA EEEEEH>> dice Davide ridendo
<<SEI GGELOOOOSAHHH>> e mi da le spallucce, io rido
<<Non è questo>> ribatto
<<Ho solo paura che le altre possano illuderlo per via del suo problema>>
<<Ma no, Felisja è la sua migliore amica, non lo farebbe mai nella vita>>
"Almeno spero che non si comporti come fa con me" penso preoccupata

Passo avanti a Pier e Felisja, ancora abbracciati tra loro per andare da Alessandra e le altre. Le raggiungo e parlo con loro di trucco e moda: ci sanno davvero fare!
Mentre Gaia mi spiega come usare il pennellino per ľilluminante e Alessandra mi dice quali siano i migliori secondo lei sento una persona prendermi i fianchi da dietro fino a cingermi in un abbraccio:
Mi volto,e vedo il volto da bimbo di Pier
<<Mi hai fatta spaventare, Pier!>> e mi lascio cingere dalľabbraccio

<<Di cosa parlate signorine?>> chiede lui e gli spieghiamo cosa sia ľilluminante. Iniziamo a prenderlo in giro e a ridere insieme finchè lui non viene tirato indietro violentemente da Felisja per il polso
<<Ma cos'ha Felisja, la vedo molto violenta oggi...>> dice Alessandra preoccupata
<<Sai bene che quando le piace qualcuno non la smette finchè quella persona non la ottiene>> risponde Gaia con un tono seccato

<<Il carattere di quella ragazza non è che mi piaccia tantissimo>> ribatto io
<<Ma non mi spaventa>>
Sento le voci dei due dietro di me, ma non ci faccio molto caso
Continuo a camminare con le due fino ad arrivare alľincrocio che io e Pier abbiamo attraversato mano nella mano in quello stesso pomeriggio, ma non sento più le voci dei due ragazzi.
Infatti mi volto e non c'è più nessuno dei due dietro di me

<<RAGA, MA PIER E FELI?>> chiedo urlando e tutti iniziano a borbottare cercando una risposta invano
<<Aspettate che ora lo chiamo>> dice Davide preoccupato e sfila ľIPhone dalla tasca per chiamarlo
Preme invio sul tasto della chiamata ed il telefono squilla
<<PIER MA DOVE MINCHIA SEI?!>> esclama Davide appena Pier risponde
<<Sto arrivando, ho avuto una questione da risolvere. Iniziate ad avviarvi verso il lungomare che vi raggiungo>> e attacca in faccia a Davide

<<AO REGÀ DOBBIAMO AVVIARCI VERSO IL LUNGOMAREEE>> urla lui per farsi sentire e tutti insieme attraversiamo
Mentre continuo a parlare con le mie amiche, il mio cervello continua a pensare alla chiamata precedente di Pier
"Oddio cosa gli sarà successo?" Penso continuamente, cercando di scacciare il pensiero ma mi è impossibile.
Dopo poco arriviamo al lungomare, già brulicante di gente nonostante sia solo il 1 giugno

<<Aspettiamolo davanti al Lido>> dice Vito e ci sediamo sul muretto affacciante sul mare
<<Ragazze, chissà che fine ha fatto Pier...>> esclamo ad un certi punto preoccupata
<<Perchè te lo chiedi, eh?>> esclama Alessandra guardandomi maliziosamente, io rido abbassando lo sguardo
<<Sono solo preoccupata per lui, nulla di che...>> e arrossisco nel pensarlo

<<RAGA ECCOMII>> urla una voce affannata e lontana dopo pochi minuti. Era Pier
Mi alzo dal muretto e gli corro incontro.
Lo abbraccio forte e lui passa una mano tra i miei capelli rossi
<<Pier, ma dov'eri finito? Ero così preoccupa...>>
<<AO GRANDE STRONZO AVVISACI SE TI FERMI UN ATTIMO, ME VIENE ĽANSIA E LO SAI!>> urla Davide da lontano rovinando l'atmosfera romantica appena creata
<<DAI CHE ORA POSSIAMO CONTINUARE A CAMMINARE>> urla Pier e tutti si alzano e iniziano a camminare, noi rimaniamo dietro loro

<<Pier, cos'è successo?>> gli chiedo notando tristezza nei suoi occhi
<<Ho litigato con Felisja, la mia migliore amica>>
"BENE, HANNO LITIGATO" penso in un prmo momento
"Ma erano migliori amici però..." penso poi
<<Mi dispiace Pier>> ribatto io
<<Non esserlo. Abbiamo litigato per colpa sua: non vuole che io mi avvicini ad altre ragazze oltre a lei, ma io sono libero di fare ciò che voglio, no?>>
<<Hai ragione>>
Mette di nuovo il braccio attorno al mio collo

<<Allora non potrei stare con te a parlare per colpa sua?>> e sorride. Io non resisto e gli sorrido. È così bello quando sorride...
Poco dopo ci aggreghiamo al gruppo per non perderci ed insieme camminamo per il lungomare di Lecce

- - - - -

<<Ragazzi, è stata una bellissima serata! Grazie di tutto>> dico loro mentre entro nel giardino
<<Buonano...>>
<<Bià', aspetta>> dice Pier avvicinandosi a me col cellulare tra le mani

<<So che è mezzanotte ed un quarto, ma mi daresti il tuo numero che ti aggiungo al gruppo della nostra comitiva?>>
Il cuore, a quelle parole mi balza in petto
<<Ma certo!>> rispondo cercando di nascondere la gioia
<<3492236776>> gli detto
<<Va bene, piccolina. Buonanotte>> e mi da un bacio sulla guancia

<<Notte, Pier>> e guardo a terra, per poi riguardarlo negli occhi e voltarmi per andare via
<<CIAO RAGA!>> saluto io e tutto ricambiano. Entro in casa con le mie chiavi: tutto spento, mamma e papà dormono
Salgo in punta di piedi le scale e vado in camera

Entro nel mio piccolo bagno e mi lavo i denti e la faccia per poi mettere il pigiama. Mentre mi cambio sento una porta sbattere dalla casa affianco:
Pier e Davide sono appena rientrati anche loro
Sento delle vocine sempre dalľaltra casa
Sono indecifrabili. Per sentire meglio mi nascondo dietro alla mia finestra

<<...Ma poi hai visto quant'era bella stasera?>> sento. È la voce di Pier, questo è totalmente sicuro
<<Era uno splendore, quasi un angelo. E poi la sua timidezza, il suo essere se stessa, la sua delicatezza! AH DAVIDE SONO INNAMORATA PAZZA DI LEI!>> continua lui e poi sento il rumore di una molla di un letto: credo che si sia buttato sulle lenzuola dopo di questo
<<Me ne sono accorto, Pier. Ora dai, prendi i calmanti>> risponde Davide
<<Dopo li prendo>> ribatte Pier seccato

Al sentire questo, ricordo ľepisodio di oggi pomeriggio, delľattacco di bipolarità ed esco dal mio nascondiglio dietro la finestra, passandoci davanti per andare alla scrivania, prendere un foglio e una penna e scrivere sul davanzale
Pier si sta alzando per andare via dalla stanza, ma lo richiamo alľattenzione battendo la mano sul davanzale
Punto il foglio

"PIER, RICORDATI I CALMANTI :)"

Lui mi fa cenno di no con la testa, poi sorride e mi fa un occhiolino per poi andare via dalla sua stanza

Mi butto sul letto pensando alla giornata appena trascorsa
Forse una delle più belle della mia vita.
Forse perchè Pier, la vita, me ľaveva appena cambiata.

 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐍𝐨𝐧 È 𝐀𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐌𝐚 𝐊𝐚𝐫𝐚𝐭𝐞- 𝐌𝐚𝐝𝐌𝐚𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora