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Jungkook corse a perdifiato verso l'ospedale: voleva raggiungere i bambini il prima possibile, per poi poter andare a trovare il suo hyung.

La verità è che, durante tutta la notte e anche nel corso di tutta la mattinata, non aveva fatto altro che pensare a lui -di nuovo-, ma questa volta era addirittura andato a chiedere informazioni su di lui ai ragazzi di quinta, tuttavia non molti lo conoscevano o -quei pochi che avevano ammesso di conoscerlo- avevano detto di non ricordarsi molto di lui, se non che aveva una voce molto profonda. Alcuni gli avevano fatto sentire dei vecchi audio, ma niente di più, dato che era una persona abbastanza chiusa. E non aveva neppure un social, dato che si considerava brutto.

Dopo circa un'ora e mezza, trascorsa a giocare con i bambini, si congedò, dirigendosi al quarto piano, nella stanza 109.

《Buongiorno Taehyung!》
Proferì, non appena mise un piede all'interno dalla monotona camera bianca.
Di certo non si aspettava una risposta, ma ci sperava davvero tanto.

Si accomodò di fianco al grigio e prese il suo libro preferito dallo zaino che aveva portato con se.
《Come stai oggi, hyung? Spero meglio di ieri e peggio di domani.
Vorrei tanto che ti svegliassi, vorrei sapere se la mia presenza ti infastidisce...alcuni dei tuoi ex compagni di classe mi hanno detto che eri abbastanza introverso e ho paura che tu ti possa stufare di me. Perché se fosse così saresti costretto a sopportarmi...perciò farò del mio meglio per trovare qualcosa di originale e starti simpatico!》
Concluse il suo monologo, aprendo il libro e cominciando a leggere al suo hyung parole su parole, frasi su frasi, pagine su pagine, fino a formare capitoli interi e concludere il libro in meno di un'ora. Non che fosse tanto spesso, anzi, però si sentiva comunque soddisfatto.

《Hyung? Ti andrebbe se registrassi qualcosa ogni giorno e te lo facessi sentire? Sai...alcuni mi dicono che ho una bella voce, ma di loro non mi fido un granché. Magari potrei cantare per te, se vuoi...》
《Fallo, ti prego》
Rispose mestamente Jieun, appena entrata nella camera per delle visite,
《Gli faresti tanto piacere, lui ama la musica》

Jungkook non pensò neppure a come facesse la donna ad essere a conoscenza di queste cose, ma sorrise a trentadue denti alla sua noona.

《Sei così gentile Jungkook, hai davvero un cuore d'oro. Dovrebbero esserci più persone come te in questo mondo》
《Aish~ non dovreste dirmelo tutti, mi imbarazzo》
Ridacchiò il minore, non smettendo di fissare il volto beato del ragazzo sul lettino.

《Posso aprire la finestra?》
《Certamente, basta che non ti ammali》
Disse la donna, mentre armeggiava con un piccolo schermo, controllando i valori di Taehyung.

《Mh...anche se non è sveglio, possiamo metterlo su una sedia e portarlo in giardino, un giorno?》
《Non lo so, in realtà. Ma credo di sì, mi informerò -sorrise la donna-, sei così premuroso Jungkook. Lui è fortunato ad averti accanto》
Jungkook arrossì drasticamente a quelle parole, facendo sgranare gli occhi alla donna.
《N-no, no-n è c-cos...c-cioè, non è quell-o che credi》
Balbettò, allungando le mani in avanti e scuotendole, arrossendo ancora di più.

《Farò finta di crederti. Buona giornata Jungkook, a domani e buonanotte anche a te, Taehyung!》
Esclamò la donna, per poi uscire, lasciandoli di nuovo soli.

Il minore si sedette e afferrò la mano -più calda del giorno precedente- del grigio, poggiando la testa sul suo petto, sperando di non pesargli troppo.
E così, lentamente, chiuse gli occhi, addormentandosi col ritmo calmo del cuore del maggiore a cullarlo.

Quando Jungkook si risvegliò era già mattina, dalla finestra aperta entravano caldi raggi di sole e le tende svolazzavano per la stanza, mosse dal vento, creando un rumore rilassante.
Jungkook si mise a sedere, rendendosi conto di essersi addormentato sul suo hyung e di non essere tornato a casa né per cena, né per dormire.
Si allertò all'istante e accese il telefono, trovandoci molteplici chiamate da parte di sua madre e parecchi messaggi da amici e familiari.

Così scrisse un rapido messaggio alla madre e poi, dopo aver dato il buongiorno a Taehyung, scese a fare colazione nel bar dell'ospedale, per poi andare alla fioreria lì vicino.

《Buongiorno》
《Salve! Come posso aiutarla?》
《In anzittutto mi dia pure del tu, e poi...vorrei un bel buquet di rose bianche e rosa, più una rossa al centro》
《D'accordo, dammi pure del tu, avrò al massimo cinque anni più di te, ragazzino. Mi chiamo Yoongi, piacere di conoscerti》
《Piacere mio, Jungkook》
《Posso chiederti per chi è?》
《P-per una conoscenza》
《Mh...non credo》
《P-perché?》
《Perché stai balbettando. Forza dimmi, chi è la fortunata》
《E-ehm...in realtà è un ragazzo...》
《Oh, davvero? Benvenuto nel club!》
Ridacchiò il fioraio, passandosi una mano tra i capelli color menta, mentre finiva il mazzo

《A-aspetta, ma io ti conosco!》
Venne illuminato il più piccolo, che puntò il dito contro il suo hyung, strabuzzando gli occhi e spalancando la bocca.
《Tu sei Min Yoongi, l'ex miglior studente del liceo artistico di Seoul del tuo anno》
《Già, proprio io》
Sorrise smagliante, facendo venire un'idea al corvino
《Tu conosci un certo...Kim Taehyung?》
《E mi chiedi se lo conosco, era il mio migliore amico! Però poi...si è dovuto trasferire ed è letteralmente sparito. Che peccato, lo rivedrei volentieri!》
《Non si è trasferito. Quei fiori sono per lui, è...in coma...》
Yoongi alzò la testa di scatto, incitando il minore a parlare, e così finì col raccontare tutta la storia al fioraio.

「𝐂𝐎𝐌𝐀」ᵛᵏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora