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Le ore passarono in fretta, ma in un silenzio imbarazzante. Probabilmente erano gli unici in tutto l'hotel che non si erano ancora neppure sfiorati, ma l'ansia, per il momento, stava vincendo sulla loro voglia di gettarsi alle spalle la loro vecchia relazione.

Pranzarono alle 14, e poi stettero per oltre tre ore per i fatti loro. Jimin guardò un po' di TV, mente Yoongi ascoltava musica con gli auricolari, e pensava ad occhi chiusi, steso sul letto. Che gli prendeva? Era andato lì più o meno convinto di ciò che stava facendo, e ora si stava tirando indietro, facendo le stesse cose che faceva a casa da solo...l'unica differenza era che non era l'unico in quella stanza, e se voleva (volevano) dare un senso e un perché a quell'esperimento uno dei due doveva prendere l'iniziativa. Mancavano poco più di due giorni alla fine, non potevano perdere altro tempo.

Bloccò la musica, abbandonando il cellulare sul letto, e si avvicinò a Jimin lentamente, infilandosi le mani nelle tasche della tuta grigia che indossava. Si sedette accanto a lui, guadagnandosi un piccolo sguardo e un sorrisino dall'altro, che però poi riprese a guardare la televisione, non muovendo un muscolo.

Yoongi si morse il labbro, prendendo il mento del ragazzo tra le dita e costringendolo ad incrociare i loro sguardi. Jimin parve sorpreso da quel gesto, ma era anche in trepidante attesa. Anche il più grande notò il suo desiderio, specie dal modo in cui deglutì rumorosamente, e dai brividi che ricoprirono interamente le sue braccia quando iniziò ad avvicinare il suo viso a quello dell'altro.

Il rosa trattenne il fiato, saettando lo sguardo dalle labbra agli occhi del bellissimo ragazzo che si trovava davanti. Era felice che avesse fatto lui il primo passo; non ce la faceva più ad aspettare, ma allo stesso tempo non aveva abbastanza coraggio per fare la prima mossa. “Hai intenzione di muoverti a baciarmi o no?" chiese poi sussurrando, con il respiro leggermente più affannato.

Yoongi ridacchiò scuotendo leggermente il capo, poi, finalmente, fece collidere le loro labbra assieme. Respirarono profondamente, quasi come se fossero stati in apnea fino a quel momento, e fecero incontrare le loro lingue, dando inizio ad un bacio da subito appassionato e bagnato.

L'interno dei loro stomachi andò a fuoco, e sentirono un calore più che conosciuto propagarsi dall'interno fino a prendere possesso del loro intero corpo, specie di una specifica zona, facendo anche aumentare il loro battuto cardiaco.

Yoongi attirò rudemente il corpo di Jimin sopra il suo, facendolo sedere a cavalcioni delle sue cosce, mentre prese a stringergli il sedere nei palmi, conficcando le dita nei suoi glutei con desidero. Il rosa parve apprezzare, in quando rilasciò un gemito strozzato sulle labbra del ragazzo, strattonandogli i capelli di riflesso.

Trovarono entrambi assurdo il modo in cui i loro corpi sembrassero perfettamente connessi e collegati, nonostante si conoscessero da pochissimo tempo e sapessero poco niente dell'altro. Ma più si baciavano, più non volevano smettere. Pure i loro respiri, i piccoli gemiti che rilasciavano, parevano sincronizzati.

Jimin si staccò leggermente dalle labbra dell'altro, sorridendogli maliziosamente. Scese dalle gambe del verde, e con lentezza estenuante si inginocchiò tra le sue gambe, appoggiando il palmo aperto lì dove il tessuto della tuta si era notevolmente ingrossato, lasciando poco spazio alla fantasia.

Iniziò a torturarlo per minuti che parvero ore, senza mai spogliarlo, e avvolgendo semplicemente con la mano la sua ormai formata erezione da sopra i pantaloni, diventati decisamente troppo stretti. “Cazzo Jimin...ora sei tu a doverti muovere...mi stai facendo impazzire..."

“Come desideri, hyung..." rispose il più giovane, leccandosi le labbra.
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ho scritto questo capitolo in 10 minuti, ma spero almeno sia decente HAHAHAH

oh sì, vi lascio così. al prossimo aggiornamento :3

Heartbreak Hotel ||yoonmin||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora