Le lezioni di autodifesa vanno avanti per tre mesi dando risultati più che soddisfacenti mentre la situazione con suo padre non sembra volersi sbloccare: ogni tanto assiste alle lezioni, li osserva qualche minuto poi se ne va. Tutto questo in silenzio. A tavola si guardano a malapena in viso e ancora meno si rivolgono la parola, se suo padre lo fa è per chiedergli come va a scuola o gli allenamenti con Jongin.
Con quest'ultimo, per lo meno, può parlare di tutto, sfogarsi per la frustrazione accumulata e rilassarsi ridendo e scherzando. È confortante, lo fa sentire meno solo. Suo padre ha mantenuto la parola: da quella fatidica sera Kyungsoo non ha più messo piede fuori casa se non per andare a scuola. Vede Luhan e Jungkook lì o quando sono ospiti a casa Park, neanche agli altri due è permesso uscire ed ora anche Luhan ha una guardia del corpo che lo segue tutto il tempo.
Per quanto riguarda il sospetto che Kyungsoo aveva su Jongin, cioè che sembrava volesse saltargli addosso da un momento all'altro, era fondato. Ora che ne ha l'occasione, il ragazzo più grande non si fa scrupoli nello stargli appiccicato e nel toccarlo continuamente. A Kyungsoo continua a non dispiacere. Ormai è talmente abituato alla presenza di Jongin che quando non stanno insieme si sente perso, vulnerabile.
Sembra tutto sospeso tra un tira e molla continuo, nessuno dei due sembra voler fare la prima mossa; Kyungsoo pensa di aver frainteso tutto mentre Jongin crede che all'altro non piacciano le sue avance. Entrambi timorosi al pensiero di Chanyeol che potrebbe scoprire tutto e non approvare. Cosa devono fare? Sono due stupidi che perdono solo tempo.
Ma ecco che l'inaspettato arriva: un pomeriggio come gli altri Jongin decide di sottoporre Kyungsoo ad un esame a sorpresa. Il ragazzo impara in fretta e già sa riconoscere ogni metodo per liberarsi che gli ha insegnato, aggiunto ad un po' di boxe e arti marziali che Kyungsoo ha deciso di imparare di sua spontanea volontà proprio da Zitao. Fanno riscaldamento come al solito poi Jongin, prendendo alla sprovvista il suo allievo, lo blocca da davanti stringendolo saldamente a se.
«J-Jongin... che stai facendo?» chiede un imbarazzatissimo Kyungsoo.
«Test a sorpresa.»
«Ah. E che devo fare?»
«Mettere in pratica tutto quello che hai imparato?»
«Ah. Si. Bene» balbetta in modo sconclusionato il diciassettenne.
Accidenti! Che figuraccia!
Chiude gli occhi, prende un respiro profondo e finalmente ritrova la concentrazione. Pensa rapidamente ad un metodo per liberarsi senza dover colpire Jongin nelle parti basse quindi decide di divincolarsi facendogli credere che è andato nel panico senza sapere cosa fare, riesce addirittura a simulare l'angoscia sul suo volto guardando Jongin con occhi imploranti.
Papà Baekhyun gliel'ha sempre detto che come attore avrebbe sfondato.
Improvvisamente si lascia andare a peso morto sorprendendo l'altro che, giustamente, cerca di sorreggerlo senza riuscirci e, mentre stanno cadendo, Kyungsoo riesce ad infilare una gamba in messo ai loro corpi. Con la spinta del piede sullo stomaco di Jongin riesce a ribaltarlo facendogli fare una mezza capriola in aria per poi atterrare di schiena, fa una capriola all'indietro anche lui e si posiziona a cavalcioni sul suo bacino per tenerlo bloccato.
«Cazzo!»
«Ce l'ho fatta! È stato fichissimo!»
«Non per la mia schiena.»
«Aish! Mi dispiace Jongin!» esclama preoccupato.
Senza rispondere, il più grande ribalta le posizioni ritrovandosi tra le gambe di Kyungsoo mentre gli blocca i polsi a terra «Non devi mai abbassare la guardia.»
«Sei uno sporco bugiardo! Mi sono veramente preoccupato per te, stupido!» esclama Kyungsoo agitandosi come un serpente per liberare i polsi e, eventualmente, colpirlo. Molto forte.
Jongin scoppia a ridere continuando a tenerlo bloccato «Mi hai fatto veramente male alla schiena e quella di lasciarti cadere è stata una gran mossa.»
«L'ho fatto per non doverti colpire nelle parti basse ma la prossima volta ti ci colpirò ripetutamente!»
«Calmati, gattino.»
«Non chiamarmi gattino!»
«Sennò che mi fai, gattino?» chiede in modo suadente avvicinando le labbra alle sue.
Con uno scatto Kyungsoo fa scontrare le loro bocche poi gli prende il labbro inferiore tra i denti mordendolo molto forte, Jongin cerca di allontanarsi per il dolore ma l'altro non lo lascia andare. Non né ha nessuna intenzione, non ora che ha trovato il coraggio di baciarlo. La lotta continua per un po' poi il più grande decide di approfondire quel piacevole scontro portando una mano dietro la testa di Kyungsoo per tenerlo più vicino mentre chiede l'accesso alla sua bocca. Anche lì lo scontro di lingue si fa acceso ma vince Jongin, in quanto il più esperto tra i due.
«Aspetta, aspetta! Non possiamo, tuo padre ci ammazzerà! Anzi mi ammazzerà!»
«Bè, con l'aria che tira ultimamente ammazzerà anche me.»
«È probabile.»
Tornano a baciarsi con più foga e passano il resto del pomeriggio a farlo dimenticandosi completamente degli allenamenti. Fortunatamente per loro, Chanyeol non si fa vedere quel giorno.°°°
Pochi giorni dopo Jongin organizza una sorpresa per Kyungsoo: dalla cuoca si fa preparare varie portate, principalmente i piatti preferiti del diciassettenne, mette tutto in un cesto insieme ad una tovaglia, posate e bottigliette d'acqua.
«Dove mi stai portando?» chiede Kyungsoo incespicando sui suoi passi.
Jongin lo ha bendato e adesso, tenendolo per mano, lo sta portando chissà dove.
«Tra poco lo scoprirai.»
«Ti ricordi che non posso uscire di casa?»
«Sono passati tre mesi, me lo ricordo bene. Ora fai silenzio e cammina.»
«Non ce la faccio, Nini! Dimmi dove andiamo» si lamenta.
«Siamo quasi arrivati.»
Lo fa sedere e prepara tutto l'occorrente prima di sbendarlo. Appena può tornare a vedere Kyungsoo sbatte le palpebre rapidamente poi osserva intorno e davanti a sé: la prima cosa che nota è che sono in giardino, nella parte più lontana rispetto alla casa, sono seduti sotto il gazebo di legno e Jongin ha apparecchiato il piccolo tavolo disponendo il tutto ordinatamente.
«Oh, che bello!» esclama contento.
«Sono felice che ti piaccia» dice l'altro sorridendo ampiamente.
Kyungsoo rimane incantato a guardarlo, il cuore gli scoppia e si sente molto accaldato. Com'è possibile che un ragazzo bello così stia con un ragazzino come lui?
«A cosa stai pensando?»
«Che sono la persona più fortunata del mondo» dice con un sospiro sognante.
Jongin ridacchia scuotendo la testa «Per così poco?»
«Per me è importante, è un gesto magnifico da parte tua.»
«Quando tuo padre ti permetterà di uscire di nuovo avremo un vero appuntamento» gli promette.
«Questo vuol dire che resteremo per sempre insieme» ridacchia.
«Lo spero tanto» dice Jongin dolcemente.
Kyungsoo arrossisce e si muove nervosamente sulla sedia. Se lo sente, è rosso come un pomodoro!
«Sei così carino tutto imbarazzato» lo prende in giro bonariamente.
«Smettila Kim Jongin!»
«Scherzo, scherzo! Dai mangiamo.»
«Come facevi a sapere quello che mi piace?»
«Mi sono fatto aiutare dalla cuoca, sa' praticamente tutti i tuoi gusti.»
«Oh si, Minji lavora qui da quando avevo sei anni. E che cosa le hai detto? Lei è molto curiosa.»
«La semplice verità omettendo qualcosa: il pranzo è per te. Non potevo certo dirle che avevo organizzato una sorpresa per il mio ragazzo» sorride sornione.
«I-il tuo... ragazzo?»
Jongin piega la testa di lato «Certo, ce l'ho proprio qui davanti.»
Se possibile, Kyungsoo arrossisce ancora di più.
«Vorrei baciarti.»
«Fallo!» risponde di getto il più piccolo.
Jongin si sporge in avanti, porta una mano sulla testa di Kyungsoo e lo spinge verso di sé per baciarlo intensamente. È così piacevole e il cuore di entrambi non smette di battere un secondo. Per Kyungsoo è il primo amore sperimentato mentre per Jongin, nell'alto della sua esperienza, spera di aver trovato una persona speciale. Non ha idea di come andrà a finire anche perché Kyungsoo ha solo diciassette anni e potrebbe decidere di lasciarlo ma va bene così, con lui è felice in questo momento e se la godrà fino a quando durerà.
STAI LEGGENDO
Possession
RandomPer Park Chanyeol non c'è niente di più importante di suo marito e i suoi figli. Per Park Chanyeol mantenere il controllo è importante. Per Park Chanyeol quello che è suo, deve rimanere tale.