F̸o̸l̸l̸o̸w̸ m̸e̸;; кσσктαє

S̸e̸v̸e̸n̸

Sospirai, posando il cellulare dopo l'ennesima chiamata senza risposta.
Erano ore che provavo a chiamare Eunbin, per cercare di sistemare le cose, perché io, davvero, non volevo che finisse così.
«Ma certo che lo volevi, altrimenti non sarebbe accaduto»
E, di sicuro, il signorino che continuava a commentare qualsiasi cosa non aiutava per nulla.
«Puoi stare un attimo zitto?!»
Sbuffai, ritentando a chiamarla di nuovo, sorridendo ampiamente e con un briciolo di speranza appena la sua voce mi rispose, anche se un po' scontrosa.
«Cosa vuoi?»
«Tesoro, amore mio, ti supplico, torna da me, ho sbagliato prima, ti chiedo perdono, non volevo sul serio ferirti»
Dissi tutto d'un fiato, guardando un punto a caso della stanza.
«Jungkook...»
«Mi dispiace tanto, ti prego, torna qui, così potremmo parlarne»
Sentii qualcuno sbuffare al mio fianco, mentre io attendevo in ansia una risposta da Eunbin, mordendomi forte il labbro.
“Potrei dirle cosa mi sta succedendo„
«Oi, non provarci nemmeno!»
Esclamò di scatto lui, alzandosi e guardandomi serio.
«Devo pensarci, ma sappi che potrei tornare»
E, dopo, il suono della chiusura della chiamata.
«Perché non posso? È la mia fidanzata e futura moglie»
Risposi e lo guardai dritto negli occhi, incrociando le braccia al petto.
«Perché- si bloccò, sospirando e addolcendo il tono della voce- è una cosa tra noi, Jungkookie»
Sorrise, tornando seduto, sotto i miei occhi confusi e in guardia.
«Tipo quei segreti che da bambino avevi con tuo papà, solo tu e lui»
Continuò ed io spalancai gli occhi.
«Che ne sai di mio papà, tu?»
Domandai corrucciato e per nulla d'accordo che lui potesse sapere certe cose.
«Io so tutto, Jungkook -ridacchiò- Allora? Hai capito cosa intendo?»
Sussurrò poi, posando il gomito piegato sulla mia spalla e sporgendosi verso di me, rimanendo a pochissimo dal mio viso, mentre io mantenevo il viso girato, porgendogli la guancia.
«Perché non posso?»
E lo sentii ridere leggermente contro la mia pelle prima di mordermi piano la guancia.
«Dicevi a qualcuno i segreti tra te e papino?»
«No...»
Risposi, guardando il tappeto a terra.
«Ecco. Allora nemmeno i nostri, di segreti, vanno detti a qualcuno, non credi?»
La sua mano si insinuò tra i capelli della nuca, facendomi piccoli grattini e stringendo tra le dita le mie ciocche.
«Hai ragione»
Con la coda dell'occhio vidi il suo sorriso più soddisfatto di prima.
«E poi, Jungkook...»
Cominciò, mentre le sue labbra iniziavano a lasciare piccoli bacetti sulla mia guancia.
«... Non vorrai mica venir preso per pazzo, no?»

“... Forse„