F̸o̸l̸l̸o̸w̸ m̸e̸;; кσσктαє

T̸h̸i̸r̸t̸e̸e̸n̸

Il pomeriggio stesso Jin si recò svelto a casa di Eunbin, da solo. Voleva parlarle.
Erano amici ed era preoccupato per Jungkook, proprio come lo era lei.
«Prego, Jin-Hyung, accomodati»
Sorrise lei, facendosi da parte.
Si salutarono e presero posto in salotto, sul divano comodo dei genitori della ragazza.
«Siamo soli, puoi parlare tranquillo»
Sorrise, prendendo la tazza di tè caldo.
«Così ti ha cacciata»
Commentò il più grande dopo aver annuito.
«Già...»
Sospirò.
«Dimmi che l'hai visto anche tu, ti prego, non voglio sembrare un pazzo anch'io»
Disse infine lui, stringendo la tazza tra le mani.
«Di che parli? Mi è sembrato strano, sì, ma-»
«Si stava baciando da solo!»
Esclamò Jin esasperato, alzandosi in piedi.
«L'ho visto anch'io...»
Concordò Eunbin.
«Quando stavamo parlando sembrava qualcuno gli dicesse cose doveva rispondermi... Però eravamo soli»
Aggiunse, guardando a terra.
«Beh, almeno non sono l'unico ad averlo visto... »
Sospirò di sollievo.
«... Qualcuno dovrebbe parlargli»
«Sono d'accordo con te ma non c'è nessuno di cui lui si fidi molto tranne me e te»
Eunbin finì il proprio tè.
«Uno psicologo»
Propose allora Jin.
«E secondo te ci andrebbe davvero? -sbuffò una risata- mai»
«Allora andiamo noi da lui e parliamogli, anche di ciò che abbiamo. Eubin, io sono preoccupato per lui, chissà come finirà questa storia se continua così»
«Allora va bene, Jin Hyung... Andremo da questo psicologo»