Capitolo I: Decisioni

6 1 0
                                    

Due pietre occupavano ora le sfere dell'Estrapolatore. Una era viola, un'ametista finemente lavorata, che donava intelligenza e lucidità di mente. La seconda era verde, un lucente smeraldo, capace di curare qualsiasi dolore. La prossima pietra era gialla, un topazio. I ragazzi che osservavano le due pietre sapevano che quella gialla sarebbe stata in grado di prevedere il futuro. Cosa molto allettante ma altrettanto spaventosa: chi vorrebbe sapere le terribili cose che gli succederanno in futuro? Il futuro era segnato o si poteva modificare? Il Topazio li avrebbe detto il futuro certo, o uno dei tanti possibili futuri? Quante domande... e quante questioni irrisolte.
-Io propongo di ripartire da dove abbiamo finito.- disse serio Dain incrociando le braccia sopra la camicia a quadri bianca e nera.
-No. Ci metteremo troppo tempo.- lo contraddisse Lewis.
-Ma il Grande Deserto è... Grande!- obbiettò Ethy a beneficio dell'amato.
-E non abbiamo un fiume da seguire...- continuò il pirocinetico.
-In realtà sì- disse il criocinetico estraendo dalla sua custodia la vecchia mappa datali da Rufus molto tempo prima. -Lo Stravrust continua fino a perdersi nel deserto. Nasce sui Monti Struggi Pensieri per poi dividersi: da una parte va verso il lago Stylies, mentre dall'altra passa per Nitra e va oltre il confine della nostra mappa.
-Allora potremmo costeggiare il fiume da dove l'abbiamo abbandonato, da quando ho salvato Ethy con il ghiaccio...- disse sorridendo Dain.
-E se, invece, lo prendessimo alla fine della Foresta Rigogliosa?
-Bene. Ma andiamo direttamente là: non voglio rifarmi tutta la seconda vibrazione da qua; l'ultima volta ci abbiamo impiegato quasi un mese!- si lamentò allora la ragazza.
-È deciso, allora.- disse sorridente Jane apparendo dalla porta del laboratorio. -Ma prima un buon pranzo ristoratore!
Detto questo accompagnò i ragazzi in sala da pranzo.
Mentre la madre portava via i piatti sporchi del primo, Frank chiese: -Partirete ancora alla ricerca del Topazio?
-Sì, papà.
-Sentite, so che siete coraggiosi, che siete ben protetti e forniti. Ma so anche quali pericoli dovrete affrontare, come quel grosso elefante strano che mi voleva mangiare... cosa avrei fatto se fosse capitato a voi?- chiese il padre con un tono pacato e reprimendo le forti emozioni che gli passavano dentro.
-Lo sappiamo. Ethy, tuo padre ha ragione. Noi potremmo rischiare la nostra vita ma tu... tu hai qualcuno che ti vuole bene e che se non tornassi a casa si rattristerebbe tanto. Non dovresti venire con noi. Dopotutto è un nostro problema se siamo uniti...
-No, Lewis. Verrò. Ormai siete miei amici, e forse anche più- si mise in contrasto la ragazza alludendo a Dain. -non posso abbandonarvi a metà della missione.
-Ethy, sai che sono sempre dalla tua parte ma... disse Lewin ha ragione...- le disse la madre appoggiandole le mani sulle spalle da dietro.
-No!- rispose secca scrollandosi. -Io andrò!- guardò negli occhi prima suo padre, poi Lewin e infine, girando la testa, sua madre.
Scese al piano inferiore ed entrò nel suo laboratorio. Chiamò a gran voce i aguzzi che la raggiunsero in gran fretta. Ethy impostò la direzione del viaggio per il Grande Deserto.
-Ethy...- disse con un soffio Dain. -non fare così... Loro vogliono solo proteggerti. E anche io. E Lewis.
-E poi partire subito, senza equipaggiamento non è saggio...- fece notare il criocinetico.
La ragazza sospirò. -Avete ragione. Scusatemi. È che... i miei non mi appoggiamo, in questo momento. Prima mio padre poi... anche mia madre.- coprì il teletrasporto con un telo bianco.
-Dai, andiamo su.

***

-No! Non è possibile!- urlò aprendo gli occhi. Ancora non era cambiato ciò che vedeva. Alla luce della sua abat-jour, le sue mani rilucevano pallide. Su passò una mano tra i capelli canuti e chiuse per l'ennesima volta gli occhi. Qualunque cosa provasse a fare, sarebbe stato sconfitto. Tutte le opzioni erano per lui sfavorevoli. A parte una... o due... o forse tre... un perfido sorriso gli spuntò sulle labbra e una grossa risata gli salì come un vomito dal petto. Si alzò appoggiandosi al bastone. Spense la flebile luce gialla e rise ancora: -Dove li manderò ci sarà molta luce...

ⒼⒽⒾⒶⒸⒸⒾⓄ e 🅕🅤🅞🅒🅞 𝕋𝕠𝕡𝕒𝕫𝕚𝕠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora