"Con i se e con i ma non si va avanti, Elena. Le scelte si chiamano così per una ragione, rimuginare non serve a nulla, per cui pondera bene le tue decisioni, segui istinto e cuore e vedrai che ti condurranno sulla strada giusta."Mi madre è sempre stata saggia e a suo modo, non essendone consapevole mi ha insegnato tanto seppur in poco tempo.
Ho sempre la sua voce in testa quando non so che strada prendere ed ora più che mai la sento, come una cantilena, la sua voce che mi ripete sempre la stessa cosa "Pensa col cuore".
Non ho mai creduto a ciò che dice il cuore a meno che non si trattasse dei miei familiari.
È un processo strano quello in cui un estraneo si insinua nella tua vita. Gli racconti di te, lo fai conoscere alla famiglia, tu gli piaci, lui piace a te.
Ti metti a nudo e fai in modo di essere ciò di cui ha bisogno sapendo perfettamente che vuoi essere ciò che gli serve solo per averlo vicino ed è proprio questo che non ho mai capito.
Questo non è amore, ma paura della solitudine quindi perché investire tanto se poi non si è innamorati e nel 99% dei casi si finisce col cuore spezzato?Come diceva quella zia napoletana di mio padre? Ah sì ecco, cornuta e mazziata!
Traduzione? Oltre il danno pure la beffa e via via sempre peggio.In questi giorni di convalescenza sono stata coccolata come non mai, mangiando tutti i miei piatti preferiti a ripetizione, guardando film con i miei fratelli come non succedeva da troppo tempo e ho pensato a lui.
L'ho cercato sui social, spulciando il suo profilo per sapere qualcosa di più che mi aiutasse a capirlo ma oltre a foto in cui suona la sua batteria o in cui indossa bellissimi completi che gli stanno da dio e dei selfie allo specchio a torso nudo che hanno fatto viaggiare la mia fantasia e fatta vergognare di me stessa non ho trovato molto.
La sua voce che mi ripeteva "resto con te" e gli occhi colmi di preoccupazione non mi hanno lasciato un attimo.
Mi ritrovo bloccata e vorrei solo trovare il modo di sbloccare questa situazione, pur essendo abbastanza grande e realista da sapere che devo essere io a risolvere e non qualche potere mistico.
Domani torno al mio stage, non senza le raccomandazioni dei miei fratelli sul non stancarmi troppo.
Niccolò ed io abbiamo visto anche dei documenti della nostra azienda e finalmente mi sento meno tagliata fuori sebbene ci sia qualcosa che non quadra. Ieri per esempio volevo delucidazioni da Gianfranco riguardo una cosa ma al solo nominarlo tutti e tre si sono irrigiditi non poco e hanno fatto finta di nulla, inutilmente.Ho davvero bisogno di parlare con qualcuno di tutto ciò che mi frulla in testa e rimettere almeno un po di ordine, per questo motivo ho chiamato Amelia che si è catapultata da me e ora siamo stese sul mio letto con la testa che ciondola fuori da almeno mezz'ora ormai. Lo facciamo sin da piccole, anzi è la prima volta che lo rifacciamo da quando sono partita e tornata.
<<Sei innamorata è chiaro!>> sentenzia Amelia con non calanche, come se avesse detto la cosa più ovvia e semplice del mondo.
<<No che non è amore!>> ribatto io con un tono di voce più alto del necessario e alzandomi dal letto di scatto.
Aspetto che lei ritratti ciò che ha detto ma sta lì a fissarmi con un sopracciglio inarcato.
<<Lo trovo carino e mi è piaciuto come si ecco portato in ospedale ma.....innamorata>>
<<Prima lo metabolizzi, meglio sarà>>
<<Non c'è nulla da metabolizzare>> sbotto <<È carino? Si! Mi è piaciuto che mi abbia difeso e come si sia comportato dopo? Certo! Ma non lo sposerei di certo domani>>
<<Io pensavo più a chiedere di bere qualcosa insieme ma sono felice che tu abbia già pensato al matrimonio>> scoppia in una risata che rimbomba in tutta la stanza, mentre io sono letteralmente con le mani nei capelli.
<<Non sono innamorata o almeno credo di non esserlo. Trovo solo difficile dimenticare ciò che dice e come mi guarda>> le dico sedendomi sul letto giocherellando con le pellicine sul mio pollice.
<<Il punto è proprio questo, ti è entrato dentro e penso che la cosa sia reciproca>>
Si avvicina e mi fa poggiare la testa sulle sue gambe mentre mi accarezza la testa dolcemente.
<<Vedrai che il tempo mi darà ragione>> dice convinta e anche se non lo ammetto a voce lo spero tanto anch'io.La mattina seguente mi preparo con cura, scegliendo un vestito al ginocchio a maniche corte color indaco, che trovo mi fasci in modo perfetto ma senza risultare eccessivo.
Arrivo in ufficio in orario e prendo la strada più lunga per arrivare in ufficio in modo da vedere se Andrea è già arrivato.
Cammino guardandomi intorno e non vedo dove sto andando finché il mio giro di perlustrazione non viene bloccato da un toccare talmente duro da farmi rimbalzare durante l'impatto.
Due mani forti riescono a prendermi prima di cadere catturando i miei fianchi in una presa salda. Alzo il viso e mi ritrovo il viso del moro vicinissimo al mio.<<Ti mancavo tanto da finirmi addosso?>> mi chiede, con un sorriso storto.
<<Ti piacerebbe>>
<<Effettivamente>> mi lancia una lunga occhiata, fermandosi con lo sguardo sul seno.
Volto il viso di lato e vedo Andrea fissare le mani del fratello sui miei fianchi, poi si sposta sul mio viso.È arrabbiato e lo vedo dal suo sguardo, provo a liberarmi dalla presa del moro ma Andrea se n'è già andato.
<<È tutta colpa tua!>> dico spintonando il moro e andando verso il mio ufficio in cui mi rifugio.
Non volevo rivederlo in questo modo, né questi erano i miei progetti per oggi.-Spazio Autrice
Sono tornata ma non porto buone notizie come avete letto.
Nulla va mai come uno lo immagina ma chissà che il vento non possa cambiare no?
E Gianfranco?
Al prossimo capitolo piccole mezze lune 🌙
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2 Souls on Fire (TEMPORANEAMENTE SOSPESA)
ChickLitElena Riva ha vent'anni e un passato che può definire con una sola parola PERDITA. È cresciuta tra studio, il non volersi affezionare a nessuno e il suo adorato krav maga, l'unico mezzo con il quale riesce a scaricarsi. Dopo la laurea negli Stati...