Eliška's pov
Sono nella mia "stanza dei giochi" dove c'è ogni tipo di arma: dalle catane alle pistole, ai coltelli e alle corde per strangolare.
Non prendetemi per una pazza furiosa in cerca di morte e sangue perché non lo sono assolutamente.
In questo momento sto prendendo a pugni il mio sacco da box con la faccia di Břetislav sopra, perché? Beh, non mi ha detto nulla sul rapimento di Anuška e sono esattamente tre giorni, sei ore dieci minuti e ventisei, in questo momento ventotto secondi che non parlo con lui. Comunque sia, ho appena spostato il sacco di almeno cinque centimetri: wow.
Smetto di prendere a pugni il mio beta e mi asciugo la faccia con un panno bagnato, poi lo metto attorno al collo.
Mi siedo un po' e bevo dell'acqua fresca.
Dopo una decina di minuti mi alzo e prendo un fucile d'assalto per poi dirigermi al poligono, sparo un paio di colpi e centro la testa del manichino tutte le volte.
Passo un'altra ora nella mia stanza dei giochi, poi scappo in bagno per fare i miei bisogni ed una doccia.
Sto scendendo l'enorme scalinata, per poi dirigermi nella sala per cenare, mi salutano tutti ed istintivamente il mio sguardo cade sul posto di Anuška, quanto mi manca!
Prendo posto e ordino alle cameriere di servire i piatti a tavola.Dopo aver cenato e non aver degnato di uno sguardo Břetislav, vado in camera per preparare la valigia, domani parto per andare a casa di Damon. Prendo tutto il necessario: Scarpe, vestiti, intimo, spazzolino, gioielli vari, trucco e altre cose che devono far parte nella vita di una donna.
Mi reco nel lettone, troppo grande per uno scricciolo come me, accendo il televisore e mi guardo una serie Netflix: la casa de papel.
Rio, Denver: Vi amo!
Ma dopo aver visto tutta la prima stagione decido di addormentarmi, prospetto che domani sarà una lunga giornata!Ilay's pov
Sto origliando la conversazione del capo di questo branco. Sono lo stregone di fiducia della regina Eliška e mi sono trasformato in un finto vampiro con delle finte zanne, per poi ridurre il mio odore sa stregone e farlo assomigliare a quello puzzolente dei succhiasangue.
"Capo" dice una canaglia.
"Cosa vuoi?" risponde, scocciato.
"Si stanno preparando, quando attaccheremo?" Sì, si stanno preparando eccome mio caro.
"Fra tre giorni, la mate del beta come sta?".
"Continua a piangere e non vuole mangiare, morirà senza il suo mate".
"Non m'importa, quando sta male datele un po' del vostro sangue, io voglio solo la morte della strega e ora dileguati".
"Certo, mio Re".
Ora riferisco agli altri.
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Rifiutata... ma amata.
Lupi mannariEliška, una ragazza appena diciottenne con la testa sulle spalle e con tanti sogni nel cassetto, aveva l'intento di esaudirli, uno per uno. I suoi pensieri erano questi, fino a quando la sua vita non cambiò drasticamente. Tutto andava per il verso g...