capitolo 11

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"Marshall?"

"Ciao papà, ciao mamma!" E li abbraccio

"Salve"dice Michael timido, strano vederlo così

"Emm...Salve ragazzo...lei è?"

"Sono Michael...Non so se ve ne ha parlato Marshall.."

"Oh! Ma tu sei il ragazzo che è scappato con lei! Grazie per avercela riportata!"dice mia mamma, mentre mio padre guarda in cagnesco tutti e tre compresa me. Prendo da parte i miei e chiedo a Michael di aspettare un attimo

"Papà lo possiamo ospitare?"

"E perché mai dovrei? Non so nemmeno che ragazzo è!"

"E dai caro, almeno questo glielo dobbiamo no?"

"Per cosa? Per aver fatto diventare nostra figlia una 'ricercata'?"

"Ma intanto tu che hai fatto per farla uscire?"

"Okay, può stare!""Basta solo che non faccia lo stronzo o cosa del genere ok?"

"Ok, ok" intanto io vado incontro a lui che ci stava aspettando

"Allora cosa hanno detto?"

"Puoi restare!"e gli saltò addosso

Sono nella mia vecchia stanza e in quella affianco c'è Michael, che mi ha chiesto se conosco un buon parrucchiere nelle vicinanze che vuole cambiare colore ti capelli. Ci andremo questo pomeriggio e io mi faccio lo Shatush(?) blu. E siccome ho i capelli neri ho pensato che ci starebbe bene.

Dopo 1 ora ci troviamo davanti al parrucchiere migliore della città. Michael entra e subito si accomoda sulla sedia mentre da le informazioni alla parrucchiera. Io invece rimango in piedi. C'è una persona che mi pare di conoscerla ma non sono sicura.

"Hey, Marshall sei tu?"

"Micaela! Che bello rivederti!"

"Anche per me è bello rivederti...ma che fine avevi fatto?"

"Ero andata in America per studiare, solo che dopo sono finita in riformatorio e alla fine sono uscita con quel ragazzo la giù"

"Oh bene!...Cosa vuoi che faccia ai tuoi capelli?"

"Vorrei farmi lo Shatush blu!"

"Okay, no problem!" Ci incaminiamo nelle varie sedie messe in fila

"Tu invece? Non sapevo che lavorasse qui"

"Lo ho preso su da poco, visto che il vecchio padrone è morto"

"Oh...mi dispiace per quel povero infondo era un brav uomo"

"Già, però era un po' vecchiotto e daltonico"

"Ok, ok" mi accomodo e lei inizia con la procedura.

Dopo qualche ora siamo che giriamo nel parco principale della città osservando le persone e, se necessario, fare qualche battuta. Il silenzio prevade su di noi, ma non ci interessa. È silenzio che non dà fastidio è nemmeno imbarazzante. È puro e semplice silenzio. Io amo il silenzio perché puoi pensare senza alcuna distrazione. A un certo punto ci fermiamo e sento delle labbra che si appoggiano sul mio collo alternati da piccoli morsi. Pian piano risale la mascella fino a finire sulle mie labbra e iniziare a lavorare. Io, ovviamente, ricambio iniziando a lavorare con lui. Dopo poco ci stacchiamo e sul suo viso si dipinge un sorriso malizioso. Continuiamo a camminare finché qualcosa non attira Michael. Ci dirigiamo in quella direzione e vediamo dei gattini dentro una scatola

"Nooo, ma guarda che carini!" Urla Michael

"Si, sono davvero belli...Non sapevo che ti piacessero i gatti"

"Adoro i gatti, non so il perché ma li adoro!"

"Dai, prendiamoli e portiamoli a casa.."

"Veramente?"

"Si, si"

Continua-

Scusate il ritardo ma ho avuto dei problemi! Scusate se non c'è la foto ma wattpad non me la mette :(
Ciaoxx

Prigionia||Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora