Capitolo 15

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{Hermione}

- Non ci credo che lo stai facendo! - esclamò Ron guardandomi dalla finestrella della porta.

Erano diversi giorni che eravamo al campo mezzosangue e Ronald si ostinava ancora a voler restare sulla sua strada.
Di conseguenza, i semidei lo tenevano rinchiuso.

- Non è così difficile sai! - esclamai nervosa - Basta che smetti di fare l'idiota -

- Fammi uscire, Hermione e me ne andrò via - mi implorò.

Non potevo fare una cosa simile.
Primo perché Percy si fidava di me e se lo avessi fatto avrei perso tutta la sua fiducia.
Secondo Ron avrebbe potuto rivelare questo posto al Ministero della Magia.

- Se ti faccio uscire tu ci venderai al Ministero - lo accusai.

- No! - esclamò - Voglio solo finirla con questa storia -

Non volevo farlo. Ma dopotutto Ron era comunque mio amico, anche se nell'ultimo periodo si era comportato da vero stronzo.

Non mi stava bene, in effetti, che fosse prigioniero in un luogo in cui potevo definirmi a casa.

- D'accordo - disse - Proverò a convincerli a lasciarti andare -

- Grazie -

Annuii e me ne andai.
Sarebbe stato semplice farlo uscire, mi sarebbe bastato parlarne con Percy e Ron sarebbe andato via.
E non ci avrebbe più disturbato.

Inoltre, io e Percy saremmo andati via a breve.
Che pericolo c'era?

Senza contare che, effettivamente, Ronald Weasley era abbastanza innocuo.

Raggiunsi Percy all'Arena di combattimento. Era assorto in una conversazione con un ragazzo che non conoscevo.
Quando mi vide lasciò il compagno e si avvicinò.

- Tutto bene? - mi chiese prendendomi per i fianchi e lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra.

- In realtà... - tentennai.

Dovevo chiederglielo.

- Senti...so che Ron si è comportato male e altro però è mio amico e non sopporto l'idea di vederlo rinchiuso - spiegai - Gli ho parlato e abbiamo preso una decisione. Lo lasciamo andare e lui non dirà dove ci troviamo, vuole tornare a casa e dimenticare questa storia -

Percy mi guardò dubbioso, mi scrutò con quei suoi occhioni che mi metteva i brividi e allo stesso tempo mi riscaldavano il corpo e il cuore.

- Ti fidi di lui? - mi chiese.

- Non ha mai fatto del male a nessuno - ammisi.

E sperai di non dovermene pentire. Sperai di non avere torto, sperai che Ron non ci tradisse.

Ma questo al mio ragazzo non lo dissi.
Non serviva alimentare dei sospetti che invadevano già me.

E se lo avessi detto a Percy ero piuttosto sicura che il mio ex ragazzo non sarebbe stato più libero.

Guardai Percy negli occhi per fargli capire quanto ci tenevo, al fatto di lasciar andare Ronald.

- D'accordo - cedette - Ne parlerò con gli altri va bene? -

- Grazie - esclamai buttandogli le braccia al collo per l'entusiasmo - È molto importante per me -

Mi strinse a sé e mi lasciò un bacio tra i capelli.

Ed era vero.
Per quanto Ron si fosse comportato male eravamo cresciuti insieme e non mi piaceva il fatto che fosse prigioniero solo a causa della sua testardaggine.

                              ***

{Percy}

- Lasciarlo andare! - esclamò Clarisse indignata - Santo Ares l'amore ti ha bacato il cervello, Jackson -

Sbuffai e mi misi a giocare con la mia penna a sfera.
Non era colpa dell'amore!

Il punto era che pensavo che Hermione avesse ragione.
Non serviva a nulla tenere il suo ex ragazzo come prigioniero al campo.
Non ci serviva, punto.

- Che cosa lo teniamo a fare qui? - chiesi - Tanto dalla nostra parte non vuole starci e poi noi, da quando facciamo prigionieri? -

Non volevo impormi su nessuno.
Avevamo un assemblea per un motivo.
Le decisioni venivano prese tutti insieme.

- In effetti tenerlo qui non ha proprio senso - disse Will - Che ci sta a fare? Dobbiamo occuparci anche di lui? Ne abbiamo già abbastanza problemi di nostro -

- E se porta i suoi compari qui? - chiese Connor Stoll - A questo non avete pensato? -

Avevo pensato a quell'eventualità, ma Hermione sembrava abbastanza convinta del fatto che il suo ex ragazzo volesse solo andare a casa e dimenticare quella storia.

Una cosa che mi passava di mente, spesso anche a me.

Lo raccontai agli altri.
Chi meglio di noi capiva una cosa del genere?

- A me non sembra uno spione, solo un codardo - rispose Travis Stoll andando contro l'idea del fratello - Cioè, noi lo faremmo ma quel tipo non è un nostro parente -

E addio al manforte che speravo da uno dei due capi della casa di Ermes.
La sua era una teoria basata solo sui loro stessi comportamenti.

- Basterebbe che non ricordasse dove si trova il campo - disse Piper - Io posso lavorare sulla sua mente -

Annuii.
Forse era crudele da parte nostra, ma dovevamo pur sempre proteggere la nostra casa.

- Allora è deciso! - esclamò Annabeth alzandosi in piedi - Piper cancellerà la memoria al nostro "ospite" e lo lasceremo andare -

La riunione si sciolse e andai a comunicare la nostra decisione a Hermione.

                              ***

{Hermione}

Vedere Ronald mezzo stordito non era tra i miei programmi. Ma erano state quelle le condizioni per liberarlo.

Al fine di non peggiorare ancora di più la situazione lo accompagnammo fuori io e Percy.

C'erano state diverse proteste e nemmeno io mi sentivo sicura di farlo uscire dal campo.
Però lui aveva ricordato agli altri che era un veterano e che fuori dal campo ci viveva.

Nessuno aveva insistito più di tanto.

Eravamo parecchio lontani dal campo mezzosangue, quasi al confine con la città.

- Qua possiamo separarci - disse Percy prendendomi per mano e allontanandomi da Ron.

Eravamo scesi tutti e tre dalla macchina.

Lui annuì, ancora un po' confuso.

Guardai Percy.
La verità era che volevo abbracciare Ron, separarmi di nuovo da lui non mi piaceva. Sapevo che aveva fatto da solo la sua scelta e...io, dopotutto, avevo fatto la mia.

- Stammi bene Ron - dissi alzando una mano per salutarlo.

Lui sospiró.

- Anche tu - mi disse, poi guardò Percy - Non farla star male -

Il mio ragazzo, che era stato rigido tutto il tempo, si rilassò.

- Puoi starne certo - rispose facendogli, finalmente, un sorriso dei suoi.

Fu in quel momento che percepii uno strano fischio.
Mi voltai ma non capii da dove veniva.
Il fischio si fece sempre più assordante e ci ritrovammo a mettere le mani all'orecchie.

La testa stava per esplodermi e i timpani erano bollenti.

Caddi in ginocchio per il dolore e subito dopo mi seguirono a ruota Ron e Percy.

L'ultima cosa che vidi furono delle ombre...poi persi i sensi...

Angolo me:
Ecco un altro capitolo!
Che ne dite?

Secondo voi che cosa è successo?

Via con le teorie!

L'inganno del FatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora