Dear Eren

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"Ricordo ancora la prima volta che ti ho visto. Eri , seduto sotto l'albero di quel parco pieno di bambini la domenica mattina a leggere un buon libro e quando la palla ti arrivò vicino la rilanciavi a quel gruppetto di mocciosi.
Avevi uno sguardo strano, come se in poco tempo saresti potuto svanire, ma quello sguardo cambiava quando quei fastidiosi nanetti ti venivano vicino e tu convinsero a giocare con loro.
La palla arrivò vicino i miei piedi, che ero seduto su una panchina ad aspettare che Kelly ritornasse, una piccola barboncina che come vide la palla vicino alle mie gambe subito si lanciò all'attacco, finendoti addosso che ti eri avvicinato solo per riprendere l'oggetto.
Alla fine dicesti ai bambini di dover andare, ma rimanesti seduto al mio fianco ad intraprendere una conversazione che non pensavo di poter sostenere essendo una persona che parla molto poco, soprattutto con gli sconosciuti.
Mi dicesti che ti piaceva respirare l'aria pulita ed incontaminata di quel luogo, che amavi sentire i rumori della natura e quelli che producevano i bambini giocando, anche se l'unico bambino eri solo tu, con quello sguardo innocente e credo di poter dire di essermi innamorato li, seduti su quella panchina appena ci siamo guardati negli occhi.
Ero insicuro, ma ti chiesi il numero di telefono, hai sorriso e dopo esserci allontanati per tornare ognuno a casa sua abbiamo parlato su WhatsApp."




《Ehi Levi! Sono io Eren!》



《Veloce il moccioso, comunque sei arrivato a casa?》


《Si, sono arrivato ora, grazie per la compagnia...ho apprezzato davvero molto. Di solito le persone scappano da me...spero solo di riuscire a non farti andare via...》


《Allora dammi modo di restare al tuo fianco.》


《Lo farò, sono felice di avere un nuovo amico!》


"Dopo quei messaggi ce ne furono molti altri, troppi.
Avevamo iniziato ad uscire e già sapevo che più ti vedevo, più ti sentivo, più mi sarei innamorato di te.
Il tuo viso diventava rosso appena ti sorprendevo a guardarmi ed i tuoi occhi erano un libro per me, uno di quelli che ho sempre amato leggere.
Ricordi la nostra prima uscita? Il nostro primo appuntamento?"


《Eren ma dove cazzo sei?!》


Scrisse nella chat del castano e sbuffò subito dopo, lo aspettava da ormai mezz'ora sotto l'ombrello visto che aveva iniziato a piovere e per sua sfortuna non aveva mai smesso. Controllò il cellulare per vedere se gli fosse arrivato il messaggio e subito due braccia lo strinsero da dietro.
Il cuore smise di battergli nel petto e subito notò il castano bagnato come un pulcino dalla testa ai piedi.


-Eren, ma che cazzo! Ora tu vieni a casa mia e ti asciughi, potresti prenderti l'influenza così.


"Ti ricordi come alla fine ti convinsi a venire da me? Erano due mesi che ci scrivevamo, ma purtroppo a causa di vari impegni da parte di entrambi mai prima di quel giorno eravamo riusciti a vederci.  
Arrivati a casa ti feci fare una doccia calda e ti diedi dei vestiti per me troppo grandi e che indossavo per stare comodo in casa, dopotutto non importava a nessuno no? Eppure a te ti rapì molto quel particolare, così tanto che iniziasti a chiedermi come mai vestivo diversamente in casa e dopo quella iniziai a rispondere a tutte le tue altre domande, non smetterò mai di dirlo, sembravi un bambino. Quella giornata passò forse troppo in fretta per entrambi e già ci ritrovammo lontani a scriverci e parlarci dietro uno schermo.
Ci vedemmo altre volte dopo quel giorno, eppure tra tutti ricordo uno come se fosse successo ora: il nostro primo bacio.
Ricordi quella sera in spiaggia dove per separarci dalla folla e vedere meglio i fuochi ci mettemmo sugli scogli? I tuoi occhi erano brillanti e guardavano con stupore quelle stelline luminose, eppure per me la stella più luminosa di tutte eri tu, che illuminavi la mia vita giorno dopo giorno e senza pensarci due volte ti voltai verso di me e mi fiondai sulle tue labbra, come un naufrago che trova una scialuppa di salvataggio in mare aperto e tu per me eri la mia salvezza, il mio tutto."

Riren/Ereri One-Shot •IN PAUSA•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora