e i g h t

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"Mi mancavi, ho riempito il tuo banco di stickers per passare il tempo."

"Che amore, sei adorabile."

"Eew non dirlo più, è così gay."

"Ma entrambi siamo gay, Jiminie."

Erano trascorsi due giorni dalla fuga di Taehyung che, impavido, aveva preferito il brivido dell'ignoto al suo letto caldo. E gli era andata pure bene, Min Yoongi l'avrebbe tranquillamente sbattuto fuori di casa se non fosse stato già stanco per l'ora tarda in cui l'aveva sorpreso.

"Questi sono gli appunti che ho copiato solo per te."

"Wow, ti sei macchiato le mani d'inchiostro per la prima volta in cinque anni...e per me, addirittura! Sono sconvolto."

"E piantala."

Uno spintone premió la gentilezza del castano, in quel momento intento a sistemarsi gli ultimi libri nello zaino. Questo lo fece ridacchiare, poi riprese a recuperare le sue cose dal banco di scuola.

"Quindi la scorsa notte l'hai passata a casa tua..." incominciò Jimin e quando vide l'altro annuire, proseguì: "...e l'altro ieri in quella di Yoongi-hyung." Taehyung diede di nuovo conferma con il capo e il biondino accennò un sorrisino di chi la sapeva lunga. "...e quindi, immagino abbiate scopato."

"Ma cosa- immagini male!" gli occhi del più giovane di solo qualche mese si ingigantirono in segno d'obiezione, ma poi si concentrarono su un punto a caso dell'aula e assunsero un'aria triste. "...ma magari l'avessimo fatto, mi ha rivolto la parola solo per dirmi almeno dieci minacce di morte." sospiró, tirando la cerniera dello zaino.

Jimin accennò una risata, poi si sistemò la sciarpa attorno al collo e portó una mano sulla spalla dell'amico. "Mi aspettavo che negassi il fatto che vuoi saltargli nelle mutande, è già un passo avanti."

"Lo sapevi già che gli muoio dietro." Ma Jimin non sapeva che, in realtà, Taehyung c'era già riuscito a infilarsi nei pantaloni del giovane pianista, solo che per quel momento il castano preferiva tenerlo un segreto.

"Giusto. Però avresti potuto evitare di assalirlo con il piano 'diventiamo migliori amici fin da subito! facciamo tutto insieme! non ci staccheremo mai!' già dal primo messaggio che gli avevi inviato."

Il castano scrolló le spalle e si mise lo zaino su queste ultime, per poi indirizzarsi all'uscita della stanza tappezzata di calendari, tabelloni e cartine scolastiche. "Se si è spaventato, non è quello giusto." continua il discorso quando l'amico lo raggiunge.

"Chi non si spaventerebbe quando uno sconosciuto piomba in casa tua a notte fonda."

"Un amico. È già da un po' che lo conosco."

"Saranno passate a malapena due settimane, Taehyung." replicò il biondino, indugiando un po' prima di riprendere a parlare perché non voleva dirgli qualcosa che potesse ferirlo ma, contemporaneamente, si sentiva in dovere di riportarlo con i piedi per terra. "Sai che non finirà bene se ti innamori di una persona che fa fatica ad impegnarsi. Ci ho litigato giusto l'altra volta per questo motivo, ti complichi la vita così...ha cercato addirittura di sabotare la relazione tra me e Jungkook! Per quanto gli voglia bene e speri di essermi sbagliato sul suo conto, non credo che per questo genere di cose sia...la scelta giusta, ecco."

"Jiminie, lo so. Non serve preoccuparsi per me, non ho detto di essermi perdutamente innamorato di lui. Non sono così stupido."

"No, ma quasi." avrebbe avuto da ridire il più grande di soli pochi mesi, che ormai aveva imparato a leggere i comportamenti del suo migliore amico meglio dei caratteri alfabetici dell'Hangul. Sapeva quanto fosse facile catturare l'attenzione di Taehyung, ma gli avrebbe fatto dono del beneficio del dubbio per rispetto della loro amicizia. "Ma allora perché gli vai comunque dietro?"

"L'hai detto tu che speri di sbagliarti su di lui. Alla fine nessuno di noi due lo conosce così bene da dire com'è veramente. Ma adesso smettiamola di parlarne, altrimenti giuro che inizio a tormentarti sul perché è da tutta la mattina che continui a tirarti su il colletto del maglione. Scommetto che non c'è nessun succhiotto lì nascosto, eh?"

"Cosa- assolutamente niente di niente, ho solo freddo." il biondino si nascose nelle spalle, affrettando il passo per sfuggire all'amico ormai in preda alla curiosità.

"Scappa, scappa, tanto se non me lo dici tu, lo farà Jungkook."

"È gennaio! Avrò pur diritto ad aver freddo, no?!"

E mentre Jimin si allontanava chiedendosi fino a dove potesse spingersi l'ingenuità del castano, quest'ultimo faceva lo stesso nei confronti dell'altro perché gli sembrava assurdo che non capisse una cosa così ovvia quanto l'interesse di Min Yoongi -colui che veniva definito come anticristo dell'amore dallo stesso Jimin- per il biondino.

Taehyung non sapeva se effettivamente si stesse andando a cacciare su una scogliera a picco sul mare dalla quale sarebbe stato calciato giù per un amore non corrisposto, né quanto in alto si sarebbe ritrovato una volta raggiunto il bordo di questa.

Ma sapeva nuotare.

Era sicuro di saperlo fare. In qualche modo si sarebbe salvato, comunque andasse. Doveva solo provarci.

.・✫・゜・。.

cosa che non c'entra niente:

quant'è.fottutamente.bella.la.foto.lá.in.alto.

Grazie Min_CloudGi per questa perla (ू˃̣̣̣̣̣̣︿˂̣̣̣̣̣̣ ू)

at first sight - taegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora