"Ciao, hyung. Sono passato a salutarti, posso entrare?" un sorriso rettangolare s'impose con dolcezza nella visione di Yoongi, il quale era andato ad aprire la porta del suo appartamento non appena un ding dong aveva richiamato la sua attenzione.
Il corvino non aveva tanta voglia di parlare -dopotutto doveva essersi svegliato da pochi minuti, a giudicare dai capelli ancora spettinati-, così semplicemente annuí e lo lasciò passare, mettendosi da parte per richiudere la porta.
Dopo aver adagiato lo zaino scolastico a terra, Taehyung cominciò a svestirsi di cappotto e scarpe. "Ti disturbo? Avevo voglia di vederti."
"Ci siamo visti..." uno sbadiglio irruppe nella bocca del più grande, "...solo ieri sera, Taehyung."
"Sì, ma io avevo comunque voglia di vederti." ridacchió l'altro, sporgendosi verso di lui per abbracciarlo rapidamente, nonostante Yoongi avesse preso a lamentarsi con voce bassa e ancora rauca.
Poi, una figura sconosciuta sbucò dalla porta del salotto e il castano spostò lo sguardo su di essa. Un ragazzo alto e di media corporatura si stava trascinando con poca vitalità verso la cucina, scompigliandosi i capelli con una mano mentre con l'altra si grattava un fianco. Non indossava una maglia, solo dei comodi boxer.
"Chi era quello?"
Yoongi corrugò la fronte, ancora mezzo addormentato, poi emise un piccolo "aaah" e camminó verso la cucina. "Oi, coglione. Vai a fare colazione a casa tua."
"Scusa, hyung, ma Jackson non mi ha ancora sctitto niente. Dov'è la macchina del caffè?"
"Si è rotta. Cerca la moka da qualche parte." il corvino aveva sospirato, appoggiandosi allo stipite della morta con le braccia incrociate. Poi notò la faccia ancora confusa di Taehyung, che, nel frattempo, l'aveva seguito ed ora stava fissando lo sconosciuto alle prese con le credenze della stanza. "È il ragazzo a cui ho portato i preservativi ieri sera. Alla fine è rimasto chiuso fuori dall'appartamento ed ora gli tocca aspettare che il suo coinquilino ritorni con le chiavi."
"Ah..."
"Va beh, vado a lavarmi il viso."
Yoongi si allontanò da lì e il minore restò a guardare quello che l'amico del suo ragazzo stava combinando. "...ehi, ciao?"
"Lo vuoi del caffè sì o no?"
"Ehm...no, grazie. Non mi piace."
"Peccato, la caffeina è un ottimo alcaloide naturale in grado di stimolare il sistema nervoso e le sue componenti." dopo aver posizionato una caffetteria sui fornelli, l'alto ragazzo gli si avvicinò, rivolgendogli un leggero cenno col capo in segno di saluto. "Ma è anche la sostanza stupefacente più diffusa al mondo, soo...not a big deal. Lo sai che si può morire se ne consumi una dose letale?"
Taehyung era un po' stranito da quella conversazione. "Ora sì, lo so."
"Comunque, piacere di conoscerti. Sono Kim Namjoon. E tu chi saresti?"
"Il ragazzo di Yoongi." rispose il più piccolo, abbassando lo sguardo sul petto nudo del suo interlocutore prima di riportarlo velocemente sul suo viso.
Namjoon dovette notare quella piccola sbirciata, perché accennò una risata e si grattò una spalla. "Di solito non mi presento alle persone in questo stato, scusa." Poi, però, imitò il gesto dell'altro ma con una certa sfacciataggine, squadrandolo dalla testa in giù anche se la divisa scolastica del castano non gli permetteva di ammirare molto di concreto. "Ma se vuoi, possiamo continuare la conversazione in privato senza alcun vestito direttamente."
Taehyung indietreggiò istintivamente, sentendosi le punte delle orecchie tingersi di rosso. "N-no graz--"
"Tu e le tue stronzate poliamorose siete pregati di levarvi dai coglioni. Lui non è interessato a quelle cose."
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at first sight - taegi
Fanfiction"Hyung, credi nell'amore a prima vista?" Yoongi scosse il capo. Il suo cuore era ricoperto di spine; eppure, qualcosa di buono doveva averlo fatto per aggiudicarsi la simpatia di Cupido. Ma no, un colpo di fulmine non lo accettava proprio: era la co...