t h i r t e e n - II

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I capelli scuri di Taehyung si inumidirono di neve non appena ebbe messo piede fuori dal locale. Faceva ancora freddo, cosí rimpianse di non essersi portato dietro un berretto. Infilò le mani in tasca e attese qualche minuto lì davanti all'entrata, sapendo che prima o poi l'auto di Yoongi si sarebbe fatta viva -non sapeva dove l'aveva parcheggiata, così gli toccò aspettare.

Ripensò alle parole del più grande. Non se l'aspettava proprio di sentirsi chiedere di diventare il suo ragazzo così, senza alcun preavviso. Non riusciva a trovare delle risposte con cui spiegarselo, ma questo non lo frenó dal stringersi nel cappotto e affondare il naso nell'alto colletto di questo, così da nascondere il suo sorriso imbarazzato.

Neanche i fiocchi di neve avrebbero potuto affievolire il rossore sulle sue guance.

Poi un'auto accostò al lato della strada e il castano la raggiunse, montandovi su. Yoongi era alle prese con il display della radio, così non si accorse di come, non appena la cintura venne allacciata, il più piccolo si mise a fissarlo con insistenza, mordendosi le labbra che avrebbe tanto voluto presentare alle sue ancora una volta.

"Ti dispiace accompagnarmi a prendere le sigarette?"

"Che cosa romantica da fare insieme al tuo nuovo ragazzo." pensò Taehyung, ma accennó un sorriso e scosse la testa, osservandolo mettere le mani sul volante ed iniziare a guidare.

Anche se non passò molto prima che il veicolo sostasse di nuovo, il castano dovette ringraziare mentalmente l'altro per aver messo della musica a basso volume, dato che quella era l'unica compagnia concessagli anche quando Yoongi era sceso dall'auto per acquistare qualcosa al distributore automatico, lasciandolo lì da solo. Quando ricomparve sul sedile del guidatore, lo sguardo di Taehyung andò involontariamente a posarsi sui due pacchetti che l'altro aveva appena lasciato con noncuranza vicino al cambio. Uno era quello delle sigarette, l'altro una scatolina di preservativi.

Il corvino mise nuovamente in moto e ripartì. Poco più tardi, lanciò un'occhiata allo specchietto retrovisore interno e notò il leggero turbamento sul volto del minore. Abbozzò un sorriso. "Quelli non sono miei, li ho presi per conto di un amico."

Taehyung squadrò il pacchetto un'ultima volta, poi alzò le spalle ed iniziò a guardare fuori dal finestrino. "Va beh, non mi scandalizzavo in ogni caso." borbottò a bassa voce, quando, invece, un leggero senso di sollievo aveva preso a scaldargli il petto: se non voleva fare sesso con lui, significava che non gli aveva chiesto di diventare il suo ragazzo solo per scoparselo, giusto?

Per quanto desiderasse fisicamente il più grande d'età, per lui era stata una gran bella sfida quella di mettere da parte i propri sentimenti e fare di tutto per convincerlo ad andare oltre a dei semplici baci. A Taehyung piaceva andarci piano, non perchè temesse l'amore, ma perchè voleva assaporarne ogni singola sfumatura. Che senso aveva bruciare tutte le tappe e fiondarsi subito nei pantaloni della propria crush?

Ma con Yoongi era tutta un'altra storia. Aveva dovuto sfoderare tutte le sue armi perché credeva che solo in quel modo sarebbe riuscito ad aiutarlo a mettere da parte i suoi sentimenti per Jimin. E, a quanto gli sembrava, c'era finalmente riuscito.

"Adesso ci fermiamo un attimo sotto casa mia, così porto quelli al mio amico che abita nel mio stesso palazzo. Casa tua quanto dista?"

"Massimo dieci minuti, penso."

Yoongi annuí e il silenzio piombò nuovamente in quell'armatura d'acciao a quattro ruote. Poi il più piccolo venne lasciato nuovamente in sola compagnia della radio per ancora qualche minuto, facendo crescere in lui uno strano senso di fastidio perché sì, stava passando del tempo con il corvino e gli andava bene, ma si stava annoiando a morte. E pensava che almeno un bacio potesse concederglielo.

at first sight - taegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora