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Che bella giornata! Proprio una bella giornata di m....(mi hanno detto che devo contenermi)
Oggi è il primo giorno di terza liceo scientifico (Non chiedetemi il perchè di questa scelta, ma so per certo che quando l'ho presa non ero completamente lucida) dopo tre mesi di pace, al mare, con il sole che ti scalda la pelle e tutte le nuotate e i bagni in mare, che ovviamente non ho fatto perchè vivo in centro Milano.
Sono andata in montagna da mia nonna, ma sono rimasta solo una settimana e per il resto dell'estate mi sono stanziata in casa a guardare serie tv su Netflix e leggere libri come una donna in menopausa.

Questa mattina mi sono svegliata prestissimo, chiedendomi per quale motivo esistesse il prossimo. Sono entrata nella doccia, mi sono messa dei vestiti a caso ed ho messo un po' di mascara sulle ciglia per sembrare meno una bambina delle elementari, perchè è quello che sembro.
Sono andata in cucina ed ho mangiato una mela, perchè non avevo voglia di preparare niente. Dopo colazione mi infilo la giacca di jeans, prendo lo zaino ed esco di casa. Appena uscita mi ricordo di aver lasciato il cellulare in casa...insieme alle chiavi per aprirla. Quindi ero senza cellulare e chiusa fuori...fantastico.
Dato che ero in ritardo , mi sono incamminava verso scuola. Avendo scelto l'indirizzo delle scienze applicate, sono tre anni che non vedo una ragazza. Quando entro in classe, mi metto all'ultimo banco e nessuno come al solito si mette vicino a me...infami. Intanto arriva il prof di informatica affiancato da un ragazzo. È abbastanza alto, sta un po' a stecchetto, ha un enorme ciuffo castano chiaro e due occhi coloro nocciola che riesco a vedere dall'ultima fila. Porta indosso una felpa bianca, molto larga e un paio di jeans neri strappati sul ginocchio. È proprio un bel ragazzo.
-Buongiorno ragazzi, come sono andate le vacanze?- chiede il prof fin troppo entusiasto.
Domanda di riserva?!
- Bene!- esclamando allegramente tutti in coro.
- Perfetto, allora, questo ragazzo si chiama Payton Moormeier ed è venuto qui in Italia dagli Stati Uniti per uno scambio culturale e per frequentare l'ultimo biennio qui.-
Tutti in coro salutano Payton, tranne me.
- Ok Payton, puoi sederti in quel banco vuoto vicino a Greta-
Fantastico, almeno ora ho un "compagno di merende" con cui fare "salotto" durante la lezione.
Attraversa tutta la classe e appoggia delicatamente lo zaino sul banco e inizia a tirare fuori un  quaderno e una matita per prendere appunti.
Si siede: - Cc-iao sono Payton- dice balbettando, con uno spiccato accento americano.
-Quindi capisco la mia lingua- annuisce.
- Già studiavo italiano a scuola-
-Forte- rispondo tornando a fare disegnini sul diario.
- Sei brava a disegnare- mi dice d'un tratto Payton, dopo qualche secondo che mi osservava scarabocchiare sul foglio.
-Gr-razie- rispondo balbettando. Scommetto mia paghetta che sono rossa come una fragola
-Comunque come ti chiami?-
Perchè continua a parlarmi?
- Mi chiamo Greta-
- Mmm...Greta, che bel nome!-
Arrossisco ancora di più e lui mi accenna un sorriso.

The Exchange Student /Payton Moormeier💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora