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Il resto della giornata è passato, fortunatamente, velocemente, alla fine Payton sembra anche simpatico e molto chiaccherone.
Vado verso casa sperando che ci siano i miei genitori e per una volta Dio mi ha graziata. Busso alla porta e mi appare mia madre. Con Payton accanto.

Oh porco cacchio...

Cosa ci fa Payton a casa mia?
-Ciao Gretaaa!- esclama Payton estasiato, come un bambino la mattina di Natale. Viene e mi abbraccia. Poi si allontana e va verso la cucina.

-Mamma, che Ci fa Payton a casa?- chiedo a mia madre bisbigliando.

-Ti ricordi quando ho candidato la nostra famiglia come potenziale Host-family?- sono paralizzata.

-NO-

-Bhe...l'ho fatto e ci hanno mandato questo dolcissimo ragazzo americano, non è bellissimo?!- ribatte estasiata

-Fantastico...-
cos'ha fumato mia madre?
- Mi ha raccontato che siete in classe assieme, e siete pure compagni di banco! Mi raccomando tratta bene Payton! Non fare la maleducata e non mancargli di rispetto!-
-Va bene Hitler!- ribatto, ridendo, pensando all'assurdità della situazione.

Quindi Payton è mio "fratello"?

Mi dirigo verso la cucina e mi siedi accanto a Payton. C'è un silenzio imbarazzante.  Cerco di spezzarsi chiedendogli:
- Bhe, come mai hai scelto di terminate gli studi in Italia?-

-Non lo so precisamente, volevo fare un'esperienza all'estero, c'erano diverse mete tra cui scegliere, ma ero curioso di sapere come fosse la scuola italiana e poi volevo migliorare l'italiano- risponde
-Ah interessante...-
-Ahaha già...-
Momento di estremo DISAGIO.
- Hai qualche hobby- mi chiede ad un certo punto Payton
- Adoro giocare a pallavolo e mi piace disegnare, tu hai qualche hobby?-
-Sì mi piace andare sullo skateboard e fare forografie.-
-Che figo!-
-Ah...gr-az-ie- risponde Payt balbettando, ed è pure arrossito.
-Comunque se ti interessa, oggi pomeriggio ti porto in uno skate park, se vuoi fare qualche acrobazia estrema con la tua tavoletta con le rotelle- ridiamo entrambi.
-Davvero? Grazie mille Greta.-

-Ragazzi miei è pronto il pranzo!- cinguetta mia madre.
-Arriviamo-

-Grazie signora, non avevo mai mangiato degli spaghetti così buoni- esclama Payt,  infilando una forchettata di pasta in bocca.
-Payt, non chiamarmi signora ti prego, non sono così vecchia. Chiamami Federica. Comunque sono contenta che ti piaccia la pasta.-
- Ok Federica!-

Dopo pranzo ho promesso a Payton che lo portavo a fare un giro allo skate park, quindi salutiamo mia mamma e usciamo di casa. Facciamo poca strada a piedi fino a quando non ci troviamo nel parchetto con le rampe per fare le evoluzioni.
Payt si mette il casco e salta sullo skate.
Fa capriole e volteggi su quell'affare.
Come fa?
Qualcuno me lo spieghi.
- Greta vuoi provare?- mi domando d'un tratto Payt.
-No, grazie sono negata, non mi sembra il caso di rompermi una gamba proprio all'inizio del campionato di pallavolo.- ma non faccio in tempo a ribattere che Payt mi afferra e mi matte sullo skateboard. Prima che io scivoli, mi mette una mano dietro la schiena e sfila il casco e me lo mette in testa.

- La sicurezza prima di tutto- mi raccomanda, facendomi l'occhiolino e accennando un sorriso. Mi ha letteralmente folgorata.

Sono venti minuti che cerco di attraversare una stradina completamente piana, dietro di me c'è Payt che controlla ogni mio minimo Movimento per far sì che non mi faccia male. Mi fa distendere le braccia per mantenere l'equilibrio. Faccio un po' di strada, mi fermo e scivolo all'indietro come una cretina. Payton per fortuna mi prende al volo.

Oddio santissimo perchè devo sempre fare di figure di m....(lo so, lo so hanno detto che devo trattenermi).
-Stai bene?- mi chiede Payton.


The Exchange Student /Payton Moormeier💜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora