Love in Army

Checca

Agosto

La scuola è finita sia per Ethan (che finalmente non è stato bocciato) che per Daniel.

Dopo la scuola molti si iscrivono al college, altri lavorano e altri non fanno niente. Ethan era più propenso per fare quest'ultima, eppure, dopo una scommessa persa con degli amici fatta poche settimane fa, dovette arruolarsi in esercito.

Alle 15:00 aveva l'appuntamento al centro reclutamento e nonostante lo sapeva, non si è preparato per niente. Si è alzato tardi come ogni mattina da quando non andava più a scuola e ha trascorso il resto del tempo sul divano a giocare ai videogames.
Solo quando, per caso, ha notato che erano le 14:47 ed era già in ritardo, chiuse la playstation, si diede una lavata alla faccia, si mise una maglietta bianca che non puzzava troppo e uscì di casa con la solita sigaretta in bocca.
Niente lo toccava. 

Era totalmente calmo, poteva cadere un meteorite che lui non si sarebbe mosso, nè fatto un passo più veloce dell'altro.

Arrivò all'info-point e si mise in fila, si accese un'altra sigaretta e a braccia conserte attendeva, quasi seccato, il suo turno.
Due minuti dopo si accorse di un ragazzo che stava correndo verso di lui e che appena arrivò li vicino si fermò cercando di riprendere fiato. Era Daniel.
Non importa se c'erano 40 °, lui era in jeans neri e maglietta a maniche corte nere, con il suo immancabile zaino sulle spalle.

Sapeva benissimo che si  era fermato accanto ad Ethan Collins, ma in quel momento non gli importava, molto timidamente gli chiese:
D: <Hanno già fatto consegnare i moduli?> ancora affannato dalla corsa
E: <Che moduli? > rispose con tono seccato Ethan e aspirando un altro tiro di sigaretta
D: <Per arruolarsi, non sei in fila per questo?>
E: <Si, appunto, sono ancora in fila come vedi...> risponde antipaticamente
D: <Quindi sono ancora in tempo...menomale, oggi è andato tutto storto, pensavo di non farcela...>
E: <Sisi, non mi interessa > lo troncò Ethan. Daniel si irrigidì e infastidito si mise accanto a lui ad aspettare che la fila scorresse.

Lo guardava dal basso  in alto (in tutti i sensi parlando), però non voleva che se ne accorgesse quindi cercava di distogliere lo sguardo quanto possibile.

E: <Ma io ti ho già visto da qualche parte...>
D: <Mi chiamo Daniel Murphy, andavamo nella stessa classe di chimica, una volta ti ho anche aiutato a fare i compiti.>
E: <Ah, si... sei cambiato, quasi non ti riconoscevo... Sei andato in palestra?>

In effetti Daniel era cambiato parecchio, si era fatto molto più muscoloso, si era dato una sistemata e aveva messo le lenti a contatto già da un po'.

D: Beh mi sono allenato un pò questa estate e ho tolto gli occhial... "AVANTI IL PROSSIMO" si sente urlare da dentro.

E' il turno di Ethan, che incurante del fatto che Daniel stesse parlando con lui entra e dopo pochi minuti esce come se fosse andato dal barbiere.

D: <Come è andata?>
E: <Mi hanno preso> - disse Ethan svogliato
D: < In che reggimento ti hanno inserito?>

Ethan controlla il foglio e gli indica il reggimento non sapendo neanche lui se stesse indicando la cosa giusta.

"PROSSIMO" urla ancora la voce femminile dall'interno della struttura. Daniel si affretta ad entrare dato che si tratta del suo turno.

Poco dopo esce facendo i salti di gioia: <NON CI CREDO CHE MI HANNO PRESO> urla sorridendo

Ethan fa una smorfia che sembrava essere un sorriso e poi dice sottovoce: <che checca... >
Daniel si calma di colpo, un pò offeso da quell'insulto così schietto e con rivalità risponde:
< sembra che saremo insieme> gli dice mostrandogli la scritta "2 ° reggimento" sul foglio.

E: < Oh che fortuna> dice con una smorfia Ethan e poi continua <ci si vede... > fa un occhiolino e se ne va con aria totalmente indifferente.

Daniel fa come per dirgli qualcosa ma si limita a rimanere lì, in silenzio. Poi torna a casa pure lui e non pensa ad altro se non che il sogno della sua vita si stava per realizzare.

Dall'altra parte Ethan, indifferente a tutto, sperava che non lo prendessero ed ora doveva fare i conti con due realtà: l'esercito e Daniel.