C4ZF33 IRAQ

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In caserma non si sa come, qualcuno aveva scoperto di loro due e non furono giorni facili. Ethan e Daniel continuarono a vedersi di nascosto per come potevano, ma i controlli erano aumentati.

Ethan decise di mantenere un profilo basso almeno fino alla prova finale e Daniel per quanto ne fosse rattristato dovette accettare la decisione perché sapeva fosse la cosa piú saggia da fare. 

Il giorno della prova erano seduti uno dietro l'altro nei banchi e prima di iniziare si guardarono negli occhi come per dirsi "In bocca al lupo". Non potevano parlare o guardarsi che i loro "compagni" li deridevano e non avevano tempo da perdere dietro pettegolezzi quindi stupidamente pensarono che mantenere un profilo basso e smentire tutto sarebbe stata la cosa piú giusta da fare. Ma costava tantissimo ad entrambi. 

Quei due sono fatti per stare insieme. 

Finita la prova tutti i cadetti ebbero 1 ora libera, in modo che gli ispettori potessero controllare i risultati.

Vennero radunati tutti nel cortile e tutti iniziarono a parlare di come fosse andato l'esame o del piú e del meno. Daniel e Ethan si videro dietro gli spalti di nascosto e di tanto in tanto si guardavano intorno per vedere se qualcuno rompeva loro le scatole: 

<Come é andato il test?> chiese Daniel

Ethan si accese una sigaretta e gli disse <Credo di averlo passato, tu?>

<Una parte di me spera di non passarlo> disse Daniel per poi continuare <ci stanno guardando> 

<Lasciali guardare, passerai il test e ce ne andremo da qui dentro> disse Ethan <dobbiamo fare ancora un sacco di cose insieme fuori di qua, il mondo é fuori da questa caserma>

<Vuoi continuare a vedermi anche fuori da qui?> disse Daniel con gli occhi pieni di speranza, non ci credeva, non era una storiella quindi, per Ethan era importante 

<Certo scemo, io..> disse Ethan

*TUTTI I CADETTI SONO PREGATI DI METTERSI IN RIGA E ASPETTARE SILENZIOSAMENTE E IN MODO COMPOSTO IL COLONNELLO CON GLI ESITI DELLA PROVA FINALE C4ZF33 Iraq*

L'altoparlante interruppe Ethan e sia lui che Daniel si misero in riga con gli altri che intanto continuavano a guardarli male. Ethan stava sbollendo in qualche modo ma Daniel aveva paura che potesse esplodere da un momento all'altro. Non avevano bisogno di altre punizioni o altri problemi. Erano cosí vicini dal farcela.

*SI AVVISANO I CADETTI DAL GRUPPO 700 AL GRUPPO 900 DI ANDARE A CONTROLLARE LA LISTA DEGLI IDONEI O NON, ALLA PROVA CHE È STATA APPENA AFFISSA ALLA BACHECA IN SALA A*

Ethan e Daniel si sono fiondati alla bacheca a leggere il foglio, hanno scorso la lista di 200 soldati e finalmente hanno letto: 

-CADETTO 875: IDONEO

-CADETTO 890: IDONEO

Ethan urló di gioia, dopo tutti i danni che aveva fatto era riuscito ad arrivare fino in fondo e Daniel era felice per lui ma temeva per come sarebbe andata, si continuava a chiedere se fosse davvero quello che voleva arrivato a quel punto. Si guardarono entrambi con occhi lucidi, si stavano per abbracciare ma hanno notato che tutti li stavano guardando e si diedero una pacca sulla spalla per non destare sospetti.

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Piú tardi Ethan gironzolava per la caserma in cerca di Daniele  finalmente lo trovó seduto sulla sua brandina, pensieroso <Hei briciola che succede?>gli disse

<Non voglio andare in guerra, voglio proprio andarmene da qui, voglio una vita senza piastrina Ethan> disse Daniel

<Senti, pure io sono stanco e voglio andarmene, voglio andarmene con te> disse Ethan prendendolo per la mano 

Daniel alzó gli occhi da terra e lo guardó mentre Ethan continuó <solo che ormai siamo arrivati fino a qui, non vuoi ricevere quella cazzo di medaglia? Una medaglia cazzo! Quella ti rimane a vita e ogni volta che la guarderai ti ricorderá che ce l'hai fatta, che sei un soldato e che se sei sopravvissuto a tutto questo nella vita sopravvivi a tutto.> 

Daniel vide una luce nei suoi occhi, non aveva mai parlato cosí dell'esercito e solo in quel momento capí quanto Ethan fosse maturato e quanto questa causa gli stava a cuore, per lui non si trattava di essere soldato o della guerra o della scommessa per la quale si era arruolato. Era una sfida di vita, lui contro lui, lui contro tutti e lui le sfide le portava sempre a termine. 

<Che palle ti dovró sopportare pure in guerra quindi?> disse Daniel facendo una smorfia

<Mi sa di si> disse Ethan sorridendogli 

Love in ArmyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora