Avevo i battiti del cuore accelerati, le mie orecchie percepivano a stento la musica immerse com'erano nell'acqua calda ed il petto iniziava a bruciarmi. La sensazione del nulla era così inebriante.
Infrango la superficie dell'acqua e apro gli occhi, prendendo boccate d'aria fresca che entrano nei miei polmoni in risucchi rumorosi. Esco dalla vasca e gocciolando vado in camera, mi vesto con le prime cose che trovo ed esco di casa senza nemmeno asciugare i capelli. Avevo bisogno di ispirazione per i miei disegni e continuare a limitarsi nel tragitto casa scuola, scuola casa non era un granché per quanto riguardava la mia creatività. Sorpasso velocemente i vari parchi della città per evitare di incontrare qualcuno di mia conoscenza ed evitare così incontri spiacevoli ed imbarazzanti, del resto ormai era qualche settimana che andava avanti così. Dio, quanto mi mancava la mia migliore amica. Avevo deciso che se non si fosse fatta viva di lì a qualche altro giorno avrei affrontato Eileen; dato la loro nuova e inseparabile amicizia, forse sapeva dove si fosse cacciata Ivy. E la mia non era gelosia, volevo bene ad Eileen ed ero contenta che Ivy si fosse aperta con qualcun altro, del resto Eileen era così buona e dolce che era impossibile non affezionarsi a lei. Ma tutta quella rabbia nei miei confronti non la capivo... mi avevano dato dell'egoista tutti quella sera ed io non sapevo come spiegarmi. Non capivano che cercavo semplicemente di sciogliere la matassa di fili confusi e intersecati tra loro nella mia testa? Ma forse avevano ragione loro. Ero stata così concentrata su me stessa, sui miei sentimenti e le mie paure da non accorgermi delle sofferenze delle persone accanto a me. O almeno, questo mi aveva detto la mia migliore amica poco prima di sparire nel nulla.
La mia mente va alla sera dopo quel fatidico scontro: non ero andata a scuola, la notte avevo avuto un violento attacco di panico. Ivy venne a trovarmi e a rimproverarmi per la mia scarsa attitudine a fare l'amica nei confronti di Eileen, che lei lo sapeva da secoli della sua cotta per Tyler e che era evidente persino ai muri. Ovviamente abbiamo litigato di brutto. Io avevo le mie ragioni, del resto non potevano farmi una colpa se non me n'ero accorta! Eileen poteva anche venire da me e dirmelo, così avrei mantenuto le distanze da Tyler. Con il senno di poi e quel loro stupido gioco, avrei fatto anche la cosa migliore. A quel punto Ivy mi chiese di cosa stessi parlando e tra un ricatto e l'altro, alla fine, glielo dovetti dire. Non che non fosse mia intenzione farlo, semplicemente volevo aspettare che tra me e lei le acque si calmassero prima di rivelarle il reale motivo per cui Scott Gwens aveva preso a girarle attorno. Volevo aspettare un momento più tranquillo così da poterla consolare, così da poter affrontare la cosa insieme. Ma lei mi diede della bugiarda, ci insultammo un po' a vicenda e poi se ne andò da casa mia. Da allora non avevo sue notizie.
Vado sul molo del laghetto, lo percorro e mi siedo, specchiandomi nell'acqua scura. Ormai il tempo si era fatto più freddo, l'autunno si stava trasformando in inverno ed il vento soffiava più frequentemente di prima. Raccolgo i capelli umidi in una crocchia e alzo il cappuccio della felpa, maledicendomi per non aver preso un giubbotto. Il mio riflesso mi guarda con aria assente dalla superficie leggermente mossa dell'acqua, con la luna alle spalle quasi come se fosse lì a controllarmi. C'era un qualcosa di ipnotico nel guardare il mio riflesso in quella superficie così scura, così compatta. Là sotto non avrei sentito alcun rumore, alcun pensiero, mi sarei concentrata sul silenzio assoluto che solo sott'acqua si poteva sentire, sarei andata giù fino ad intravedere il fondo e avrei guardato la luna da uno spesso strato d'acqua, così lontana eppure così vicina se solo mi fossi immersa in quel riflesso...<<Destiny!>>.
Un urlo mi fa sobbalzare e mentre cerco di ricomporre la strana posa in cui ero, con il busto sporgente verso il lago e una mano in avanti, intravedo Gigì che viene dalla mia parte.<<Destiny>> ripete, arrivando vicino a me e guardandomi con un cipiglio severo. <<Cosa stai facendo qui? Da sola?>>.
<<Contemplo il suicidio Gigì, ovvio no?>> borbotto.
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Incompresi 2.0 ~The Misunderstood Series (SOLO MOMENTANEAMENTE sospesa)
RomanceSEQUEL DI INCOMPRESI. Se volete capirci qualcosa vi consiglio di andare a leggere il primo capitolo di Incompresi. E' passata qualche settimana da quando Dee ha appreso la verità da tutti: un gioco stupido e maschilista, una relazione finita a caus...