"Ho quasi paura di vedere come avranno ridotto casa quegli animali" dice Catia in macchina mentre io guido. Lei sta sempre dietro con Matt, dice che per quanto possa essere sicuro il seggiolino, la mamma è sempre più sicura. Prima che io e Alessandro tornassimo insieme, lei e mio fratello vivevano in un piccolo appartamentino, tempo dopo hanno deciso di trasferirsi e hanno preso una casa enorme proprio accanto alla nostra. La nostra è più piccolina ma molto accogliente.
Mi fermo al semaforo. " pochi metri e lo scopriremo" rispondo a Catia. Data la grandezza moderata della nostra casa, Alessandro è andato ad aiutare Matteo con le luci esterne a casa sua, evidentemente molto più grande. Parcheggio nei vialetto e scendiamo. Sono solo le 5:30 ma è già buio..uno dei motivi per il quale non mi piace l'inverno. Catia fa scendere Matt dalla macchina e io prendo il passeggino nel portabagagli. "Tia tia le luci" dice felicissimo Matt Non riesce a dire ancora bene "zia" ma è comunque comprensibile Io e Catia alziamo gli occhi e rimaniamo abbagliate dallo stupore della casa. "Wow...è stupenda" dico Lei invece è senza parole. Non ci saremo mai aspettate tutto questo lavoro da quei due scansafatiche. Alberi illuminati,delle renne di plastica coperte di lucine bianche, tutto il tetto contornato da quelle colorate...senza parole.
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"Non possono averlo fatto loro" afferma Matt scende dal passeggino e inizia a correre ridendo per il giardino "Erano anni che non sentivo il Natale..e ora piano piano mi sembra come se stessi rimenando bambina" dico io "Coniglietta ti piace?" Spunta Matteo con in braccio Matt da dietro la renna. "Matteo è bellissimo..sembra quello che faceva sempre il nonno fuori casa" sono quasi commossa "Beh si alcune decorazioni le ho prese da lui" dice stringendo le guance al piccolo e riempiendolo di baci "È bellissimo vederlo così felice..grazie amore" dice Catia, lei si che è commossa Si avvicina a Matteo e si baciano, successivamente Matteo mette giù Matt e viene da me. "Ciò che rende tale il Natale,per me sei sempre tu" prende e mi abbraccia "Ti voglio bene" dico stringendolo "Ma Alessandro dove sta amore?" Chiede Catia "Ah si..Ale è andato a casa, voleva far trovare alla coniglietta la casa illuminata come la nostra per farle una sorpresa" "E non sei andato ad aiutarlo?" Dice lei "Ha detto che poteva fare da solo" "Vado a vedere come se l'è cavata" dico ridendo. Saluto tutti, do un bacione a Matt, e inizio a camminare verso casa.
La strada è illuminata dalle altre case piene di luci, ma nessuna che provenga dalla nostra. Entro nel vialetto e vedo un cumulo di luci accese buttate a terra, un albero illuminato spezzato e una scatola piena di decorazioni buttata a terra. Cosa è successo? Entro in casa confusa e quasi spaventata. Poso la borsa, attacco il cappotto all'appendi abiti e poso le chiavi. "Ale" dico senza ricevere risposta "Ale sei in casa?" Giro l'angolo dell'ingresso e vedo Alessandro seduto sul divano con le mani alla testa "Ma che hai combinato?" Chiedo seria "Lasciami stare" dice con un tono di voce quasi impercettibile "Ma lasciami stare cosa? Sembra che sia scoppiata una bomba in giardino!" Alzo il tono della voce "Bene allora la prossima volta fallo tu! Oppure chiama qualcuno che sia in grado" si alza di scatto "Si può sapere cosa è successo?" Sta zitto "Alessandro!" "Cosa? Cosa vuoi Emma? Si può sapere cosa ti aspetti da me?" "Ma cosa dovrei aspettarmi?" Urlo "Perché stai ancora con me?" Si risiede sul divano e abbassa di nuovo i toni "Cosa vuol dire?" Mi siedo affianco a lui piano E pensare che ho un anello in borsa. "Emma io ci ho provato...sono tornato a casa dopo essere stato da tuo fratello e ho provato a fare come lui. Le luci non si accendevano,mi sono alterato e mentre stavo sulla scala la scatola è caduta sull'albero di plastica rompendolo, per non parlare dei grovigli di lucine che si erano formati" resta zitto un minuto "Lui è un padre perfetto, un marito perfetto...e io non so neanche mettere due luci su un cazzo di tetto..come vedresti il tuo futuro con uno così?" Momento di silenzio "Ale...io ti amo ok? Non mi serve che tu sia un padre perfetto e neanche un..." mi blocco un attimo "..e neanche un marito perfetto.. a me basti tu. Sai cosa? Neanche io sono mai riuscita a mettere le luci di Natale, da piccola era sempre Matteo ad aiutare il nonno perché qualsiasi cosa io tocassi finiva sempre per rompersi" "Emma io non so quanto potrei darti a lungo andare" "Guardami" dico Lui non alza la testa "Guardami ho detto!" Gli prendo il viso e lo giro verso di me "Ho detto che ti amo! Non ho bisogno di altro" Sta un minuto fermo e poi mi bacia "Resta sempre con me ti prego" mi sussurra nell'orecchio provocandomi brividi su tutto il corpo. Mi sdraia sul divano e inizia a baciarmi premendo il suo ventre contro il mio "Te lo prometto" sussurro a mia volta.