Biscotti alla cannella

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POV Alessandro:
Schiudo piano gli occhi e guardo la sveglia.
È tardi! Sono le 10, come mai non è suonata?
Cos'è questo odore? È dolce.
"Amore" mugugno nel letto
Emma non risponde.
Mi volto verso il suo lato del letto e lei non c'è.
Ok credo sia il momento di alzarmi.
Mi alzo e vado verso la porta della stanza, sulla maniglia vedo attaccato un bigliettino.
'Buongiorno amore, vieni in cucina appena sveglio :)'
Apro la porta e l'odore di dolce si fa sempre più forte.
È cannella!
La mamma di Emma e Alessandro faceva sempre i biscotti alla cannella a Natale e ogni volta che andavo da loro me ne mangiavo una dozzina, tanto che era costretta a rifarli ogni volta.
Un giorno li feci con lei, avevo litigato con papà e "scappai", che poi sapevo che casa loro sarebbe stato il primo posto dove sarebbero venuti a cercarmi, ma era anche l'unico in cui volessi stare.
A casa non ci stava nessuno se non la mamma, non volevo raccontarle cosa fosse successo così si limitò a distrarmi chiedendomi di aiutarla a fare i biscotti alla cannella, e alla fine le raccontai tutto.

Eccoli proprio la sul bancone della cucina, quei biscotti.
"Ce ne hai messo di tempo per svegliarti eh dormiglione" ride Emma
Indossa una mia maglietta nera che le copre a malapena le mutande
"Sei bellissima"
Abbassa la testa, ma vedo comunque il suo viso rosso, e si sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Sai, ieri al centro commerciale mi è venuta voglia dei biscotti alla cannella, senza non è mai stato Natale, assaggia!" Chiede tutta esuberante.
"Si ma prima voglio una bacio" ribatto.
Mi avvicino a lei, la prendo dai fianchi alzandole un po' la maglietta, prima appoggio la mia fronte alla sua e resto un po' a guardarla.
Quegli occhi mamma mia! Mi fanno impazzire, sono scuri e profondi, potrei perdermici dentro.
"Sei mia"
La bacio, alzandola e facendola poggiare sul bancone da cucina.
Lei mi mette le game intorno alla vita e mi stringe, io la stringo più forte dai fianchi.
"TIOO!" Sentiamo urlare dalla porta finestra
"Cazzo.." sbuffo alzando gli occhi.
Emma si stacca da me e ride.

POV Emma:
Ale corre da Matt, apre la porta finestra e lo prende in braccio.
"Ciao peste!" Dice facendolo volare in aria.
Matt adora quando Alessandro lo fa, ride sempre come un matto, a differenza di Catia che è sempre preoccupata che possa cadergli.
Io vado ad aprire la porta principale sapendo che, data la presenza di Matt, sarebbero arrivati presto anche Matteo e Catia.
"Buongiorno" dice ridendo Catia avvicinandosi
"Il principe di va disturbati?" Chiede Matteo
"No no tranquilli" rido
Li faccio entrare.
" No non mi dire!" Esclama Matteo
"E invece si!" Dico
"Sono loro?!" Chiede
"Proprio così"
Sorride come un bambino e si precipita sui biscotti.
"Mamma mia Emma sono fantastici" dice anche Alessandro tenendone in mano due.
"I famosi biscotti alla cannella" mi guarda sorridendo Catia
Matt sta ancora in braccio ad Alessandro e cerca di rubargli un biscotto.
"Sai lo vedo bene con un bambino" mi sussurra Catia
"Ci manca sono quello guarda" rido io
"Senti ma le luci esterne? Non le doveva mettere Ale ieri?"
"Nah, si può sentire l'aria del Natale anche senza, non ce ne è bisogno, ci basta la vostra casa che illumina tutto il quartiere" rido.

"Emma non sarà un po' corta quella maglietta" dice guardandomi meglio Matteo

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"Emma non sarà un po' corta quella maglietta" dice guardandomi meglio Matteo.
Potrò avere anche 50 anni, rimarrà sempre il fratellone geloso.
"Hai pienamente ragione fratello, la porto subito a cambiarsi" ride Alessandro che intanto fa per prendermi da un braccio
"No non intendevo questo" dice Matteo
"Amore e lasciali stare" ride Catia.
Alessandro mi trascina in camera e chiude la porta.
Apre l'armadio e mi prende dei vestiti.
"Che fai decidi anche cosa devo mettermi?" Rido
"Tanto stai bene con tutto" ribatte
"Sai Emma..amo tutto questo" aggiunge
"Cosa?" Chiedo spogliandomi per mettermi i vestiti presi da Alessandro
"La nostra famiglia. Le mattine passate insieme, amo il nostro nipotino e la nostra casa. Amo te e tutto quello che sei riuscita a darmi. Vorrei che nulla dovesse mai cambiare, neanche una minima cosa"
Neanche sposarci ?
Inizio a pensare che forse un anello al dito non cambi  più di tanto le cose.
"Allora come sto?" Chiedo ridendo
Ho un felpone di Alessandro nero con i pantaloni della tuta grigi
"Sei bellissima" sorride a trentadue denti
Lo prendo e lo bacio
"Sei pessimo" dico ridendo.

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CARI AMICI LETTORI, VI CONSIGLIO DI FARE REALMENTE QUESTI BISCOTTI, POTREBBE DIVENTARE UNA FANTASTICA TRADIZIONE DI NATALE, COME LO È PER ME E PER LA MIA FAMIGLIA.
SONO DAVVERO BUONISSIMI,  FATEMI SAPERE SE LI FATE O SE VOLETE LA RICETTA🥰

L'amico di mio fratello (SPECIALE DI NATALE🎄)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora