Parte 2 'Before i cry'

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Per Clint era sempre stato tutto bianco o nero. Mai una mezza misura, figurarsi con la ragazza magnifica che aveva, finalmente, agganciato. Agganciato e in pieno: le si era appiccicato, come una cozza su uno scoglio, e l'aveva voluta coinvolgere, in ogni sfaccettatura della sua vita.

Almeno - e Tony se ne felicitò - lei era gentile e educata, riservata e non invadente. Particolarmente genuina e simpatica e, incredibilmente, presa dal collega. Lo aveva scoperto, durante il pranzo cui Barton l'aveva invitata con gli Avengers, il giorno seguente alla famigerata notte piovosa, nella sala relax del team, una stanza di medie dimensioni, con un tavolo da pranzo rettangolare, due divani e una tv al plasma; semplice ma una vera rarità ed un privilegio, all'interno di un Distretto di Polizia, oltre che limitrofo all'area dove lavoravano.

Rafflesia aveva accettato, per farlo contento, e si era ritrovata seduta davanti a decine di contenitori di cibo cinese da asporto, accanto a Stark e di fronte a Thor. Che, tanto per farsi i cavoli propri, l'avevano bombardata di domande, sotto lo sguardo contrariato del Falco.

'La porti e non ci posso parlare? Che diamine!' Iron Man lo prese in giro.

'Lascialo perdere, è uno scorbutico di prima categoria' la moretta, in tuta sportiva e canotta bianca, aveva dato una gomitata a Tony, con complicità 'Sono figlia unica, come ti dicevo, i miei genitori vivono a Boston, mio padre è commercialista, mia mamma insegna. Vivo qui da quando ho iniziato a frequentare l'Accademia' sintetica, aveva fornito qualche informazione.

'Come occupi il tempo libero?' il Capitano si era interessato, con un secondo fine...fece l'occhiolino a Point Break, in attesa della risposta che sperava di sentire.

'Vado a ballare, cinema, aperitivi e pizza con le mie amiche, insomma niente di speciale! Come voi, credo. O no?' chiarì, la mano del Falco sulla sua sinistra, a marcare il territorio, mentre, con la destra, lei inforcava un pezzo di involtino primavera, inzuppandolo nella salsa agrodolce.

'Perché non ci inviti, la prossima volta che organizzate? Io e Steve verremmo volentieri' il biondo la buttò lì, con indifferenza.

Banner e Stark erano accoppiati, Nat non aveva mezza amica, col brutto carattere che si ritrovava, le conoscenti di Pepper, la compagna storica di Iron Man, erano antipatiche ed altezzose, come nemmeno nel paesino norvegese da cui proveniva ne aveva incontrate. La donna di Clint, l'unica donna con cui lo avessero mai visto, sembrava...normale, pure molto carina e cortese! Forse lui e Rogers avrebbero potuto fare qualche nuova amicizia femminile.

Barton aveva strabuzzato gli occhi 'No, ragazzi, non se parla! Nei prossimi giorni io e Rafflesia staremo per conto nostro'. La condivisione non era contemplata, nella sua mente, e aveva dato, erroneamente, per scontato il suo prossimo futuro.

Infatti, la Tyler lo fulminò, smentendolo 'Mica penserai di mettermi il laccio al collo e tenermi dentro casa? Che ti sei messo in testa?' per poi voltarsi verso i due colleghi, quasi minacciosa 'Venerdì sera si va a ballare...tenetevi pronti! Le mie amiche mi faranno un monumento!'.

E glielo avevano fatto. Ne aveva reclutate due, tra una lamentela e l'altra del suo ragazzo, che non voleva spartirla con nessuno 'Ho invitato Jane e Peggy, le mie compagne del liceo di Boston, che vivono e lavorano in città. Adattissime, secondo me' intanto che si preparava per la serata, a casa propria, raccontava i suoi piani al Falco, che la rimirava.

Clint - che aveva messo le tende nell'appartamento in pianta stabile - era scettico 'Steve e Thor sono due veri salami, imbalsamati! Tu, invece, sei bellissima' la bruna si spazzolava i capelli, allo specchio, indosso un seducente abito rosa antico in organza, con la scollatura incrociata e la gonna corta a campana e lui non aveva smesso un secondo di baciarla sul collo 'non voglio andarci, li vedo tutto il giorno, nel tempo libero è troppo!'.

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