UNA ROSA TRA LE DUNE (Cap. 10)

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Più tardi si ritrovarono nella tenda di Khaled a bere del latte di capra.

"Quando avete deciso di partire ? " chiese il maturo tuareg.

"Domani alle prime luci dell'alba. " rispose un Karim pensieroso, taciturno.

Subito dopo, Khaled volse lo sguardo su Nicole. "Karim mi ha esposto il suo piano signorina Bouvieur, al fine di non destare sospetti in Abdalkadir "

"Non approva vero?" saltò alle conclusioni Nicole, sperando che l'uomo non percepisse il lievito tremito nella voce .

Al contrario signorina... penso che sia un ottimo piano. Karim è fortunato, la sua donna è astuta ."

"La mia donna è testarda ed è diverso." affermò accigliato Karim.

"La mia non è testardaggine, è amore ...paura ...paura di perderti!" esclamò Nicole con enfasi.

Il tono di Karim calò quando proferì:" Speriamo solo di essere dei bravi attori."

"Nelle recite scolastiche ero piuttosto brava." sottolineò ironica Nicole.

Karim la fissò stralunato, c'era poco da ironizzare. Presa per un braccio la costrinse a guardarlo."Tu ...tu non ti rendi conto di ciò che stiamo per fare Nicole?... se scopre il nostro piano non esiterà a ucciderci."

Khaled si interpose severo, sedando gli animi ."Ascoltatemi tutte e due, litigare non vi serve a molto."

Poi rivolto a Karim disse: "La signorina ti sta offrendo un buon piano, questo aumenta notevolmente le possibilità che tu possa riavere il tuo passato e la giustizia che vuoi . Che tu lo voglia o no Karim, hai bisogno del suo aiuto. Accetta quanto ti sta offrendo la signorina!"

Karim si alzò visibilmente irritato. Prima di uscire dalla tenda , senza voltarsi proferì con tono glaciale ." Vado a preparare tutto per il viaggio."

Rimasti soli calò un pesante silenzio tra Khaled e Nicole .

"E' cocciuto!" asseri Nicole con rabbia .

"Lei è la sua donna, ed è normale che la voglia tenere lontana dal pericolo."

"Posso capirlo, quella che mi fa infuriare e la sua cocciutaggine. Lo pregato di restare nel deserto . Gli ho spiegato non so quante volte che  per me non era un problema!...la mia case è tra le sue braccia... io...io morirei se...se dovessi perderlo."

"Non lo perderà, Karim è un uomo coraggioso, valoroso. Karim ha bisogno di riprendersi ciò che gli spetta ."

"A me non interessa il suo passato ."

"E questo le fa onore, ma a lui si. La sua identità non è quella di un tuareg e un uomo ha bisogno di radici.

"So bene che è smarrito... forse è anche colpa mia , che con le mie mille paure, ho alimentato questa sua smania di riprendersi il suo rango e tutto ciò che rende la vita più facile.  " convenne.

 "No signorina  non è come pensa... un uomo ha bisogno delle sue radici, di far rispettare il proprio onore." spiegò il maturo uomo con il suo solito tono affabile . Lei annui, congedandosi subito dopo.

Fuori dalla tenda il sole era accecante , quando si portò la mano sulla fronte, vide Karim trafficare accanto ai due cammelli con i quali avevano viaggiato.

"Sei ancora arrabbiato con me? "chiese, non appena lo raggiunse.

"La mia rabbia servirebbe a farti cambiare idea ? "

"No." rispose decisa, mentre  accarezzava uno degli animali, che come per incanto non le fecero più paura, ne repulsione

Nicole si sedette accanto all'uomo e appoggiò la testa sulla sua spalla ."Vedrai che riavrai il tuo passato...non che a me importi cosa eri , ma se per te è così importante... va bene, ma lo faremo insieme! ... il tuo passato è il tuo dono per me , ricordi cosa mi hai detto?" 

Lui scosse la testa e sorrise, ricordava bene cosa le aveva detto ." Sei ...sei impossibile!"   

"Karim ...Io...io mi sento in qualche modo responsabile di questa tua scelta, riesci a capirlo questo?"

"Nicole te l'ho già spiegato, tu centri in parte con la mia decisione . Fino a questo momento non avevo motivo affrontare mio fratello. Io non voglio denaro o il potere ...io rivoglio il rango che mi spetta ,ma principalmente voglio giustizia per mio padre."

Nicole abbassò lo sguardo, non disse nulla e lui continuò: "Ho bisogno del mio passato Nicole, lo devo a me stesso, lo devo a te, ai nostri figli!"

"Questa è una proposta ." proferì la donna alzando lo sguardo, accarezzandogli il mento.

Karim la fissò dritto negli occhi, piegando le labbra in un flebile sorriso. "Non ti sarà facile sbarazzarti di me donna."

"Lunge da me farlo. " sussurrò prima di unire la labbra a quelle di lui.

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L'accampamento si era assopito da un po', quando dei Karim furtivo entrò nella tenda che ospitava Nicole, nel momento in cui sussurrò il nome Nicolè,  lei si voltò a guardarlo.

"Stavi dormendo?" chiese Karim sdraiatosi accanto a lei. Lei di rimando, appoggiò la testa sul torace dell'uomo.

"Magari ... Sai...pensavo a tuo cugino"
"Mio cugino?"

"Si...perché è rimasto al palazzo per servire tuo fratello , quando neanche lui lo sopporta ."

"Come tutti a paura."

"Quando mi ha telefonato, era cosi convincente nel mostrare fedeltà a tuo fratello."

" Appena avrò l'opportunità di parlare con lui, farò i complimenti da parte tua per la sua brillante recita ." asseri ridacchiando, sfiorando la fronte della donna con le labbra.

"Questo suo atteggiamento mi lascia perplessa."

"So dove vuoi arrivare , pensi che mio cugino faccia il doppio gioco. Sta tranquilla, possiamo fidarci di lui. E' stato lui ad avvisarmi del tuo arrivo al palazzo. 

"Hai idea di come Abdalkadir abbia raggirato tuo padre?" chiese Nicole con un profondo respiro.

"Purtroppo no...ed è per quello che mi serve tempo. Mio padre non era il tipo da farsi abbindolare facilmente, anche se a farlo sarei stato io Karim, che secondo Abdalkadir ero il suo pupillo . La stessa morte di mio padre non mi convince."

"Pensi che tuo fratello lo abbia ucciso, approfittandosi del fatto che tuo padre aveva avuto un infarto?"

"Non lo so, sono risposte che spero di trovare al più presto... "

"Perché sei fuggito via e non lo hai affrontato non appena sei tornato dall'Europa...era la cosa più logica che tu potessi fare."
Lui non rispose, tornò indietro nel tempo e risentì la bruciante delusione dal nome Schwana. Amareggiato non ebbe la forza di reagire, l'unica cosa che voleva era quella di allontanarsi da quel covo di traditori. Lottare per ciò che gli spettava in quel momento gli sembrò vano . Così preferi andarsene nel deserto a leccarsi le ferite .

"Scusami, non volevo aprire delle ferite." disse Nicole quando intuì che quelle sue domande lo avevano rabbuiato.

"Mia principessa le mie ferite non si sono mai chiuse ." Era duro ammettere di essere stato raggirato stupidamente dal fratello e dalla donna che diceva di amarlo.  Solo ora aveva compreso che il suo amor proprio era stato ferito più della sua anima , poiché solo adesso con Nicole provava delle sensazioni che con Shwana non aveva mai sperimentato, a prescindere dalle sensazioni regalati dal sesso. Forse quello che aveva provato per quella ragazza che aveva visto crescere sotto i suoi occhi, era solo senso di protezione.

Nicole stava per dire qualcosa quando lui le sfiorò le labbra zittendola."Basta con le domande ... voglio annullare i tuoi pensieri e i miei . Domani è lontano amore mio ." Ogni centimetro del corpo di lei all'improvviso divenne teso, nell'attesa di fremere sotto le maestre mani di lui. La frenesia di appartenersi crebbe fino a raggiungere l'estasi, per poi spegnersi per lasciarli appagati , ansimanti. Nessuno dei due proferì parola . Lei si rannicchiò a lui, senti il cuore di Karim decelerare, il respiro caldo farsi più regolare. Socchiusi gli occhi, si addormentò.

UNA ROSA TRA LE DUNEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora