UNA ROSA TRA LE DUNE (Cap.17)

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Era trascorsa una settimana da quando si erano svolti i funerali. quei giorni furono caotici. I giornalisti assediarono il palazzo e Nicole si ritrovò in un polverone gigantesco . Aveva da sempre desiderato la popolarità in passato , adesso le si presentava davanti con irruenza e non era di certo quella che voleva.

In quei giorni Karim divenne taciturno, sembrava volerla allontanare da lui. Per Nicole era una grande sofferenza, avrebbe voluto aiutarlo, ma lui aveva alzato una barriera che Nicole non riusciva ad attraversare, inoltre la nausea con il quale la mattina si alzava non le dava tregua. All'inizio penso allo stress, ma una mattina riflettendosi allo specchio, un pensiero la sconvolse: Karim e lei si erano amati senza alcuna precauzione. Il suo ciclo era saltato e questo bastava a portarla verso una sola direzione , visto che era da sempre puntuale: era incinta, non le sarebbe servito alcun test. Si chiese come lo avrebbe detto a Karim dato lo stato emozionale in cui si trovava. Non sapeva cosa questo pensasse di lei, magari le stava dando la colpa di quanto era successo. Con l'angoscia che le attanagliava l'anima, si vestì in fretta con la prima cosa che le capitò tra le mani e uscì in direzione del giardino interno, l'unico posto in cui poteva restare tranquilla in compagnia dei suoi pensieri. Quella mattina vi fu l'eccezione: Hassim seduto fissava la fontana dove vi era raffigurata una donna con un bambino in braccio.

"Sono Karim e sua madre ?"domandò Nicole.

Hassim annuì, poi rivolto lo sguardo a Nicole disse: "Buongiorno...si fu un regalo di mio zio alla moglie sai questo giardino un tempo era pieno di allegria...adesso è così silenzioso, malinconico." Hassim ricordava bene le voci gioiose dei suoi fratelli, di Karim di Shwana che echeggiavano nell'aria durante i loro giochi. Per una frazione di un secondo rivide Abdalkadir ragazzo, in disparte a fissarli in silenzio.

Nicole riprese:" Hassim, ho deciso di partire. Non mi da l'opportunità di aiutarlo, mi evita ...e...e io non c'è la faccio a sostenere la sua indifferenza."

"Vuole solo un pò di tempo per rimettere ordine al caos che ha nell'anima. A volte dobbiamo farlo da soli, senza interferenza alcuna, anche se si tratta della persona di cui siamo innamorati. "

"Forse Shwana è ancora tra noi...""

"Lo escludo Nicole." ribatte l'uomo sempre cono sguardo fisso alla fontana.

"Come fai a esserne così certo."

"Lo conosco bene...se avesse amato Shwana di un amore assoluto, come quello che prova nei tuoi confronti, sarebbe tornato prima per riprendersi lei la sua identità. "affermò voltandosi per guardarla negli occhi.

"Non so che fare... " bisbigliò mentre una lacrima scendeva a rigarle il viso.

"Quindi non vuole partire più? " sottolineò sagace Hassim.

"Una parte di me vorrebbe andare via l'altra no, l'altra sa bene che la sofferenza sarebbe tanta ed ha paura di non reggere."

"Vuoi consiglio Nicole?..."

Nicole accennò un sorriso. "Come potrei rifiutare, non fai altro da quando ci conosciamo..." Hassim accompagnò il sorriso di Nicole con il proprio."Parlagli a cuore aperto, digli ciò che provi: l'angoscia, le paure. So bene che quello che ti sto per dire ti suonerà strano ...vedi... Karim è per metà europeo ma ha assimilato l'orgoglio fiero di qualunque uomo di queste parti, non ti mostrerà mai il suo malessere. Lui è un uomo e non ha bisogno di aiuto, devi mostrarti tu emotivamente provata e allora lui verrà in tuo soccorso."

"Aspetta vediamo se ho capito bene...devo essere io a fare il primo passo verso di lui, è questo che vuoi dire ma da queste parti siete tutti così contorti?"

Hassim scoppiò in una risata. "E' vero...hai ragione. " La voce si fece seria quando aggiunse: "Lo trovi nel suo studio e non avere paura di confessarle il tuo segreto"

"Qua...quale segreto? "

"Che aspetti un figlio?"asserì l'uomo con espressione ilare.

"Come accidenti ... "

"Da cosa l'ho capito?...Ho notato tante piccole cose in questa settimana e inoltre nella mia famiglia dopo il sottoscritto, vi sono stati otto fratelli ...qualcosa ne saprò?"

Nicole scosse la testa sorridendo, dandole un bacio sulla guancia sussurrò: "Grazie "

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Si diresse verso lo studio lentamente, riflettendo. La spiegazione di Hassim poteva starci, tuttavia sentiva che c'era qualcos'altro che li allontanava. Mille pensieri si accavallarono nella sua mente; primeggiò quello in cui Karim la riteneva responsabile della morte di Shwana. Scosse la testa e fece un respiro profondo prima di dare dei colpi incerti alla porta.

"Avanti...avevo chiesto di non essere disturbato." disse l'uomo con tono freddo, mentre continuava a fissare il quadro di suo padre appeso alla parete .

"Scusami to...torno più tardi. " dichiarò la voce esitante alle sue spalle.

"Nicole aspetta !...pensavo fosse la servitù." proferì avvicinandosi a lei .

Nicole alzò lo sguardo e lo fissò negli occhi ." Karim un giorno avevo un posto nel cuore di un tuareg ...ho bisogno di sapere se c'è ancora nel cuore dello sceicco."

Lui sorrise."Nicole, non importa cosa sono ...tu dimori nel cuore di Karim ...ti amo Nicole , sei la mia vita, qualunque questa sia io avrò sempre bisogno di averti accanto."

"E allora perché mi hai evitata in questi giorni ? Io entravo in una stanza e tu ne uscivi!...mi ritieni responsabile della morte di Shwana è così? "

"Ma che stai dicendo ? La scelta di tornare al palazzo è stata mia , non ho mai pensato a questo affermò lui aggrottando la fronte .

" E allora perché ?" " .

"Perché tu non avevi fiducia nel mio amore!... avevo bisogno che tu credessi in noi. Non sapevo più come dirtelo! Così decisi di allontanarmi e darti del tempo... darci del tempo. Volevo bene a Shwana, ma non ha nulla a che vedere con il sentimento che provo per te..."

Restarono in silenzio a fissarsi fu Nicole a romperlo . "Sono stata una stupida... scusami se ho dubitato di te del nostro amore."

"Beh... se ti può consolare...io non sono stato meglio. Dovevo venire da te e affrontare il problema insieme, invece di scappare. La voce dell'uomo si fece roca mentre le sue dita seguivano la curva delle guance di Nicole fino al collo.

Lei rabbrividì a quel tocco leggero e quando lei chiusi gli occhi , lui poggiò sulle sue labbra un bacio appassionato, svegliando quel fuoco assopito nelle viscere.

Non appena Nicole riusci a parlare sussurrò: "Ho bisogno di dirti una cosa .

"Cosa c'è di più importante del fatto che ti voglio qui è subito!"

Lei sorrise e accarezzandole il mento ispido bisbigliò : "Un figlio Karim,... aspetto nostro figlio."

Karim restò immobile e dopo una manciata di secondi silenziosi che gli servirono per metabolizzare la notizia, balbettò :"Un ...un figlio ...vuoi dire che ...io e tu "

"Aspettiamo un bambino." Lui la sollevò da terra e fatta roteare intorno ed esclamò felice: " Sei meravigliosa!"

"Guarda che non ho fatto tutto da sola!" ribattè lei ridendo.

"Vuoi ...sposarmi...principessa?"chiese emozionato come mai era stato nella sua vita.

"Come potrei disubbidire al mio principe?" dichiarò lei con un sorriso accompagnato da un inchino.

UNA ROSA TRA LE DUNEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora