Kim Taehyung era stato invitato per la prima volta a una delle famose feste del ragazzo più figo della scuola, Jeon Jungkook.
Taehyung era il solito ragazzino timido, bravo a scuola, educato e gentile, non sapeva minimamente come ci si doveva comportare a una festa.Impalato davanti all'armadio cercò di contattare jimin che ovviamente non rispose.
Frustrato prese i primi jeans neri strappati che si trovavano nel suo armadio, prese una camicia nera e un gilet senza maniche di pelle.
Poteva andare bene.
Andò in bagno, si diede una sistemata ai capelli grigi e mise una leggera quantità di trucco scuro sulla linea degli occhi, cazzo era proprio un figo.Taehyung é sempre stato a corto di autostima e di conseguenza si è sempre visto brutto. Fin da quando era piccolo i suoi coetanei lo prendevano per il culo dicendogli di essere un alieno raccapricciante,
malmenandolo.
Non che ora la situazione sia cambiata.Si diede un ultima sistemata e decise di mettere da parte quei terribili occhiali neri e spessi, per mettere in paio di lenti a contatto, che non utilizzava da un secolo. Era anche questo un cambiamento radicale, Tae si sentiva più o meno protetto dietro a quelle spesse lenti, che in un certo senso lo facevano sentire a suo agio.
Mise in paio di scarpe a caso prese dalla scarpiera, spense le luci e uscì dal suo appartamento chiudendo a chiave la porta.
Non faceva caldo fuori, anzi si stava bene.
Questo portò Tae a una difficile decisione...
Macchina o moto?
Bhe ovviamente prese la moto.
Mise il casco, prese le chiavi della moto nera laccata e a tutta velocità partì verso l'enorme villa della famiglia Jeon.Parcheggiò piu o meno vicino alla villa.
Scese dal veicolo stiracchiandosi la schiena come se fosse un gatto.
Si avvicinò alla porta sorridendo come un imbecille a quello che doveva essere un butta fuori improvvisato.
"Il tuo nome dolcezza" disse il ragazzo che stava avanti alla porta, come un vero e proprio guardiamo.
"Kim Taehyung" disse il grigio sorridendo.
Il buttafuori rimase pietrificato davanti al sorriso principesco del grigio. Tutti a scuola conoscevano Kim Taehyung, era lo studente migliore di tutto l'edificio, ma erano tutti abituati a vederlo sciupato e malmesso, questo lasciò a bocca aperta il "buttafuori".
Poi diede una veloce occhiata sulla lista, scritta su un foglio, adagiato su una cartelletta nera di cartone, e lo fece passare squadrandolo dalla testa ai piedi.Taehyung rimase spiazzato dalla quantità di gente ubriaca all'interno dell'abitazione, e non erano nemmeno le 10:00 di sera.
Dopo essersi guardato in torno, vide poco più in là la figura del suo migliore amico, Park Jimin, un ragazzo basso con i capelli arancione carota.
Sorrise e si avvicinò al nano.
"Hey CHIMCHIM" disse urlando.
L'arancione si girò a guardare il grigio.
"Tae...sei tu?" Disse poi stupito l'arancione. Non si aspettava di trovare il suo migliore amico così bene.
"Fra ma sei un figo da paura!" Ridacchiò per poi abbracciarlo.
"Grazie chim" rispose sorridendo il grigio che stava letteralmente morendo dall'imbarazzo.
Si sentiva lo sguardo delle persone puntato addosso, e a lui non piaceva quella situazione, infatti tae non era abituato a tutta quell'attenzione rivolta a se stesso, era solito mimetizzarsi tra le persone."A cosa devo questo cambiamento Taetae?"
L'arancione si era seduto su un divanetto di pelle chiara mentre guardava la massa informe di adolescenti che si strusciavano l'uno contro l'altro.
"Non lo so, sono in vena di provare cose nuove" il grigio rispose sorridendo, e allora Jimin lo prese per un polso e lo porto all'angolo bar.
"Due shottini, decidi tu i gusti" l'arancione urló per farsi sentire dal barista, anche questo improvvisato.
"Chim, sai che io non bevo" il grigio si stava allarmando, non aveva mai bevuto un vita sua, chissà come avrebbe reagito...
"Andiamo, Tae! Prova e basta!"Il grigio accettó, prese il bicchierino pieno di liquore alla liquirizia e lo mandò giù tutto d'un fiato.
Bruciava un po' alla gola, ma era buono, cazzo se lo era.Se ne fece portare altri due, li svuotò fino all'ultima goccia per poi buttarsi a ballare in mezzo agli adolescenti in calore!
Taehyung e jimin si scatenarono, continuarono a bere divertendosi a ballare e fare battute poco caste sui vari invitati, ma ovviamente c'è sempre il pagliaccio alle feste no?Jungkook apparve improvvisamente spegnendo la musica, un gemito di disapprovazione si innalzò dalla folla.
"Ragazzi, è quasi mezza notte, è ora del gioco degli shot!" Urló e gli invitati risposero eccitati.
"Bene vediamo un po', sapete come funziona no?
Io scelgo tre persone e chi beve di più senza finire in coma, vince!"Un altro urlo si alzò dalla mandria informe di persone. Cosa ci trovavano di così eccitante in uno stupido gioco.
"Bene,vediamo in po'...
Jackson Wang! Changkyun!...e Kim Taehyung!"
Disse il belloccio, vestito di tutto punto, mentre si passava una mano tra i suoi capelli castani.Che doveva fare ora tae?
Bhe ovviamente avrebbe dovuto partecipare, anche perché sennó Jimin lo avrebbe picchiato.
Magari sarebbe diventato qualcuno e, a scuola, avrebbero smesso di prenderlo per il culo.Bhe Taehyung si fece avanti verso quel tavolo di legno di cui erano posti 60 shottini di diversi colori.
Gli altri lo guardavano sorpresi, forse anche a causa del suo cambiamento improvviso, fatto sta che Tae era in ansia. Era intrigato da qui piccoli bicchierini colorati che, oltre tutto, erano anche tanto carini da vedere.Jungkook diede il via e subito cominciarono a bere.
Uno shottino, due, tre,cinque, Tae faceva già fatica dopo i primi bicchierini, anche a causa dell'alcol bevuto in precedenza, mentre gli altri due li stavano svuotando come se fosse della semplice acqua.
Si fece coraggio e arrivo a berne 15.
Solo Dio sa cosa lo fermava dal vomitare.
Jackson e Changkyun avevamo ormai mollato scappando verso il bagno, il resto della folla urlava dei "giù" di incoraggiamento.
Tae bevve quegli ultimi cinque shottini per poi allontanarsi dal tavolo, accompagnato dalle urla della gente, e correre al bagno per rimettere parte dell'alcol che aveva assunto.Mentre si sciacquava la faccia sentì applaudire alle sue spalle.
"Taehyung giusto?" Chiese Jungkook che lo aveva raggiunto nel bagno per complimentarsi.
"Ti faccio i miei complimenti, non pensavo che uno sfigato come te potesse diventare così bello e selvaggio in nemmeno una serata"
Jungkook era consapevole di tutti i maltrattamenti che subiva Tae a scuola, come ad esempio quando veniva brutalmente pestato dal gruppetto di quel coglione di Namjoon.Jungkook decise di avvicinarsi al corpo di Taehyung per vederlo meglio.
Cazzo era ubriaco marcio, ma le guance arrossate, gli occhi socchiusi lo rendevano tremendamente eccitante.
"Taetae, sei il mio nuovo giocattolo, non permetteró più a nessuno di toccarti" disse dopo aver lasciato un *bacio a mezza luna al ragazzo.Poi l'alcol fece il resto.
*Bacio a mezza luna: bacio sull'angolo delle labbra, tra le guance e quest'ultime.