Jungkook e Taehyung erano rimasti separati per tutto il tempo restante, questo permise a Taehyung di fare amicizia con un ragazzo appena trasferito nella sua classe, Kim Jongin, per gli amici, Kai.
Taehyung aveva passato felicemente quel tempo, soprattutto perché vicino a Kai almeno, non sentiva il bisogno di scappare a gambe levate per paura di essere stuprato.
Kai era un ragazzo davvero molto bello, alto e con un vero e proprio talento nello sport.
Kai era anche un vero e proprio gentiluomo.
In un certo senso era, in poco tempo, riuscito a fare sentire Taehyung speciale.
E se veramente faceva così con tutte le persone che incontrava, Jungkook avrebbe perso il primato come ragazzo più voluto della scuola.
La cosa buffa é che anche se si stesse divertendo con Kai, il suo sguardo, la sua mente e la sua attenzione era rivolta a Jungkook, che stava giocando a pallavolo dall'altra parte della palestra.
"Ti piace?" Chiese kai guardandolo.
Andiamo, ormai era ovvio, Jungkook a Taehyung non stava indifferente, ma allo stesso tempo era così irritante, fastidioso e poco affidabile, che il grigio trovava ogni modo possibile per evitarlo.
Eppure, quando riusciva nel suo intento, vederlo andare via a testa bassa quasi gli dispiaceva, avrebbe dovuto dargli una possibilità?
Nah era fuori discussione, Jungkook era troppo superficiale e sciupafemmine.
Non gli andava affatto di essere usato per una scopata occasionale.
Se Jungkook era seriamente interessato a Kim Taehyung avrebbe dovuto dimostrarlo.Kai lo riporto alla realtà facendogli notare che Jungkook si stesse avvicinando.
"TaeTae che fai, mi tradisci?" Chiese il castano che stava davanti a Kai guardandolo in cagnesco.
La tensione nell'aria era insostenibile,la campanella suonó segnando l'intervallo.Kai si avvicinò a Taehyung per poi lasciargli un bacio sulla guancia e un 'ci vediamo domani' accompagnato da un sorriso.
"Ti sei trovato il fidanzatino?"Jungkook fece una smorfia disgustata guardando la figura di Kai allontanarsi verso la porta principale della palestra.
"E anche se fosse?" Taehyung era palesemente irritato.
Forse stava davvero alzando troppo la cresta.
Jungkook prese per un polso Taehyung e lo strascico fino alla porta di uno stanzino, che calció malamente facendola spalancare.
Jungkook era davvero incazzato, talmente tanto incazzato da prendere Taehyung e sbatterlo a una parete dello stanzino in cui si trovavano. Taehyung emise un gemito di dolore quando la sua schiena venne a contatto con la parete."Taehyung, tu non hai ancora capito chi é il tuo padrone giusto?" Disse il castano mentre teneva il suo corpo attaccati a quello del grigio.
"Non trattarmi come se fossi un cane" disse Taehyung con le guance arrossate.
"Ah davvero? Eppure prima stavi scodinzolando dietro a quel coglione ingellato" ovviamente jungkook si stava riferendo a Kai.
"Kai é un bravo ragazzo, e a differenza tua non usa i ragazzi come passatempo" il grigio posò le mani sul petto di Jungkook cercando di spostarlo.
"Questo lo dici tu, taetae" il castano aveva bloccato i polsi di Taehyung ai lati della sua testa."s-smettila Jungkook, non sono tutti come te"Jungkook ancora sovrastava Taehyung con il suo corpo.
"Piccolo Taetae, sei così innocente" sussurrò il castano facendo venire i brividi al grigio.
Passó qualche secondo prima che il castano prese a baciare il collo di Taehyung, causandone ansimi pesanti.
Jungkook ghignó, prese a lasciare morsi e macchie violacee sul collo del grigio che si aggrappava alla sua maglietta cercando di allontanarlo.
"T-ti prego b-basta" sussurrò Taehyung terrorizzato.Jungkook non lo ascoltava, continuava a sporcare la pelle del castano con le sue labbra, tutti avrebbero finalmente capito che Tae apparteneva già a qualcuno, spostò una mano sotto la maglietta del grigio,accarezzandone la pelle liscia e soffice.
"Taehyung mi fai impazzire" con voce roca, Jungkook sospirò quelle parole prima di pizzicare con due dita un capezzolo al grigio, che si lasciò scappare un urletto.
Era palese che ormai jungkook non ragionava più, la mano del castano, che prima stava stuzzicando il petto di Taehyung si spostò, con maestria, nei pantaloni del grigio, contribuendo all'imbarazzo e all'aumento della paura di Taehyung. Sentì la presa di Jungkook avvolgersi attorno a una sua natica, e ancora lì un ansimo più forte degli altri si fece spazio tra le sue labbra.
"J-jungkook b-basta" le lacrime stavano solcando le guance di Taehyung.
Era terrorizzato, Jungkook in più non lo sentiva non era lucido, si stava prendendo il suo corpo senza il suo permesso.
Il grigio piangeva mentre cercava disperatamente di levarsi di dosso il castano che ancora stava possedendo con i denti il suo corpo.
Jungkook era arrivato ad alzargli la maglietta e a mordere anche i lembi di pelle sul suo petto, riempiendolo di succhiotti e segni di morsi.
Taehyung dal canto suo si era arreso, si sarebbe fatto scopare, per poi essere finalmente lasciato stare da quel mostro di un Jungkook, avrebbe perso la sua prima volta pur di essere lasciato in pace.
Non aveva più nessuna ragione per opporre resistenza, in un confronto fisico con il castano, Taehyung aveva perso un partenza.
Jungkook rispostó il suo sguardo sul viso di Taehyung, ignorando le lacrime si fiondò sulle sue labbra, mordendole, succhiandole e insediando la sua lingua tra le labbra del grigio. Questa volta aveva superato il limite, non poteva privare Taehyung del suo primo bacio, doveva essere magico per il piccolo Taehyung, si immaginava di poterlo dare a una persona speciale, una persona che lo amava davvero.Jungkook si trovò la testa girata di lato, una guancia che bruciava e un Taehyung in lacrime appoggiato al muro.
Taehyung aveva i capelli spettinati, le gambe tremolanti, i vestiti stropicciati e parecchie macchie viola sul collo."I-io-" jungkook si beccò un altro schiaffo, per poi vedere Taehyung che scappava fuori dallo stanzino imprecando.
Jungkook si passò una mano sul volto frustrato.
"Ho fatto una gran cazzata" disse a se stesso rimproverandosi.
Una cosa del genere non doveva nemmeno passargli per la testa.[...]
Taehyung aprì le porte dell'aula adibita per il club di ballo.
Si levò le scarpe e ne mise in paio più comode.
Si avvicinò poi allo stereo, che fece partire non prima di aver cambiato disco.
Si spostó poi al centro della stanza abbandonandosi alle parole piene di dolore e risentimento di quella canzone.
Senza accorgersene cominciò a piangere, sentiva le parole di quella canzone trafiggergli l'anima, mentre muoveva il suo corpo a ritmo poteva vedere attorno a sé delle lacrime venire sbalzate dal suo volto per il troppo movimento.
Quasi si mise a ridere, la canzone lo stava rappresentando, descrivendo se vogliamo essere più precisi.
Si sentiva intrappolato, sporco, violato.
Si sentiva come se fosse in un castello di carte,pronto a crollare.
Sentiva quel sentimento familiare, quasi come se stesse soffocando,nel vedere l'uscita della fragile struttura senza poterla raggiungere. Tutto stava crollando e per Taehyung non c'era via d'uscita.
Il grigio continuò a muoversi esternando tutto il suo dolore, stava così male. E piangeva mentre ballava sulle note di quella canzone, che gli stava dando il colpo di grazia.La musica si fermò segnando la fine della canzone.
Un applauso giunse alle sue orecchie, si girò e trovò un ragazzo in lacrime probabilmente commosso.
"È stato stupendo" disse il buffo ragazzo dai capelli rossi.
"Sono Jung Hoseok" si presentò asciugandosi le lacrime.
"Volevo iscrivermi al club di ballo" disse poi sorridendo.
Taehyung quasi si dovette mettere una mano davanti agli occhi per non venire colpito dalla luminosità di quel sorriso.
"Bhe, la sulla scrivania ci sono i moduli d'iscrizione, le attività si tengono dopo scuola" disse il grigio cercando di sorridere.
"Comunque sono Kim Taehyung" disse il grigio guardando Hoseok.Poi prese le sue cose e uscì dall'aula.
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Spero vi sia piaciuto, avvertitemi se ci sono errori, e bho ci vediamo al prossimo capitolo
~nicko