Jungkook è sempre stato una testa di minchia.
Abbiamo anche capito che non è molto bravo a prendere le decisioni giuste.
Perché invece di intimare quella merda umana di Minhyuk ad andarsene con le cattive, lo ha corrotto con uno stupido bacio.
Ora, vi chiederete, chi è Minhyuk per Jeon Jungkook?
Bhe nessuno, questi due avevano un debito a causa di un incidente abbastanza buffo, Jungkook aveva fatto cadere l'anello di Minhyuk nello scarico del lavandino, e quest'ultimo dopo aver preso i soldi non aveva alcuna intenzione di levarsi dalle palle,e poi sappiamo tutti come è andata a finire.
Ora Jungkook stava tornando a casa dopo aver visitato Taehyung e dopo essere stato preso brutalmente a parole per la seconda volta, neanche in un mese.
Non era riuscito a spiegare la situazione al grigio, e la cosa lo infastidiva parecchio.
Insomma era stato tutto solo uno stupido malinteso, a causa di uno stupido capriccio, di uno stupido amico di famiglia!
Jungkook arrivó alla sua umile, non poi tanto umile, dimora.
Essendo un riccone del cazzo Jungkook possedeva la migliore collezione di vini esistenti sull'intera estensione della corea del sud.
Si limitò a prenderne una bottiglia, e avviarsi verso la cucina.
Forse con un po' di alcol avrebbe messo fine al suo "sentirsi un escremento di cane brutalmente calpestato da un imprenditore rabbioso di mezza età".
Prese un calice di cristallo, riempiendolo abbondante e portandoselo alle labbra.
E insomma, sappiamo tutti che un bicchiere tira l'altro no?
Mentre il nostro amato coniglio era spalmato sul divano con la bottiglia di vino in mano, ubriaco fradicio, si mise a pensare. (Strano oserei dire...)
Ripensò al cambiamento assurdo che aveva avuto Taehyung nell'ultimo mese, da Nerd sfigato a Angelo dai capelli argentei.
E ancora di ricordava come la sera della festa Taehyung aveva fatto il suo ingresso, impacciato, fasciato da quegli abiti che probabilmente aveva indossato per la prima volta quella sera.
Un sorriso si abbozzó sulle labbra del castano.
Gli rivenne in mente la scena che aveva vissuto nel bagno, con un TaeTae con le guance rosse, i capelli spettinati e le labbra socchiuse in cerca di un appiglio su cui reggersi, a causa del troppo alcol ingerito.
Poi gli venne in mente quella volta nello sgabuzzino.
Dio, vedere il grigio in quel modo lo aveva eccitato tremendamente.
Vederlo trattenere gli ansimi, e mordersi le labbra in cerca di un minimo di controllo.
Oppure in auto, quando aveva ansimando così rumorosamente da fare tremare il cuore di Jungkook e i finestrini della vettura.
Il castano si portò una mano al cavallo dei pantaloni, prese a massaggiarlo, sentendo un rigonfiamento notevole nei pantaloni della tuta.
Sì immagino il grigio piegarsi, facendo riscaldamento in palestra, si immagino di tutto e di più.
Una mano avvolse il suo membro,cominciando a muoversi lentamente su e giù.
Chiuse gli occhi immaginando le mani del piccolo Taetae avvolgersi sulla sua asta, e pomparla con quegli occhi pieni di falsa innocenza.
Jungkook mosse più velocemente la sua mano sulla sua erezione.
Era in grado di immaginarsi il grigio intento a inglobare tra le sue labbra il suo membro, forse eccessivamente grande per la bocca di Taehyung, nella sua testa lo vedeva, passare la lingua sulla punta e percorrere tutti l'asta, lasciandolo senza fiato.
E dopo qualche altra pompata, accompagnata dalle forti immagini a sfondo sessuale sul ragazzo dai capelli grigi, il castano si riversò sulla sua stessa mano.
E li cominciarono i sensi di colpa.
Come aveva osato fare pensieri impuri su un angelo qual'era Taehyung?!
Forse prima di quel momento Jungkook non era stato mai veramente in grado di immaginarsi un Taehyung intento a strusciarsi sul suo pacco in cerca di attenzioni.
Eppure ora riusciva addirittura a immaginarselo con degli slip di pizzo nero e un tremendo choker con un anello a forma di cuore.
Insomma, il dio del sesso servito su un piatto d'argento.
Jungkook, dovette costringersi al provare a riposarsi per evitare una nuova erezione e un secondo round con Federica la mano amica.
E così passo la sua giornata.
[...]
Il giorno seguente entrambi i ragazzi affetti da quella terribile malattia incurabile (sappiamo tutti di cosa sto parlando)
Sarebbero dovuti andare a lezione.
E lo fecero, solo non nel modo in cui tutti si aspettavano.
Jungkook aveva messo da parte il suo fascino e si era presentato a scuola con dei pantaloni della tuta, una felpa enorme e un paio di occhiali da sole per coprire le occhiaie, sintomo della mancanza di sonno.
Invece Taehyung venne letteralmente trascinato all'interno della struttura dal suo migliore amico Jimin, che stufo della situazione lo mollò accasciato a terra, davanti agli armadietti.
"Non puoi lasciarmi qui lo sai! E se muoio?!"
Taehyung si mise a urlare catturando l'attenzione di parecchi studenti.
Jimin abbastanza scazzato, si passò una mano tra i capelli rossi, freschi di tinta fatta il giorno prima.
"Avrò il cadavere di uno scassa cazzo sulla coscienza, me ne farò una ragione" e così lo abbandonò al suo destino.
Taehyung si alzò lentamente, si guardò intorno e si avviò alla sua classe, senza imbattersi nel castano, per ora.
A fare la sua comparsa fu hoseok, che a quanto pare aveva anche lui cambiato il suo look, sfoggiando un nero corvino riflessato blu, sui suoi capelli.
Con un cenno salutó il grigio ridacchiando e diffondendo positività in tutta la scuola.
Passiamo a Jungkook.
Era spiaggiato come una foca sul suo banco, non aveva la forza di prendere nemmeno degli appunti, come avrebbe fatto a studiare senza Taehyung?
"Jeon, tutto bene?" Il professore di matematica allarmato guardo il castano crogiolarsi sul suo posto a sedere.
"Alla grande proprio" sarcastico il castano provocò un risolino da parte dei suoi compagni di classe.
"Vuole andare in infermeria?" Jungkook annuì e uscì dalla sua classe, non avrebbe capito un cazzo comunque della lezione.
Si fece strada per i corridoi, entrò nella stanza e si lancio stile balena in calore su un materasso, poltrendo per il resto della giornata.
"Che vita di merda" sbuffò.
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Ecco a voi un nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto e niente, ci vediamo al prossimo!
~nicko
