Capitolo 22

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Madison's pov
"Tra una settima è il compleanno di Jack G, vuoi venire?" Mi chiede gentilmente Sierra.
"Vi porterò il regalo ma non potrò stare molto alla festa" dissi imbarazzata,io e Jake non andiamo molto d'accordo...
Lei annuì tristemente

Mi alzai e andai a prendere le chiavi del Audi, so che regalo fagli.
"Mi scusi mi potrebbe dire la stanza della signora Ginlinsky" chiesi ad una infermiera.
"Certo , terzo piano stanza 450 reparto 15 " mi risponde gentilmente con un sorriso finto.
Annuì e salì verso il terzo piano e mi orientai grazie alle indicazioni

"Chi sta seguendo le cure della signora?" Chiesi alla infermiera.
"Il dottor Andrews, ve lo chiamo" vedo che hai capito.

"Buongiorno signori-"
"Vorrei pagare le cure per la paziente Rosie Forst" gli dissi velocemente.
"Oh, sarebbe meglio parlarle nel mio ufficio" lo segui, mette mi fece accomodare in una sedia.

"Dovrebbe sapere che la paziente Forst, ha un tumore al seno, abbiamo già iniziato la guarigione, tra una settimana potrà già iniziare ad fare piccole passeggiate nel giardino"

"Sono sicura che voglio pagare il restate delle cure, non mi importa quando costino" lo guardai tremare dal mio tono di voce, calma e sicura.
"Certamente signorina, completi questo modulo, ma prima la devo informare prezzo, sono 300.000 mila dollari il restate prezzo delle cure " inserì i miei dati, non ascoltando quelle che disse.
"Voglio che la signora tra una settima potrà uscire, ovviamente accompagnata da una infermiera , e andare al compleanno del figlio"
"La signora Forst ha ancora le ossa un po' deboli a causa dei farmaci, ma potrà venire se seduta su una sedia a rotelle" annuì, mentre consegnai i fogli con i mei rispettivi dati.

"Vorrebbe andare a visitare la paziente?" Mi chiede mentre scossi la testa
"Mi dispiace ma sono di fretta, verrò tra una settimana, quando arriverà il figlio non avvisatelo che abbia pagato il restate delle cure" stretti la sua mano mentre osservai da lontano la stanza con dentro la madre di Jake.

Jack G. Pov
Una settima dopo

Oggi il 16 ottobre è il mio compleanno
Evviva no?
No perché io sono qui mentre mia madre è in un fottutissimo letto d'ospedale mentre io non ho ancore abbastanza soldi per finire di pagare.

Quando vorrei avere la vita di quella viziata di mocciosa, soldi, fama, amici,Madison Beer è la vita che vorrei.
Anzi vorrei solo dei soldi che mi basterebbero per vivere una vita normale e liberare mia madre dalla sua malattia.

Rosie Forts mi ha adottato dopo avermi trovato svenuto in un vincolo, non ricordo nulla del resto del mio passato, ho sola una collana con una scritta 'sister'
Da quel giorno ho reputato Rosie come mia mamma, mi ha trovato quando divorzio con suo marito, che la tradiva con la sua amica, migliore amica.

Scesi giù trovando i miei amici con un cartellino con scritto "tanti auguri minchione"
Grazie anche a voi amici

Sorrisi mentre mi feci abbracciare da loro.
Notai la casa decorata, e non potei che essere felice.

Vedo che tutta la casa è decorata .
"Amici come la vuoi fare la festa? Giornata tra amici o tutta la scuola deve venire tutta, e quando dico tutta dico TUTTA"
"Sapete che odio pulire il vomito dai tappeti"
"O giusto tu odi le feste nonnetto"

La porta d'ingresso si aprì facendo comparire Beer, facendomi innervosire.
"C'è qualcuno che ti vuole" la raggiunsi mentre vidi mia madre, e non potei che piangere.
Sono anni che li aspettavo questo momento.
"Tesoro" sussurrò piangendo.

"Come sei uscita?" Chiesi guardandola dalla sua sedia a rotelle.
"Una ragazza ha pagato le cure "mi risponde
In che senso
"Come si chiama? " chiese alla infermiera, che stava accanto a mia madre.
Mi si gelò il sangue quando mi disse il nome.

Non è possibile, caddi a terra.
Io l'ho trattata malissimo e lei mi ha...
"Mamma vado un attimo da lei" non c'era, corsi verso le scale, trovando in camera sua , su una sedia a dondolo.

"Perché l'hai fatto?" Sussurrai a Madison
"Non c'è di che"
"Io ti ho sempre trattato malissimo, io ti ho pure invidiato,-"
"Non c'è più brutto di perdere un genitore a cui si vuole bene" questo mi fece capire che lei non era una ragazza viziosa che voleva giocare a fare la dura.
"Mi dispiace" sussurrai, scosse la testa

"Tu sei fortunato, tua madre ha una malattia di grado non troppo alto ed ha una minima quasi impossibile di morire. Io non ho più dei genitori ne una famiglia , non posso pagare e poi puff ritornano, quindi vai giù e goditi quei momenti con tua madre, perché lei non ci sarà per sempre" una lacrima le cade dagli occhi lucidi .

Si alzò e qualcosa cadde a terra.
Si abbassò velocemente a raccoglierlo ma feci più veloce
"Ridammelo" lessi la frase 'Brother' cosi simile alla mia, mi tolsi la mia collana, unendole.
Perfette, era incastrate perfettamente
"Fratellone" dice abbracciandomi, ero suo fratello, ed l'avevo tratta fino ad ora di merda.

La strinsi mentre i ricordi ritornarono nella mia testa, ricordandomi del viso paffutello di mia sorella e di Nash che piangeva sempre.
Mi dispiace averti dimenticata sorellina

Spazio autore :
Ebbe già, Jake g non sarà il protagonista della storia ma sarà semplicemente il fratello.
Siete rimastiti sorpresi non è vero?

Moon• Il buio nei nostri occhi • ||completaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora