Capitolo 18

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Madison's pov
Oggi è il secondo giorno in Russia .
"Dobbiamo andare a MKAD prendiamo la mia Audi" accesi una sigaretta, mi poterebbe uccidere questa sigaretta, lo so bene e non sapete quanto lo vorrei.
"Prendetemi quel trolley nero e prendete tutte le valigie " dissi, buttando fuori il fumo.

"Non dirmi che ti servirà per truccarti quando ti si rovina il trucco" disse Cameron peccato che io preferisco stare struccata e lui penso che lui sappia quando ogni volta giro struccata in casa.

"Alexander ne abbiamo già parlato non è vero " dissi sussurrandolo al suo orecchio
"Come fai a sapere il mio secondo nome?" Chiese penso che sia arrivato che io lo abbia cercato informazioni su di lui.
"So alcune informazioni su di te, della tua famiglia e quella degli altri "risposi incrociando le gambe.
"Che cosa avresti scoperto di così interessante" prese la sigaretta dalle mie dita e se la mise sulle labbra.

"Cameron Alexander Dallas, tuo padre si trova in prigione per aver molestato tua madre ed avere picchiato i figli, tu e Sierra, sei entrato nel giro per pagare le cure per tua madre che ora sta molto bene e si è risposata " alzai lo sguardo guardandolo,
"Non è vero Alexander?" Occhi contro occhi.
"Chi ti ha mandata?" Disse serio, bloccandomi le braccia, siamo maledettamente vicino e il mio cuore sta per esplodere.
"Non mi ha mandata nessuno ma è facile sapere le vostre informazioni" cercai di mantenere la calma.

Senti dei passi avvicinarsi e sfuggi dalla sua presa, uscì e il presi posto del guidatore.
Aspettando gli altri che arrivano subito dopo con il mio trolley.

"Aspetta , tu non hai la patente"mi dice Nash preoccupato.
Io gli mostro la mia finta patente con tutte le informazioni false tranne per la foto .
"Quante patenti hai?" Mi richiede.
"Le ho per tutti gli stati" risposi continuando a tenere lo sguardo sulla strada.

"Hardin equipaggia tutti "dissi a Hardin.
Lui aprì il trolley e alcune delle mie armi ci appettarono pronte in uso.

Nash e Cameron si guardano confusi.
"Ho comprato il G550 perché era l'aereo preferito dei miei genitori e poi ho comprato un jet privato perché così non avrei avuto problemi con le armi " dissi, mentre parcheggia la macchina, non so se ho fatto bene ad dirlo, ma spero che non lo rimpiangerò...

Siamo appena arrivati a MKAD e ci siamo fermati in poco prima dalla loro villa per non farci scoprire.
"Allora le uniche uscite sono sul tetto e una sul retro che sarà coperto da almeno due guardie " dico guardando la casa, conoscevo benissimo quel tipo di case, era la cosa più facile introdursi dentro.

"Hardin passami il computer "
Me lo passò ed riuscì ad accedere alle telecamere della casa .
"Qua c'è Sierra " passai il computer facendolo vedere tutte le telecamere.
"Quei pezzi di merda " dice Cameron prima di tirare un pugno contro un albero, per fortuna non è la mia macchina.

"Sei ti vuoi fare scoprire e dire addio a Sierra fai con comodo " presi una arma e sorrisi.
Finalmente si gioca.

"Avete capito il piano ?"chiesi per la terza volta.
Annuirono.

Sparai alle due guardie con il cecchino cercandole di non uccidere ma farle andare fuori gioco per qualche ora, e poi alle video camere.
Cambiai arma e entrai dentro, una stanza vuota... sanno che siamo qui o sono veramente tanto stupidi.

"Sopra ci dovrebbe essere Sierra " dico sussurrando agli altri.
"Io e Cameron andiamo di sopra per liberare Sierra e voi due dovete cercare di uccidere o farli svenire gli uomini che ci sono qua giù " salì le scale in silenzio, trovando l'ultima camera che dovrebbe contenere Sierra.

Fermai Dallas, sentendo dei rumori dietro la porta.
"Appena entri punta al lato penso che ci sia una persona " dissi sussurrando.

Aprì la porta con più forza possibile e un corpo cadde a terra.
"È stato davvero così stupido da stare dietro la porta?" Presi le chiavi dalla tasca e le lanciai a Dallas.

Liberò Sierra, togliendole tutte le corde dal corpo e la benda agli occhi.
"Ma che dolce visione" dice una voce a me sconosciuta, mi girai trovando un vecchio che crede di essere ancora giovane, che dovrebbe essere il capo di questa cosa.
"Evans " dice con disprezzo Cameron.
"Dallas non mi presenti questa bellissima fanciulla ?" Gli dice questo Evans, ah si me lo ricordo con papà, lo voleva ammazzere perché ha toccato mamma.

Beh te lo uccidere io papà tranquillo.

Presi dalla caviglia il mio adorato coltellino svizzero e gli feci un lungo taglio sul petto, senza pietà, perché io sono questa, un mostro senza pietà.

"Puttana" mi fece un taglietto sulla gamba, che mi fece ridacchiare .
"Ti ricordi di Beer?" Chiesi mette lo dici ridere come se fossi pazza.
"Un coglione troppo fortunato, peccato che è morto"
"Bene sono sua figlia" lo colpì con il coltellino, lasciandolo sopra il suo cuore.

Una pozza di sangue gli si circonda, e ridacchia, i pezzi di merda meritano di morire.

Tirai fuori il coltellino dal corpo morto, pulendolo dal suo sangue.
"Andiamo " dissi ai due fratelli Dallas .
"Ti fa male ?" Mi chiese Cameron, alzai un sopracciglio.
"Di sicuro non mi fa bene, ma non morirò così" scesi le scale, sta iniziando a perdere davvero tanto sangue.

"Siete feriti?" Guardai Nash e Hardin un po' sporchi di sangue.
Tirai dietro di me il mio coltellino.
"Non puoi uccidermi" sussurrai davanti al corpo che aveva cercato di spararmi.
"Perché io sono come una fenice, io risorgerò" lo vidi deglutire, staccai il colletto dal suo braccio e lo spostai sulla sua gola.

"Bye bye" gli tagliai la gola e la sua testa cadde per terra.
"Andiamo, potrebbero arrivare rinforzi" uscì dalla casa, e presi dalle mie valigie bende, disinfettante , aghi e fili di lana.

E poi dei vestiti che passi a Sierra che mi ringraziò.
"Aspetta a metterli, hai delle ferite?" Annuì con la testa, e fece vedere il fianco dove c'era un ferita non vecchia, è stata fatta pochi minuti fa, dal sangue che non si è ancora del tutto rinsecchito, fortunatamente non ha bisogno di cucire la ferita.

Disinfettai la ferita mettendole delle bende, non avendo altro.

"Grazie mille per i vestiti ed avermi salvato" disse gentilmente.
"Di nulla " posai le bende.
"Sono Sierra"
"Madison"

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Moon• Il buio nei nostri occhi • ||completaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora