Moon• Il buio nei nostri occhi • ||completa

Capitolo 4

Madison's pov
Mi posiziono sulla linea di partenza con la mia Porsche 991 Carrera 4 Cabriolet bianca, la macchina che usavo sempre per gare o quando ero semplicemente Moon.
Aspettai che la ragazza,con un mano il foulard rosso che dia il via alla gara.
Osservai le macchina parcheggiata davanti a me, non erano tante, circa cinque macchina compresa la mia, in molti hanno lasciato la gara appena hanno sentito il mio nome.

E quelli dovevano essere i migliori piloti di Miami? Sono più coraggiosi i bambini di prima elementare che loro, che noia propio già di avevo propio voglia di velocità!

Iniziò a gridare il conto alla rovescia, allo zero fece cadere il foulard e tutte le macchine partirono, tutte tranne io, avevo una tecnica diversa, osservavo le macchine da lontano per decifrare i loro errori, parti con una velocità normale, davanti a me c'era un Mustang blu, c'era una piccola curva e vidi che rallentò, aumentai la velocità superandomela, e facendola sbandare così che per ripartire ci potesse impiegare molto.

Continuai finché non arrivai dietro la prima macchina, amavo far credere agli altri che potessero vincere ma alla fine venivo i sconfitti e oggi sarà la stessa cosa,davanti a me c'è una Audi, mancavano pochi metri alla vittoria, una Lamborghini grigia mi supererò e anche l'Audi.

Sorrisi per la velocità con cui stavo andando, avevo appena superato i 250km accelerai sull'acceleratore e prima che la Lamborghini potesse sorpassare la linea, lo sorpassai arrivando prima, 0,7 secondi in meno di me, non male come avversario.

Scesi dalla macchina e con uno sguardo feci capire a Hardin di andare a prendere le ricompense, non me ne importava molto dei soldi o ritirare le offerte che lanciano, erano solamente uno spreco di soldi.

Rientrai in macchina e mandai un messaggio ad Beth dove scrisse che andassi a casa, ma feci una cosa strana, presi un foglio e scrissi un biglietto e quando il ragazzo se ne andò dai suoi amici , vidi il suo viso per un momento e ne rimasi turbata,sperai che non mi avessero riconosciuta, posizionai velocemente il biglietto e me ne tornai a casa.

Complimenti, sei stato il mio primo avversario degno di potermi sconfiggere.

-Moon

Ero molto turbata, avevo appena scoperto che i miei fratelli che pensavo fossero dei santi, facevano parte del giro e avevo sconfitto Cameron... mi era famigliare il nome... Cameron..Cameron... Cameron Dallas! Figlio di John Dallas! Dovrò fare delle ricerche su di lui, scrissi un messeggio a Thomas,il nostro caro informatico aka stalker provetto , di trovarmi delle informazioni su Cameron Dallas, mi intrigava, era come me, entrambi con degli scheletri nell'armadio.

Di solito dopo le gare andavo nei locali per festeggiare la mia vittoria,pensate a me che ogni giorno avevo a festeggiare per le mie vittorie, si ora penserete che sia una vanitosa, ma non ho mai perso ad una vera gara, sono cresciuta tra le macchine, certo sotto ai 9 anni erano delle macchine giocattolo ma dai 10 anni sono passata alle vere.

Ricordo ancora quando mi diedero la mia prima macchina da aggiustare, quanto ero sorridente, spensierata.... mi manca un po' ma cosa può fare una persona così in questo mondo, risposta semplice morirebbe.

E l'ho dovuto fare anch'io, indossare una maschera come tutta la gente di questo mondo, sono dovuta cresciuta per sopravvivere, sono diventata fredda, seria, scontrosa,e tutto quello che si userebbe per descrivere il diavolo.

Ecco cosa sono diventata, questa persona che non vuole più ricontrarre l'amore, o forse lo voglio, ma senza più soffrire .

Quando arrivo in bagno mi feci la doccia per togliere l'odore del fumo e tanto male per uccidersi che io stessa produco.
Lavai i denti e mi guardai allo specchio, ero anche io una stupida marionetta, voglio solo la libertà ma io l'ho già avuta e niente ha una seconda vita.

Che stupida io stessa mi sono fatta diventare la marionetta da me stessa, vedo ancora quella bambina sorridere dolcemente ma quello è solamente un ricordo lontano ed impossibile da raggiungere.