La mia cara amica non tornava da un bel po' e un giorno mi arrivò una lettera dall'Australia.
"Ciao Seulgi, sono un nipote dell'anziana signora a cui appartenava la libreria dove stai lavorando. Volevo dirti che purtroppo ci ha lasciati due giorni fa. Prima di morire però ci ha dato una lettera indirizzata a te."
Aprii l'altra lettera e iniziai a leggerla.
"Mia piccola Seulgi, sono io la signora Soyon. Da quando sono partita le mie forze si sono perse e sento che manca poco tempo alla mia morte. Ti conosco da quando eri piccola e ancora non sapevi leggere bene e mi dispiace molto non averti salutata per bene l'ultima volta. Sei una parte della mia famiglia e voglio dirti che ho già organizzato tutte le carte necessarie per darti la libreria che oramai non è più mia bensì tua. Voglio che tu continui a fare ciò che ti rende felice e non smettere mai di sorridere, di leggere e di scrivere le tue bellissime poesie. Veglierò su di te dal cielo e spero tanto che questo mio ultimo regalo sia di tuo gradimento.
Addio piccola Seulgi, buona fortuna.
-con amore, Soyon."Ero sul pavimento della libreria e stavo piangendo e non riuscivo a realizzare che lei fosse morta, avevo passato ogni giorno con lei anche quando stavo male e avevo la febbre. Però ero anche felice poiché aveva lasciato a me la sua amata libreria. Sentii la porta aprirsi e asciugai velocemente le mie lacrime. Mi alzai e vidi che era Irene. "Seulgi, cosa è successo?" mi chiese. "Niente" dissi io. "Hai gli occhi rossi e posso intuire che hai appena finito di piangere" mi disse. "Beh.. la signora proprietaria di questa libreria è morta.." le dissi iniziando a piangere di nuovo. "Vieni qui" mi disse aprendo le sue braccia pronta a darmi un caloroso abbraccio. Piansi tra le sue braccia e la strinsi forte a me.
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