Ero tornata a casa con un sorriso che non riuscivo a nascondere. Subito dopo aver cenato andai in camera mia e presi il fogliettino, salvai il numero e andai sulla sua chat vedendo che era online. Le mie mani tremavano e non sapevo se farlo o meno. "Su Seulgi, scrivile" mi dissi da sola. Presi così coraggio e le scrissi e dopo pochissimo le rispose. Mi chiese di uscire quel sabato e io subito accettai non rendendomi conto che mancavano due giorni. Dopo averle dato la buonanotte, misi il telefono sotto carica e cercai di dormire. Mi venne in mente la mia cara amica e così iniziai a piangere per via della mancanza, speravo solo fosse in un posto migliore. Mi addormentai e la mattina svolsi la mia solita routine. Il sabato arrivò velocemente e Jennie mi aiutò a decidere cosa mettere poiché Irene mi aveva detto che voleva cenare con me. Indossai dei jeans a vita alta e sopra misi una maglia nera a bratelline con un giubbotto di jeans nero. Ero in ansia più che mai e uscii di casa quasi tremando. Ci eravamo date appuntamento di fronte la libreria così da fare una piccola passeggiata prima di andare a cenare. Arrivai per prima e l'aspettai, i minuti sembravano non passare più e mi sentivo intrappolata in un attimo eterno. Arrivò ed era stupenda, indossava dei pantaloni neri, sopra una maglia con uno scollo a barca bianca e un cappotto al di sopra. La salutai e andammo al ristorante. "Stasera sei molto attraente" mi sussurò poco prima di varcare la porta del ristorante. Un brivido mi percorse la schiena dandomi quasi una scossa e mi limitai a sorriderle. Ci sedemmo, ordinammo e infine mangiammo.