Potrà non essere una grande sorpresa per quelli che hanno visto sparire totalmente questa raccolta dagli aggiornamenti da ormai un bel po' di mesi (così come molte delle mie storie), quindi alla fine, la chiusura di questo diario potrà esservi piuttosto indifferente.
Questo è l'ultimo capitolo del diario. MadocheComunicaCose finisce qui.
Grazie a tutti per aver letto fin qui.
Questa è la notizia in breve, ecco. Il resto di quel che scriverò qui sotto sarà molto personale, invece. Per chi non ha interesse a proseguire, vi ringrazio infinitamente di avermi dedicato il vostro tempo qui e lo capisco. Per chi vuole restare, ora vi parlerò senza girarci troppo attorno delle reali motivazioni di questa scelta, di come sono cambiate le mie prospettive di vita, ma anche qui su Wattpad.
Il 2019 per me è stato un anno molto duro. Mi sono successe tante cose e tutt'ora ne sto passando di tutti i colori: la mia vita sta cambiando completamente e spesso non me ne sento più padrona, sono molti i momenti in cui il mio umore scende pericolosamente sotto la soglia del sopportabile. Qui, dove alla fine esisto nell'anonimato, non mi faccio molti problemi ad ammettere che soffro da anni di problemi di "depressione latente" o meglio bassa autostima cronica che, come tante persone purtroppo, sto cercando di superare giorno dopo giorno. Vorrei scherzare quando dico che ho passato giornate a fissare il vuoto o a non fare nulla, senza nemmeno alzarmi dal letto o muovermi in qualche modo. In questo periodo, avendo la possibilità di vivere per un po' di mesi da sola nella città in cui studio, ho più possibilità di liberarmi da questo senso di oppressione, dovendo badare a molte questioni di tipo pratico come farmi da mangiare, comprarne, pulire camera o il bagno, dividere somme in comune con le coinquiline o andare a pagare qualche tassa, avere rapporti sociali obbligati con le persone, e tante altre cose che sanno di vita da adulti e mi rendono sempre più estranea a quel che ero prima. Molti dei miei interessi e del mio modo sregolato di vivere la giornata mi stanno stretti: io stessa mi sto stretta. Mi sono resa che a 21 anni non ho realizzato niente, che non posso più fermare il tempo e che inesorabilmente è giunto il momento di combinare qualcosa per portare in futuro almeno una pagnotta a casa, diciamo. In tutto questo casino esistenziale, ho perso interesse in me, nei miei hobby, nelle persone che mi stanno accanto. E' come un cane che si morde la coda. E' frustrante, ma non posso fermarmi. La ruota gira, il tempo va avanti e non faccio altro che buttarlo.
Non dico che da ora cambierà tutto, perché so bene che non è così. Ma questo periodo di non utilità si è rivelato paradossalmente più utile del previsto. Ho raggiunto il limite e mi sono chiesta: "perché nonostante la mancanza di voglia, non ho alcuna intenzione di mollare? Non sarà che davvero mi piace ancora scrivere, ma ho troppa paura di ammetterlo a me stessa e mi nascondo dietro la scusa del poco tempo per evitare di abbandonare quel che mi resta?" Ed è così che ho maturato la decisione di cominciare a coltivare qualcosa per davvero e come lo voglio io. Vorrei provare a fare sul serio, anche se è altamente probabile che non mi porterà a nulla, ma non mi interessa. Voglio farlo perché voglio poter semplicemente dire di averlo fatto, che sì, ho scritto porcate e che ne vado piuttosto fiera e perché no, farmi conoscere da più persone. Voglio combinare qualcosa e basta, indipendentemente da quello che gli altri penseranno di me.
Con questa speranza metterò "completato" a questo diario, ma non lo cancellerò. Mi ci sono un po' affezionata alla cringe-me di qualche anno fa, e voglio che chi passerà in futuro si faccia un bel po' di risate e si diverta un minimo. Come archivio, avrà una sua utilità.
E' il momento dei saluti. Non so se tornerò a scrivere così come adesso: la prossima raccolta in link qui sotto sarà semplicemente sempre aperta ma senza obiettivi specifici. Insomma, una specie di soffitta figa.
