A metà del viaggio troviamo la tappa dell'avvicinamento alla caverna più segreta, in cui l'eroe può sostare per prepararsi, pianificare e riorganizzarsi prima di attraversare la seconda, importante soglia.
I Guardiani della Soglia sono ancora più potenti e l'eroe dovrà fare uno sforzo di volontà molto intenso per superare resistenze e paure.
Nel secondo film della saga, Luke, seguendo le indicazioni di Obi-Wan, si reca sul pianeta Dagobah, dove vive il misterioso Yoda, una sorta di elfo dalle orecchie appuntite, che prende il posto di Obi-Wan come guida spirituale dell'eroe.
La foresta in cui si svolge l'addestramento rappresenta l'inconscio della mente, dove i segreti, i ricordi più lontani ed oscuri giacciono in attesa di essere scoperti. Ancora una volta Luke abbandona gli amici ed il nucleo protettivo per seguire la sua vocazione. Tra le nebbie del pianeta si sottopone ad un duro addestramento psicofisico per far fluire nel suo io non un potere materiale, ma una capacità insita nella natura, non un mezzo per dominare, ma uno strumento per fondersi con l'universo circostante.
I parallelismi con le dottrine derivanti dal pensiero del Buddismo sono evidenti. In Giappone, lo studio dello Zen dà ai samurai la consapevolezza della natura transitoria delle cose ed in particolare della vita umana: ogni azione deve essere compiuta come se fosse l'ultima.
Per completare il suo addestramento, Luke deve penetrare in un gigantesco albero disseccato. Yoda lo esorta ricordandogli che quell'albero è un ricettacolo delle forze del male, un vero e proprio concentrato del lato oscuro della Forza. Quando Luke domanda cosa sia quella grotta costruita nel tronco, il maestro risponde: "Solo ciò che con te porterai"; nonostante questo, Luke porta con sé la spada mostrando la sua immatura impazienza e mancanza di fede, il suo indottrinamento orientato alla violenza ed all'ostilità verso il mondo esterno.
Una volta immerso nelle sue tenebre dall'atmosfera cupa, l'apparire di una gigantesca figura vestita di nero, dall'inconfondibile respiro sibilante ed armata di una minacciosa spada laser rossa, rappresenta per il giovane una scioccante rivelazione. È venuto il momento di confrontarsi con Darth Vader?
L'eroe si scaglia contro l'assassino di Ben, ma il combattimento è di breve durata. La spada di Luke decapita con un solo colpo l'assassino, la testa cade a terra e l'agghiacciante maschera nera si apre, facendo finalmente apparire il volto del nemico: Luke scopre di aver ucciso se stesso.
L'allegoria è evidente: il giovane apprendista Jedi scopre che il peggiore nemico, il male più spaventoso, il vero lato oscuro, può risiedere nei recessi della sua anima.
Ancora una volta si ricordano insegnamenti che trovano larga risonanza nelle dottrine filosofiche orientali, ma anche nei dogmi etici della religione cattolica, ebraica e protestante. La conoscenza delle proprie ombre è il primo passo verso la luce.
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Star Wars - Un mito moderno
Non-FictionLa mia tesina di maturità. Si prega di prendere ispirazione, ma di non copiare.