Prologo

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Il campo dorato circondava tutta la scena, il bambino ci correva all'interno felice giocando con la sua stessa fantasia, immaginava la storia e i suoi protagonisti, i buoni e i cattivi. Venne riportato alla realtà dal padre che lo chiamó:" Yuki! È ora di andare, forza la mamma ci aspetta" il bimbo, triste per aver abbandonato quel suo mondo fantastico, raggiunse il padre attraversando un altra volta il campo, sali sulla bici e insieme pedalarono alla volta della casa. Una volta arrivati la madre lo accolse a braccia aperte:" ti sei divertito Yuki?" "Tantissimo mamma, papà ha giocato tanto con me, anche se alla fine si è stancato perché è vecchio" facendo una smorfia al padre alla fine della frase. "Hey non sono così vecchio, vai a riposarti in camera nel mentre io e tua madre prepariamo la cena" non se lo fece ripetere 2 volte, questo perché in fondo era stanco anche lui. Entrato in camera si buttò sul letto addormentandosi quasi all'istante. Venne svegliato di colpo da delle voci, ma non erano i suoi genitori, era sicuro che quella fosse la sua camera, ma chi stava parlando allora? Ancora mezzo addormentato controllo la stanza di fianco alla sua, anche suo fratello non c'era, guardò l'orologio ma fu tutto inutile; non sapeva leggere l'ora. Scese le scale timoroso e trovo solo la luce della cucina accesa, apri leggermente la porta e sgattaiolo all'interno in fretta, si accuccio velocemente vedendo delle gambe sconosciute e si mise sotto il tavolo dove trovo il fratello che gli fece segno di non fare rumore, nel mentre la madre parló:" non so di cosa stiate parlando, ora lasciate mio marito e andatevene subito" una figura imponente le si avvicinò:" certo che per essere gracile, hai coraggio" il bimbo se ne accorse solo ora, un uomo teneva suo padre dal colletto e lo minacciava, doveva fare qualcosa. Un suono secco e sua madre fu a terra con la testa dolorante, il fratello lo teneva sapeva che altrimenti avrebbe fatto qualcosa di stupido, quello che tratteneva ancora il padre disse:" bene se non volete consegnarmelo me lo prenderó!" Appena fini la frase le sue dita diventarono nere con delle venature rosse, dita che trapassarono il corpo del padre uccidendolo sul colpo. Sotto urla strazianti della madre, impotente il bimbo iniziò a piangere, solo lacrime senza singhiozzi poi l'altro uomo si avvicinò pericolosamente alla madre, ma prima che potesse fare qualcosa la terra inizió a tremare e prima che qualcuno se ne rendesse conto il terreno si aprì facendo sollevare tutti, l'ultima cosa che il bambino vide da sotto il fragile tavolo, fu l'uomo che 2 minuti prima aveva ucciso suo padre, non gli vide il volto ma solo la sua giacca e cravatta, era vestito elegante.

~Spazio Autore
Ecco il progetto di cui vi avevo parlato.
Questa è una storia ambientata nel modo di My Hero Academia e si svolge prima dell'anime.
Ci saranno molti riferimenti a molte opere (Film, Anime, Serie Tv)
Non riguarda Ship è una storia completamente inventata da me e racconta le vicende di un personaggio sempre inventato.
Spero possa piacervi.

P.S. I capitoli di QUESTA storia usciranno tutti giorni ( uno al giorno )

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