il cellulare prese a vibrare, producendo uno strano rumore a contatto con la superficie di legno del tavolo su cui taehyung lo aveva appoggiato. non gli serviva controllare il nome per sapere di chi si trattasse. l'ora era quella che l'altro ragazzo gli aveva fatto sapere e taehyung riusciva a sentire il proprio cuore in gola.
temeva che quella telefonata potesse diventare l'inizio di un declino della loro amicizia. insomma, magari tramite un contatto diretto jungkook avrebbe potuto rendersi conto che i suoi modi erano noiosi, i suoi toni fastidiosi, e qualsiasi altra cosa che lo avrebbero portato a pensare che forse sarebbe stato meglio allontanarsi da lui. non voleva per nulla al mondo essere così di fronte ai suoi occhi, e non voleva rimaner di nuovo solo.
si era legato a jungkook, cominciava a pensare che la loro amicizia aveva un qualcosa di particolare. sapeva che, anche conoscendolo sui messaggi, non era la stessa cosa di un'amicizia nella realtà, eppure non gli importava. se ce ne fosse stato bisogno, sarebbe andato lui stesso da jungkook per dimostrare che era esattamente la stessa cosa per lui.
si era cambiato la maglia almeno tre volte, nella speranza di sembrare il più interessante possibile. a forza di guardarsi allo specchio, ansioso, aveva perso la prima chiamata del minore. sgranò gli occhi, terrorizzato di aver rovinato tutto senza che fosse neppure iniziato. si gettò verso il tavolo, raccogliendo il telefono, e tentando di chiamare di nuovo l'altro.
occupato. si diede dello stupido così tante volte da perderne il conto, finché il cellulare non prese a squillargli tra le dita. rispose così in fretta da non far partire nemmeno il secondo squillo. « jungkook! » disse velocemente, vedendo apparire la faccia dell'altro ragazzo sullo schermo.
gli occhi erano belli e gentili, i capelli scuri e neri erano leggermente mossi, segno che li aveva lasciati asciugare da soli dopo il bagno al fiume. aveva un tenero sorriso sul volto. « mi sa che abbiamo provato a richiamarci insieme perché mi dava occupato » disse, in un tono di voce che il maggiore trovò adorabile.
taehyung annuì. si mise a sedere sul proprio divano, mettendosi comodo e cercando di mantenere il telefono dritto davanti a sé. ci mancava solo di regalare a jungkook qualche brutto lato del suo viso. una parte di lui pensava anche che il minore sarebbe stato capace di fare una schermata per poi rimandargli quella foto di continuo solo per prenderlo in giro. « già, ti ho richiamato io. » disse, imbarazzato « direi che è un pessimo inizio »
« non siamo abituati ai pessimi inizi? » gli disse jungkook, divertito, facendo sorridere anche l'altro. taehyung annuì. vide il corvino mettersi a sedere su una di quelle sedie da esterno. gli chiese dove si trovasse. « in terrazza, almeno qui posso stare da solo. tu invece sul divano, immagino. »
annuì « già. i miei genitori sono andati ad un cinema per cui ho tutta casa per me. »
jungkook sospirò. qualcosa nei suoi occhi si fece più cupo. « ti invidio. vorrei anche io potermi sentire libero di andare dove voglio. » disse, malinconico, come se rimpiangesse un vecchio ricordo che però chiaramente non c'era « per fortuna alla terrazza si può accedere solo dalla mia camera, e ho chiuso la porta. nessuno può infastidirmi. »
« hai così tanta paura della tua ragazza al punto di chiuderti in camera pur di non doverla vedere? » domando taehyung, piegando la testa di lato.
jungkook scosse la testa, e poi alzò lo sguardo verso il cielo. intorno a lui c'era così poca luce che il cielo era libero e mostrava tutta la bellezza delle stelle. poi tornò a guardare taehyung, come sentendo la mancanza del suo viso. « no, è che volevo stare solo con te senza distrazioni. solo io e te. »
taehyung sorrise, senza capire davvero che sensazione stesse provando in quel momento. rimasero entrambi in silenzio per dei lunghi secondi, in attesa di una parola da parte dell'altro che però rimaneva in silenzio. jungkook sussultò, sentendo qualcuno chiamarlo. « ho fatto giusto in tempo a dirlo. mia madre si è fatta male e devo andare ad aiutarla. » guardò taehyung, con un'espressione completamente mortificata « scusami, tae, ci tenevo davvero a fare una bella impressione, ti prometto che la prossima volta sarà meglio. »
attaccò così in fretta da non permettere neanche di salutarlo. taehyung sorrise, ripensando ai modi carini che aveva usato taehyung con lui. ci teneva, lo faceva davvero.
[ 9:50 pm ]
è andata benissimo anche
stavolta, grazie jungkook.ps. hai una bella voce.
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mine ✓
Cerita Pendektaekook - pleasxntville | dove taehyung prova a rimorchiare la propria cotta con una terribile frase ad effetto ma il numero è quello sbagliato. « dalle figure di merda nascono i fiori. » ☼ namjin au; i am gay scritta - 04012020