arrivarono in una grande piazza. jungkook teneva appesa al proprio collo una macchinetta fotografica. era un bel modello, segno che non scattava foto tanto per ma lo faceva perché era un qualcosa che gli piaceva davvero. taehyung avrebbe voluto sapere di più di quella sua passione, era forse dispiaciuto che non gliene avesse mai parlato prima.
avevano mangiato nel ristorante che taehyung gli aveva detto ed era rimasto felice nel sapere che era piaciuto molto anche a jungkook. quando ci aveva portato il suo ex migliore amico quest'ultimo aveva detto che era terribile. per un momento fu sul punto di raccontare quella cosa a jungkook ma poi si ricordò di come il minore odiasse quella sua figura del passato, e allora preferì lasciarlo felice. era il loro fine settimana, dopotutto, non c'era più nessuno da dover comprendere. solo loro due.
« cavolo, in questa città è tutto così bello » disse jungkook, mentre alzava la macchinetta al volto e se la posizionava di fronte ad un occhio. la punto in varie direzioni, prendendo a scattare con attenzione e cura. avrebbe voluto tenere da parte un sacco di ricordi di quel viaggio, anche se sapeva che non sarebbe stato l'ultimo. ora che era riuscito a venire a trovare taehyung, non sarebbero state poche le volte in cui avrebbe preso il treno per abbracciarlo.
taehyung si guardò attorno, mettendosi le mani in tasca « a me sembra tutto così comune. forse perché vivo qui da quando sono nato » disse, osservando negli stessi posti in cui jungkook aveva preso a scattare. si voltò verso l'amico, arrossendo nell'istante in cui si rese conto che il grosso obiettivo della macchinetta fotografica era rivolta proprio verso di lui. « ma che fai? » fargugliò a disagio, balbettando leggermente e sentendosi in completo imbarazzo.
« ti faccio una foto, mi sembrava abbastanza ovvio » rispose jungkook, scattando una seconda volta.
taehyung si portò una mano al volto, e cominciò ad agitare quella libera di fronte all'obiettivo, scacciandolo via come se fosse stato un piccolo insetto con le ali. « è imbarazzante » disse, sentendosi il volto farsi ancora più rosso invece che rilassarsi.
jungkook abbassò la macchinetta e gli sorrise. si avvicinò a lui, accostandosi con la propria spalla a quella del maggiore, e gli mostrò le foto che aveva appena scattato. la prima, in cui il maggiore era ancora distratto, e lo ritraeva di profilo. il viso era catturato in un'espressione quasi malinconica, poetica agli occhi del corvino, e dietro la figura di taehyung si allargava lo sfondo della vita comune. la seconda e la terza foto erano più divertenti. nella seconda taehyung aveva un'espressione quasi spaventata, una smorfia di imbarazzo gli riempiva la faccia. nel terzo scatto il suo viso era invece coperto, ma si intravedeva un piccolo occhio che gridava quasi aiuto per quanto disagio stava provando. « sei venuto bene »
« soprattutto nella seconda e nella terza, vero? » commentò ironico taehyung, arricciando le labbra e pensando solo che avrebbe cancellato quelle foto di nascosto dalla macchinetta di jungkook più tardi.
« no, tutte. » rispose jungkook « anche se ovviamente la prima è la più bella. mi piace molto. »
taehyung si voltò a guadare il profilo di jungkook. era così bello da farlo sentire come una formica. l'attenzione del minore era rivolta allo schermo della macchina fotografica, e non si rendeva conto di quanto il viso di taehyung fosse disperato in quel momento. avrebbe voluto distrarlo, prendergli il viso e baciarlo in mezzo a quella piazza. abbassò lo sguardo quando capì che era qualcosa che non sarebbe mai successo.
aveva una ragazza, non gli interessavano i ragazzi.
tutto questo lo riportava alla realtà. tirò un sospirò, quasi a poter tirar fuori i suoi sentimenti in quel modo. avrebbe voluto rendere tutto più semplice. « dai, andiamo da un'altra parte » gli disse, prendendo a camminare.
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Krótkie Opowiadaniataekook - pleasxntville | dove taehyung prova a rimorchiare la propria cotta con una terribile frase ad effetto ma il numero è quello sbagliato. « dalle figure di merda nascono i fiori. » ☼ namjin au; i am gay scritta - 04012020