t r e n t u n o

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« a che ora torneranno i tuoi? » domandò jungkook, che se ne stava a gambe incrociate sul divano, scorrendo i titoli di netflix alla ricerca di qualcosa di interessante da guardare quella sera

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« a che ora torneranno i tuoi? » domandò jungkook, che se ne stava a gambe incrociate sul divano, scorrendo i titoli di netflix alla ricerca di qualcosa di interessante da guardare quella sera. 

« tardi, suppongo, non tornano mai prima delle due quando vanno a casa di amici » disse lui, senza dare troppo peso alle proprie parole. si strofinava nel frattempo un asciugamano sulla testa, tamponando i capelli ancora bagnati dalla doccia. non gli piaceva usare il phon, e questo era motivo di liti continue con sua madre, ma visto che non c'era poteva fare come voleva. 

jungkook annuì, senza distogliere lo sguardo dalla tv « ehi, hai del vino a casa? »

« del vino? » ripeté taehyung, confuso.

« ma sì, del vino! » insisté jungkook, con uno strano bagliore negli occhi « beviamo un po', tae. non fanno anche questo gli amici? »

taehyung scosse la testa « sei più piccolo di me e non voglio che ti succeda niente finché sei qui. e poi, ti ricordo che sei stato tu, la prima volta che abbiamo parlato, a impedirmi di ubriacarmi. » disse, ricordandosi alla perfezione ogni particolare che c'era tra di loro. jungkook si alzò, raggiungendolo e buttandosi contro di lui quasi a peso morto. taehyung sbarrò gli occhi, tentando di sostenerlo. « ma che fai? » esclamò.

« hyung! beviamo! » cominciò a dire, come un bambino che fa i capricci. smise solo quando taehyung si vide costretto ad accontentarlo. sospirò, andando a cercare nella cucina un vino che avrebbero potuto bere. sperava solo che non capitasse qualche casino e che non finisse nei guai. non voleva che succedesse niente a jungkook. 

portò la bottiglia a tavola, mentre jungkook stava già tagliando la pizza che, nel frattempo, era arrivata a domicilio. « a una condizione però » disse taehyung, mentre stappava la bottiglia « non devi esagerare. è chiaro, jungkook? » il minore annuì, prendendo immediatamente il proprio bicchiere appena riempito e portandoselo alle labbra. « ma cosa ti ho appena detto? » esclamò taehyung, già sconvolto dai suoi comportamenti.

jungkook sorrise innocentemente « sto solo cercando un po' di coraggio, tae » gli rispose, guardandolo con occhi divertiti.

taehyung corrugò la fronte, piegando di poco la testa di lato. « coraggio? » chiese lui, mentre si versava del vino anche per sé e ne prendeva un sorso « e per cosa avresti bisogno di coraggio? di stare in una casa senza adulti? oppure ti fa paura il buio? »

jungkook lo guardò dritto negli occhi. « ho bisogno del coraggio per quando ti arrabbierai con me, tae » gli disse, con tanta serietà da far preoccupare il maggiore. qualche istante prima stava ridendo e sorridendo, quasi emozionato dall'alcol e dalla situazione che si stava creando. ora gli occhi di jungkook erano lucidi e mostravano quanta insicurezza ci fosse in lui. non lo aveva mai visto in quel modo. prima che taehyung potesse chiedere cosa lo spaventasse così tanto jungkook si era alzato in piedi e aveva attirato il volto del maggiore al suo, posando le proprie labbra su quelle dell'altro. 

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