CAPITOLO 1

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Sono circa le sei e trenta quando suona la sveglia.
Non ho per niente voglia di alzarmi, che novità.

Oggi mi trasferisco insieme a mia madre a casa di una sua amica del liceo, Charlotte se non sbaglio.
Ci ospiterà fino a che non troveremo una casa in città, che per la cronaca è Boston.
Ho già incontrato Charlotte, quando avevo 4 anni e ovviamente non ricordo nulla perciò sarà un po' una sorpresa.

Sono già in super ritardo. Che strano, mia madre non è venuta a svegliarmi e questo significa che è ancora a letto.

Mi alzo dal letto e inizio a correre scalza per il corridoio fino ad arrivare nella sua stanza.
"Maaammmaaaaaaa" urlo mentre alzo le tapparelle. "Su alzati che siamo già in ritardo" niente.
"Mamma?" mi avvicino al suo letto per capire perché non mi risponde.
"Abbie ma sei andata giù di testa?"
Mi giro di colpo e vedo mia madre sulla soglia della porta che mi guarda con un'espressione simile a quella con cui guardo le serie tv quando il protagonista non capisce mai nulla.

"Mamma mi hai spaventato! Ma sei già pronta?" "perché non mi hai svegliata?" le chiedo confusa.
"Sei decisamente ancora mezza addormentata per poter credere che io sia ancora lì" mi dice mentre ride e lancia un'occhiata al suo letto perfettamente in ordine.

"Comunque ti ho chiamata mezz'ora fa ma non mi hai minimamente calcolato, ho pure insistito parecchio. Sai che hai il sonno davvero pesante?" mi dice.

"Lo sai che sai essere davvero fastidiosa? Guarda che avere il sonno pesante é un rarissimo privilegio di cui solo pochi possono godere. In più non credo sia molto piacevole non riuscire a dormire durante la notte perché al minimo rumore ci si sveglia." le dico fiera.

"Si va bene, comunque io sono già pronta tu hai circa un'ora per preparati e poi partiamo d'accordo?"

"un'ora é più che sufficiente dato che non ho nessun motivo per vestirmi decentemente. Penso che opterò per la tuta grigia che mi hai comprato la settimana scorsa, é davvero comoda sai?" le dico e mentre parlo la noto un po' preoccupata e questo non mi piace per niente perché non promette nulla di buono.

"Ecco a proposito di questo c'è una cosa che mi è sfuggita...." inizia lei.

"COSA esattamente? "

"Nulla di importante solo che mi ero dimenticata di dirti che non sarai l'unica adolescente a casa di Charlotte..."

"NON CI CREDO, ha una figlia?" dico sperando che mi dica che mi sto sbagliando.

"Eccooooo, non esattamente" mi dice ma io continuo a non capire.

"Ma cosa signific- ODDIO TI PREGO DIMMI CHE NON HA UN FIGLIO"

"Non urlare! Si ecco, mi ero completamente dimenticata che Charlotte avesse un figlio e ieri al telefono mentre ci mettavamo d'accordo é saltato fuori l'argomento figli e...." mi spiega mia madre.

Sbuffo rumorosamente e vado dritta in camera a cambiarmi. Se pensa che mi vestiró carina solo per fare una buona impressione sul figlio di Charlotte si sbaglia di grosso.
Non me ne potrebbe importare meno,quindi opto per i pantaloni della tuta grigia e una felpa nera.

Sono 10 minuti che cerco i pantaloni della tuta ma non li trovo. "Mammmaaa" "Hai visto i pantaloni della tuta grigia?" le chiedo.
"Non li avevi messi nella valigia che è in macchina?" mi risponde lei.

Cazzo é vero, ho messo tutto in valigia e l'unica cosa che trovo sono i miei leggins neri e senza esitare me li metto perché sono in ritardo.

"Abbieee" mi chiama mia madre dal piano di sotto.

"Sono pronta adesso scendo"

Quando scendo le scale mia madre é già uscita in giardino quindi vado in cucina e prendo un pacchetto di biscotti - siccome non ho fatto colazione e io ho sempre fame - e mi avvio verso la macchina. Entro in macchia e accendo la radio.

"sei sempre dietro a mangiare?" mi dice lei

"si e ne vado fiera" le rispondo.

Sarà un viaggio molto lungo.

HWA🦋:
Ciao ragazzi, questo è il mio
primo capitolo, spero vi piaciuto
Se avete dei consigli potete
scriverli nei commenti, li apprezzo
molto, baci ❤️

HERE WE ARE | Josh Richards Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora