CAPITOLO 7

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Sono in macchina con Josh e sembra parecchio arrabbiato.
Nonostante tutto, non ho ancora capito il perché.

Prima se n'é uscito così, lasciando a mezz'aria la frase che tanto mi tormenta.
'non so te ma io sono pronto a scoprirli' suppongo si riferisse ai miei segreti, ma non sono ancora pronta a parlarne.
Non ancora, ma lo sarò.
Mi piace pensare che un giorno non mi farà più male pensare a questa storia e che potrò parlarne tranquillamente, magari anche ridendoci su. Anche se da ridere non c'è proprio niente.

Josh non ha bevuto e ha riaccompagnato a casa anche Jaden e Payton che al contrario erano ubriachi fradici.
Cioè davvero, non riuscivano a spiccicare parola.
Quando gli ho chiesto al bancone del bar quanto avessero bevuto mi hanno guardato e hanno biascicato qualcosa di incomprensibile. Poi sono scoppiati a ridere e Josh ha deciso che riaccompagnarli lui stesso fosse la scelta migliore, peccato che non si può dire lo sia stata dato che Jaden a metà del tragitto ha vomitato sui pantaloni di Payton e lui a sua volta sul sedile.
La scena è stata abbastanza imbarazzante...

Ora siamo da soli in macchina e Josh sta guidando silenziosamente tenendo lo sguardo fisso sulla strada.

Il silenzio non è imbarazzante perché sono ancora un po' brilla e non mi interessa più di tanto.

Fuori ha iniziato a piovere e mentre guardo il finestrino mi immagino una gara tra le gocce che scendono da esso. Sto tifando per la goccia di sinistra, perché sembrava quella vincente ma all'ultimo quella di destra ha aumentato la velocità ed ha vinto.

"noooooo" dico sconsolata mentre mi batto le mani sulle cosce guardando con espressione triste la povera gocciolina che tifavo mentre realizzo che si è fermata solo a metà del suo percorso.

"Che c'è?" si intromette Josh non capendo a cosa fosse rivolta la mia tristezza.

"lasciami stare, é una questione tra me e la goccia di sinistra" dico girando il mio busto verso il vetro e percorrendo con il dito il percorso incompleto.

"perché hai bevuto?" mi chiede.

"cosa ti fa pensare che io abbia bevuto ragazzino" dico cercando di mettere a fuoco Josh siccome sto iniziando a vedere doppio.
Mi fa male la testa.

"bho, non lo so. Forse il fatto che stavi giocando con le gocce sul finestrino? O forse che stavi pensando di parlare con me quando invece stavi guardando il volante? Con tono minaccioso tral'altro." questa ultima frase viene susseguita da una leggera risata e questo mi fa pensare che non sia poi così arrabbiato.

Continua a parlare ma la voce piano piano svanisce e cado in un sonno profondo.

Mi risveglio che sembra di essere in un'altra era. Cerco di mettere a fuoco la situazione, ma tutto ciò che sento é un corpo caldo che mi sta reggendo.

Vedo un lampadario, ah è quello della camera di josh...JOSH.

Giro la faccia rapidamente per vedere a chi appartiene il corpo che mi sta trasportando a mo' di principessa. Ovviamente è Josh, non ne sono tanto sorpresa dato che ero in macchina con lui, ma ero convinta di risvegliarmi la mattina per questo ero un po' sottosopra.

Mi poggia nel suo letto e mi rimbocca le coperte. Che gentiluomo, davvero, ma io volevo dormire in camera mia se non gli dispiace.

È convinto che io stia dormendo siccome tengo gli occhi chiusi, o forse se n'é accorto ma non lo dà a vedere.
Proprio quando penso che se ne stia per andare via si china e mi lascia un bacio fra i capelli.
"buonanotte Abs, anche se probabilmente dormi già" dice e ho la conferma che lui pensa stia dormendo.
Detto questo esce dalla stanza e chiudo gli occhi, cercando di capire perché non mi abbia portato in camera mia, cioè ora lui dove pensa di dormire? Sul divano non penso gli passi neanche per la testa sinceramente.

Ultimamente Josh è molto strano, stranamente gentile direi. Non so che cosa lo spinge a cambiare di continuo, é troppo bipolare questo ragazzo. Un attimo prima si arrabbia e l'attimo dopo si preoccupa per me.

Mentre il mio cervello continua a pensare ad una spiegazione plausibile, mi addormento.

Mi risveglio che sono le 10:45, ok direi che ho dormito abbastanza.
La testa mi fa malissimo e mi sento parecchio male.
Ieri sera ho bevuto tanto, ma non abbastanza da non ricordare quello che è successo. Ricordo tutto perfettamente solo con la testa che pulsa sempre di più.

Do' una leggera occhiata ai miei vestiti e noto che addosso ho una maglia larga nera molto comoda.
Il problema non è questo, é un altro.
Il problema è che addosso ho solo quella. E BASTA.
Spero con tutto il cuore che sia stata mia madre e non Josh, perché questo vorrebbe dire che... OK non pensiamoci ora.

Non so come, ma dopo qualche minuto trovo la forza di alzarmi dal letto.
Ora dovrei scendere le scale, ma non ce la faccio. Opto per una soluzione ottimale, mi siedo sul primo scalino e scendo lentamente alzandomi leggermente e poggiando il mio sedere nello scalino successivo.

Anche il minimo sforzo mi sembra troppo.

Sento una risata provenire da in fondo alle scale. Alzo leggermente la testa, il quanto meno possibile e molto lentamente, e vedo Josh che si sta trattenendo dalle risate.

"cosa ridi?" dico portandomi una mano alla testa dolorante.

"io ti avevo detto di non bere, le conseguenze poi te le subisci tu" dice continuando a guardarmi e incrociando le braccia.

"io so gestirmi da sola, se ho bevuto é perché volevo farlo e ora fammi scendere le scale in pace grazie" dico ricominciando a scendere le scale nel mio modo.

"così ti farai solo male" dice scrociando le braccia e venendo verso di me.

"non ho bisogno del tuo aiuto, so scendere le scale anche da sola" dico rifiutando il braccio che mi sta porgendo.

"invece si, dai alzati" mi aiuta ad alzarmi e mi mette un braccio intorno alla vita per avere la presa più salda.

Appena la sua mano si stringe sul mio fianco un brivido mi percorre tutta la schiena.

"ho detto che non ho bisogno" dico appoggiandomi al corrimano delle scale.

"Abs, prima scendi le scale e prima avrai un'aspirina. Cosa ne dici?"

Sbuffo e mi aggrappo alla sua maglietta.
Lui riposiziona la sua mano  sulla mia vita e mi conduce alla cucina.

Apre lo sportello sopra al lavandino e tira fuori una scatola piena di medicinali.
Dopo qualche minuto passato a cercare l'aspirina me la passa insieme ad un bicchiere d'acqua.

"bevi" mi dice.

"e se io non volessi farlo? Cosa mi faresti?" dico ridendoci su mentre butto giù tutto.

"bhe, ormai lo hai fatto. Lo scoprirai la prossima volta"

"peccato, ero curiosa" dico e  esco dalla cucina.

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          HWA🦋: spazio autrice

Heyyy, come state? Io sono contentissima perché abbiamo superato le 350 visualizzazioni!
Ci ho messo più del solito ad aggiornare lo so, ma sono molto impegnata ultimamente. Ho anche molte gare in questo periodo.

Secondo voi perché Josh si comporta così?

Vi lascio con il dubbio.
Baci

GIO

HERE WE ARE | Josh Richards Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora