𝐂'𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨, 𝐉𝐚𝐝𝐞

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Kio rimase senza parole, non sapeva come comportarsi. Era interdetto, non sapeva cosa dirmi, era semplicemente sorpreso da quell'affermazione. Dopo qualche minuto di silenzio, mi disse:"Beth... io non sapevo che-" si fermò all'improvviso, come se qualcuno gli avesse tappato la bocca, poi, continuò:"- che il sentimento fosse reciproco..." rimasi colpita, e stupita... ma un senso di tristezza mi avvolse come pochi sentimenti sanno fare. Lui mi afferrò un braccio e mi trascinò in camera, in modo che nessuno mi potesse vedere. Quando mi lasciò il braccio e mi guardò, probabilmente pensavamo la stessa cosa:'L'unico ostacolo è Jaden'. "È sbagliato, così, Beth..." iniziò lui "Devi lasciare Jade... è l'unica, altrimenti saremo due figli di puttana... io l'amante e tu la troia, capito?" Io annuì, comunque con una stretta al cuore: stavo lasciando Jaden, dopo aver passato la notte con lui, dopo aver passato due anni tra le sue braccia, dopo aver avuto una figlia, lo stavo lasciando. Avevo passato più tempo con Kio che con Payton un altro po! Lo conoscevo bene, lo conoscevo da solo quattro giorni, ma sembrava che lo conoscessi da una vita. "Kio..." gli presi il mento e lo feci voltare verso di me, in quanto si fosse girato verso la porta alle sue spalle e, finalmente, dopo due giorni nei quali avevo intenzione di farlo, lo baciai. Avvertì subito il fatto che fosse uno geloso, uno che se una cosa è sua è sua, un po come lo ero io con Jaden. Strinse i miei capelli rossi con una mano, mentre l'altra era appoggiata sulla vita. Ci staccammo dopo circa due minuti, appoggiò la sua fronte sulla mia e dissi:"Vado a parlare con Jaden..." sciolsi l'abbraccio per guardarlo in volto: era piuttosto triste, ma allo stesso tempo sicuro. Io ero sicura ormai, di ciò che provavo per Kio, ma non so per quale motivo, ma ero triste nel lasciare Jaden. Era stato il mio primo vero amore, ma credo che non potessi considerarlo "l'amore della mia vita". Come aveva fatto Kio a sopportare tutto? La foto che ci eravamo fatti scattare due sere prima, gli abbracci, i baci, tutto... come ha fatto a non dire nulla? Decisi che ne avremmo parlato dopo, mi diressi verso la mia camera e quella di Jaden, con il cuore in frantumi, conoscendo già la sua reazione. Entrai convinta che Jaden fosse sveglio, infatti, così era. Era seduto sul ciglio del letto, si era messo i pantaloni e sedeva fumando una sigaretta. Mi si bloccarono le corde vocali, non volevo iniziare il discorso, ma dovevo, per Kio e me. Una cosa mi stupì, non iniziai io, iniziò lui:"Beth, io devo dirti una cosa..." sbiancai, sapendo forse che lui mi voleva dire la stessa cosa che io, volevo dirgli. "Anche io Jade, ti devo parlare" mi sedetti accanto a lui, poi, iniziò il discorso:"Beth... io... oh cazzo è difficile!" Si scompiglio i capelli ricci e neri con una mano, poi inspirò profondamente e continuò:"Quello che è successo prima... non, non è stato come le altre volte, Beth... qualcosa è cambiato in me..." annuì perché per me era stato lo stesso "Intendo, Beth, che se in una relazione secondo me c'è solo attrazione fisica e non attrazione tra virgolette mentale, allora non è amore, è..." "... lussuria" terminai la frase annuendo guardando il pavimento, Jaden annuì poi fece un tiro "Beth, c'è un altra nella mia vita, ora..." annuì e dissi:"Anche nella mia, Jade..." ci sembrava impossibile, impossibile che ci stessimo lasciando... dopo tutto quel tempo. "Credo che... credo che ci dovremmo -" la sua voce si ruppe, facendolo scoppiare a piangere silenziosamente "Credo che ci dovremmo... l-lasciare, Beth" piansi anche io, inevitabilmente "Jade, promettimi solo una cosa..." dissi guardandolo illuminato solo dalla luce della Luna e della sigaretta "... promettimi che non mi odierai, come io non odierò te" lui annuì poi disse:"Non ti odierò mai, Elizabeth Monroe..." sorrisi a fatica, poi, mi alzai, e tornai da Kio con il cuore a pezzi. Non sapevo perché mi fossi effettivamente alzata, forse anche se non l'ammettevo avevo bisogno di una pausa dopo quella chiacchierata. Dopo poco, le gambe mi divennero molli e caddi a terra, in lacrime, urlando dentro, con la bocca chiusa. Per quanto provassi ad urlare, era come se non avessi la voce, era come se fossi soffocata. Strinsi la moquette e piansi, piansi come forse non avevo mai fatto. Era fatta... ci eravamo lasciati.

𝐚𝐧𝐠𝐞𝐥 𝐚𝐧𝐝 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐧 𝐈𝐈 | jaden hosslerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora