Memory

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QUESTO CAPITOLO CONTIENE SPOILER DELLA SECONDA STAGIONE, LEGGETE A VOSTRO RISCHIO!!

Si sentiva così debole, così indifeso.
Lui, il grande assassino, il migliore di tutti era stato bloccato dalla persona più debole che potesse mai incontrare.

Ma allora come?
Come aveva fatto una semplice donna a tenerlo bloccato tra le sue spire?

Era bastata una risata, una singola risata e tutto era cambiato, entrambi avevano capito che tutto sarebbe cambiato e che non avrebbero potuto fare niente per impedirlo.

Ma, allo stesso tempo, un lieve sorriso sulle sue labbra segnò la sua morte.

Era rimasto ad aspettarla, ad aspettare che tornasse da lui per amarlo, ma non lo fece mai.
Pregò gli dei che qualcuno la riportasse da lui, ma nessuno badò alle preghiere di un assassino.

Aveva mantenuto la sua promessa, aveva fatto il possibile per lei, con la speranza di poterla rivedere dopo tutto, dopo aver assolto ai suoi peccati.

E fu così che si incontrarono, dopo anni di tristezza e di dolore finalmente si erano ritrovati e si guardavano, ancora innamorati.

Il corpo di lui era bloccato, il suo cuore gli diceva di correre da lei, di abbracciarla, di baciarla, di amarla; ma il suo cervello lo bloccava: e se non fosse veramente lei? Quante volte aveva sognato di vederla ancora e si era poi ritrovato ad abbracciare il morbido cuscino?

"Ehi." fu la voce meliodosa di lei a risvegliarlo dalla sua trans.

Era felice, così felice di poterla vedere di nuovo, ma aveva così paura che non fosse reale.

"Mi sei mancato." continuò con un dolce sorriso sulle labbra.

Lui fece un passo indietro, no. Non poteva essere: si guardò intorno e il luogo dove prima i suoi studenti si disperavano per lui era scomparso, tutto ciò che era rimasto l'edificio della sezione  "End" e il bosco, tutto illuminato dalla bella luna distrutta e le stelle.

Lei fece un passo verso di lui, trattenendo le lacrime e lo abbracciò.

E forse fu quello il momento in cui sentì qualcosa, un battito del suo cuore rimasto congelato per troppo tempo.
Una lacrima gli scese dal viso pallido e scivolò lungo le guance paffute, un sorriso gli si dipinse sul volto.

Ma, quando fece per ricambiare l'abbraccio dell'amata, si fermò.

Era davvero pronto a morire? A lasciare tutto ciò a cui si era dedicato con amore e dedizione? Era pronto a dire addio a tutti?

"Ho paura." disse alla donna che gli asciugò con le dita affusolate le lacrime.

"È normale avere paura, ma ti assicuro che andrà bene. Staranno bene." lo rassicurò e gli accarezzò i capelli castani con tocco delicato.

L'uomo sospirò e fece un passo indietro, lasciando sbigottita l'amata.

"Non penso di essere pronto. Non sei tu, ti ho cercata per così tanto tempo, per così tanto tempo mi sei mancata, per così tanto tempo volevo stare con te, starti vicina." iniziò e lei lo guardò interrogativa, incerta su cosa dire o fare.

"Ma ora, ora," si portò i capelli indietro e un sorriso genuino gli comparì sul viso. "Quei ragazzi, quei ragazzi mi hanno dato qualcosa di nuovo, non so neanche io che cosa!" esclamò, lasciandosi sfuggire una risata e aprendo teatralmente le braccia. "Qualcosa che mi ha fatto sentire bene, bene come prima, bene come quando ti ho vista la prima volta, bene come la prima volta che ho capito l'amore che provavo e provo per te." ammise. "Ora ho paura, ho così tanta paura." e si strinse le spalle, lasciando andare un singhiozzo. "Ho davvero paura. Cosa sarà di loro? Staranno bene? Ho così paura! Così tanta!" e corse verso di lei, stringendole le spalle e lasciando per un attimo il suo cuore battere più veloce e le sue goti accaldarsi, poi si allontanò di nuovo con passo veloce.

"Capisci, vero?" chiese infine.

Lei poi gli si avvicinò di nuovo e gli strinse la mano destra, che accarezzò formando dei cerchi immaginari nel suo palmo.

"Andrà tutto bene." iniziò e poi alzò lo sguardo verso l'amato, facendo in modo che il suo bel viso fosse illuminato dalla luna.
"Andranno avanti, staranno bene." e posò la mano sinistra dell'amato sul suo stesso petto.
"Tu sarai sempre accanto a loro, come io lo sono stata con te." e gli sorrise.

Lui la osservò e un sorriso gli si formò sulle labbra.
"Andrà tutto bene." si disse.

Fece un passo avanti e poi le prese entrambe le mani e continuò a riservarle lo stesso dolce sorriso.
"Sono pronto." ammise.

E fu quello il momento, il momento in cui ogni pezzo sembrava finalmente entrare nel suo spazio. Quando si scambiarono il dolce bacio che tanto bramavano e scomparvero, lasciando dietro di loro nient'altro che una memoria.


Moi:
Non scrivo one-shot da tipo un sacco, rip.
Ma non è del tutto colpa mia dai, in questi giorni non ho manco il tempo di vivere per colpa della scuola e da circa due mesi sono tornata in fissa con i Batboys e young justice... a proposito! Se per caso qualcuna di voi buone personcine avesse una ff  in italiano da consigliarmi è ben accetta, perché davvero, è da due mesi che leggo solo ff in inglese e sono arrivata ad un punto che ho fatto un intero sogno in inglese, sì, un inglese sbagliato, ma sempre inglese!

-Umi💜

Assassination Classroom in KorocanonsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora