Qualche giorno prima del ballo, arrivò l'abito da cerimonia di Nico. Sarebbe anche stato decente se solo non fosse stato di una taglia più piccolo di lui.
Evidentemente suo padre pensava che avesse ancora dodici anni. L'abito gli stringeva al collo, nella schiena e nelle braccia, ma tanto Nico pensò che sarebbe stato al ballo per poco tempo, perché probabilmente ci sarebbe stata tanta gente, e lui odiava le grandi feste. Gli davano una sensazione di soffocamento ben poco piacevole.
Ci sarebbe andato solo perché aveva promesso a Jason che lo avrebbe accompagnato.
Il giorno del ballo, il biondo era più nervoso che mai. Continuava a guardarsi allo specchio e a spruzzarsi chili di colonia profumata, al punto da far sembrare il dormitorio una profumeria.
Continuava a ripetere fasi come -Le piacerò? Sono abbastanza presentabile?- e -Poi cosa le dico? Sei splendida, o Piper? No così suona troppo latino...- Alla fine Nico esplose dicendo che lo stava mandando fuori di testa e che se proprio non sapeva che dire poteva anche inventarsi qualcosa lì per lì.
-Ma così farò la figura dell'idiota.- Ribattè Jason. Nico sbuffò -Sempre meglio della figura di quello che si studia ogni singola battuta prima ancora che avvenga una conversazione, non trovi?-
Jason ebbe il buon senso di non replicare.Alle 9 di sera, i due scesero in Sala Grande. I tavoli erano stati rimossi e avevano lasciato il posto ad un'enorme sala da ballo con piccoli tavoli intorno ed un palco per cantare.
C'era tantissima gente, proprio come Nico si era aspettato. Si guardò intorno per vedere se conosceva qualcuno.
Scorse Annabeth e Percy che ballavano e Leo che conversava con una ragazza di Corvonero con gli occhi a mandorla.
-Ciao Jason, ciao Nico.- Li salutò Piper. Aveva un vestito color argento che le arrivava fino ai piedi e i capelli pettinati in una lunga treccia con delle piume annodate ad essa.
-Piper! Sei bellissima stasera.- Lei sorrise raggiante a Jason e Nico si allontanò da loro ridendo sotto i baffi: quei due formavano davvero una bella coppia.
-Ehi Nico!- Lo chiamò qualcuno da poco distante. "Cavolo" Pensò Nico un po' irritato "Proprio quando stavo per andarmene" Si girò e si trovò davanti Will, che sorrideva come sempre.
-Te ne stavi andando?- -Ah no, figurati...- -Bene, perché devi assolutamente vedermi cantare.- -Canti?- -Sì, sono nel coro della scuola.- Ammise lui.
Nico iniziò a respirare a fatica. Quel costume era molto stretto e c'era davvero troppa gente. -Che...che canzone canterai?- Chiese con un po' di affanno. -Le solite... Nico stai bene?- No che non stava bene.
Iniziò a respirare affannosamente, guardandosi intorno con occhi spiritati. Tanta gente, troppa gente. Il vestito stretto. Gli sembrava di soffocare.
Iniziò a correre via, lontano dalla folla e con Will alle calcagna. Scontrava persone e rovesciava bicchieri, ma doveva andarsene, doveva...Will lo prese per un braccio e iniziò a trascinarlo mentre lui si dimenava, cercando di sottrarsi a quella morsa.-Lasciami andare! Voglio andarmene da qui!- -Ti ci sto portando, via di qui. Smettila di dimenarti, per favore.- Ma Nico continuò a lottare, senza ascoltarlo.
Finalmente raggiunsero un'aula vuota e Will lo fece sedere per terra. Nico continuava a respirare affannosamente, non riusciva a calmarsi in nessun modo; poi Will si concentrò per un attimo e iniziò a cantare. Nico all'inizio continuò a dimenarsi, ma dopo, lentamente, riprese a respirare normalmente. Quando si calmò fissò Will per qualche secondo.
Non appena questo smise di cantare, Nico deglutì -Cos'è successo?- Chiese. -Hai avuto un attacco di panico.- Rispose Will -A volte capita. Ti va in tilt il cervello e ti senti soffocare. Nel tuo caso suppongo sia dovuto alla presenza di troppe persone... Non dev'essere stato molto piacevole.- Nico annuì.
-Scusa se ti ho fatto preoccupare.- -Non fa niente- Rispose Will -Mio cugino soffre di attacchi di panico, perciò so come comportarmi.-
-Quando hai cantato...- -Sì, ti è passato. Il canto curativo è una dote molto rara, tra i maghi. È uno dei pochi talenti che mi ritrovo.-
Il Serpeverde lo osservò con la coda dell'occhio, un po' dubbioso. -A me non sembra che tu abbia pochi talenti. Voglio dire, sei popolare e ci sai fare con le persone, vai bene nelle materie e sai anche cantare, più di così...-
Il biondo scosse la testa afflitto -No Nico. Nella lettera che ho ricevuto da Hogwarts, mi informarono che nonostante fossi magico, ero un mago meno potente degli altri, inspiegabilmente. Sono una specie di magonò, ecco. Quando ho comprato la bacchetta sono stato da Ollivander per più di un'ora: non riuscivo a trovare quella adatta a me. Alla fine mi sono accontentato di questa- Tirò fuori la bacchetta e se la rigirò tra le mani, osservandola pensieroso -ma non... Non riesco a farla mia, è come se non volesse rispondermi; come se fossi solo un magonò o un babbano qualunque e non potessi controllarla...-
Nico lo ascoltò in silenzio. Era strano vedere Will, di solito così solare e allegro, rassegnato e un po' malinconico. Dietro a quel sorriso si nascondevano tantissime emozioni, emozioni che probabilmente non riusciva ad esprimere e che finivano per essere nascoste agli occhi degli altri. All'improvviso si rese conto che, dopotutto, lui e Will non erano poi così diversi. D'altrone anche Nico faticava ad esprimere le proprie emozioni, preferiva reprimerle per non esserne condizionato.
Dopo alcuni momenti di silenzio Will riprese -Ormai me ne sono fatto una ragione. Non puoi scappare da quello che sei, ma puoi accettarti e migliorarti. E io ho deciso che mi sarei impegnato a fondo per migliorarmi. Non ho intenzione di piegarmi alle difficoltà e preferisco affrontarle sorridendo. Voglio rendere i miei genitori orgogliosi di me.-
Nico lo guardò. Sembrava determinato e pronto ad affrontare qualsiasi ostacolo. Alla fine disse -Secondo me li hai già resi fieri; sarebbe strano il contrario, con un figlio incredibile come te.- Al che Will distolse lo sguardo e non rispose, incerto.
Dopo un po' disse -Comunque, è ora di andare, mi aspettano sul palco. Ti consiglierei di andare nel tuo dormitorio a riposarti. Ci vediamo, Nico- Lui annuí e lo seguì fuori, salutandolo poco dopo.
Era nel dormitorio da un'oretta, quando Jason vi entrò dentro come una furia, trafelato, sudato e tutto spettinato -Nico! Ti devo assolutamente raccontare quello che è successo! Praticamente io e Piper stavamo ballando, quando lei ha detto di essere stanca. Allora siamo tornati in sala comune, ma quando è venuto il momento di separarsi, io mi sono fatto coraggio e l'ho baciata! Capisci?- Disse tutto d'un fiato, lasciando Nico basito
-E ora state insieme?- -Sì, non riesco a crederci!--Congratulazioni.- Rispose Nico divertito: non aveva mai visto Jason così felice, nè tanto meno così energico. -A quando il matrimonio?- Scherzò -Ha-ha, divertente.- Fece Jason.
Nico sorrise appena all'amico e si sdraiò sul letto; dopodiché borbottò stanco -Buonanotte, Jas.- -'Notte.- Rispose Jason distratto.
E lì, nel buio, quando ormai stava per addormentarsi, Nico si chiese se avrebbe mai trovato qualcuno a lui speciale come lo era Piper per Jason.
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Infinity// Solangelo
Fiksi Penggemar[Solangelo ff] Hogwarts! AU Nico Di Angelo è forse la persona più schiva e asociale di tutta Hogwarts: perennemente solo, introverso e scontroso, passa il suo tempo esclusivamente con sua sorella Hazel e il suo migliore amico Jason... All'inizio, qu...