XI- Calore e affetto

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Qualche giorno prima di Natale, Nico si accorse di un dettaglio a cui non aveva pensato: non aveva ancora comprato i regali, per nessuno.

Per fortuna avrebbero organizzato un'altra gita ad Hogsmeade, così colse l'occasione al volo.

Sperò di non incontrare là anche Will, perché avrebbe dovuto comprare un regalo anche a lui, e di certo non gli avrebbe rovinato la sorpresa.

Per Hazel comprò qualche pacchetto di Caramelle Tutti i Gusti +1 e un bracciale dorato, per Jason, visto che giocava nella squadra di Quiddich di Serpeverde, comprò il libro "Il Quiddich Attraverso i Secoli", mentre per Will... In effetti non ci aveva ancora pensato.

Sapeva che gli piaceva la medicina e cantare, ma non aveva idea di cosa regalargli.

Poi però si ricordò che qualche giorno prima gli aveva detto che gli sarebbe piaciuto molto suonare uno strumento, in particolare uno...

Nico andò nel negozio di musica e trovò quello che cercava: una lira. Prese anche un libro di lezioni di lira per principianti. Quindi tornò ad Hogwarts, ma si presentó un altro problema: quando gli avrebbe dato il regalo?

Non erano nella stessa casata e non sapeva se lo avrebbe rivisto il giorno di Natale, e di certo non voleva darglielo in anticipo o in ritardo: voleva davvero vedere la sua reazione, anche se Nico non riusciva spiegarsi appieno questo suo insolito desiderio.

Quella sera, a cena, lo trovò seduto al tavolo di Tassorosso, e decise di andargli a parlare.

Quel Natale erano rimasti pochissimi studenti ad Hogwarts: oltre a lui e al biondo c'erano altri due Tassorosso del secondo anno e tre del sesto, cinque Grifondoro tra cui Leo, quattro Corvonero, un altro Sepeverde del settimo anno e tre del primo.

-Will posso parlarti un minuto?- Lui annuì -Ehm stavo pensando che visto che entrambi siamo soli in dormitorio, potevamo passare la serata insieme e a mezzanotte scartare insieme tutti i regali, ti va?-

Le nuove regole dicevano che un prefetto poteva entrare nel dormitorio di un altro prefetto con il suo consenso, perciò Will doveva solo accettare e l'occasione per dargli il regalo sarebbe stata perfetta.

Sperava davvero che il biondo accettasse, per una ragione che andava oltre la sua comprensione.

-Ma sì, bella idea.- Rispose Will raggiante. -Dopo cena vado a prendere i regali e il pigiama e ti raggiungo, va bene?- -Perfetto.- Esclamò Nico. -A dopo.-

Qualche ora dopo, Nico stava leggendo un libro nella sala comune di Serpeverde per cercare di placare l'ansia dell'attesa.

Aveva appena spedito la lettera con il regalo per sua sorella, quando all'improvviso si ricordò che per entrare in dormitorio serviva la parola d'ordine.

Andò alla parete dove si trovava l'entrata al dormitorio e disse borbottando la -banale, a parer del corvino- parola d'ordine di Serpeverde: -Cobra Strisciante.- Il muro magicamente si aprì e Will gli apparve davanti.

-Meno male che ci hai pensato, rischiavo di restare bloccato lì fuori tutta la notte.- Esclamò il biondo sollevato. Nico gli fece cenno di entrare e lo condusse nel suo dormitorio.

Fu una delle notti più divertenti della sua vita. Giocarono a Spara Schiocco, mangiarono Caramelle Tutti i Gusti +1, si raccontarono storie di terrore- che non facevano paura- e sparlarono dei professori. Occasionalmente parlarono anche degli esami e del futuro.

Quando arrivò la mezzanotte, entrambi si sorpresero di come il tempo fosse passato in fretta.

-Scartiamo i regali.- Propose Will prendendo i suoi. Nico si rese conto che quelli del Tassorosso erano molto più numerosi dei suoi, ma non gli importò granché.

Scartò il primo, da parte di Jason, e sorrise nel vedere che conteneva alcuni pacchetti di cioccorane e un lettore mp3 con decine di canzoni rock e metal, i suoi generi preferiti; il suo migliore amico lo conosceva fin troppo bene.

Il regalo da parte di Hazel era un semplice pigiama nero e verde, fortunatamente della sua taglia. Gli sarebbe tornato utile, dal momento che quello attuale consisteva in una maglietta a maniche corte e una tuta grigia.

Anche suo padre gli aveva regalato qualcosa: dei binocoli dorati, per guardare meglio le partite di Quiddich. Nico ne fu più che stupito: era un regalo incredibilmente bello e generoso, da parte di suo padre.
Era proprio vero che il Natele rendeva tutti più buoni...

Will ricevette: un libro sulla medicina, una maglietta a maniche corte con lo stemma della sua squadra di Quiddich preferita, uno spioscopio, un paio di infradito arancioni- Nico dubitava dell'utilità di quest'ultimo oggetto-, e una nuova sciarpa di Tassorosso.

Finiti tutti i regali, Nico decise di dargli il suo. Glielo mise in grembo e gli annunciò che era il suo regalo, e che sperava gli sarebbe piaciuto.

Will scartò la carta blu notte e quando vide il contenuto gli si illuminò lo sguardo. -Una lira! La desideravo da tantissimo, grazie Nico.-

Fece per avvicinarsi ed abbracciarlo, ma lui si ritrasse istintivamente.

Al gesto di Nico Will sbuffò -Neanche a Natale ti lasci abbracciare? Eddai.-
Lo supplicò con lo sguardo e alla fine Nico cedette e borbottò -E va bene.-

Will sorrise e lo strinse con foga.
Nico aveva abbracciato pochissime persone nella sua vita, ed erano solo quelle della sua famiglia, perciò pensava che non avrebbe sopportato la cosa per più di tre secondi, invece si stupì di sé stesso quando anche lui gli mise le braccia attorno al collo.

Si sentiva stranamente protetto tra le braccia di Will, una sensazione di sicurezza che non aveva più provato per tanto, tantissimo tempo.

Quando l'abbraccio si sciolse, Will fece -Anch'io ho qualcosa per te- Nico lo guardò stupito mentre si alzava per prendere un pacco sul letto e portarglielo subito dopo.

Lo aprì curioso ed emise un sospiro di sorpresa. Dentro c'era un grande maglione nero di lana con dei piccoli serpentelli ricamati in oro e bianco sulle maniche.

Will lo guardò e si grattò la nuca un po' incerto -Non sapevo che taglia prenderti, perciò ho preso la mia, ma ti starà grande. Se vuoi posso andare a cambiartelo.-

Nico scosse la testa -No, non importa.- Si infilò il maglione: era caldo e soffice e gli stava abbastanza grande, ma non troppo.

Sorrise. Non sorrideva spesso, lo sapeva, ma con Will gli veniva stranamente spontaneo. -È perfetto così.- Commentò. Will sospirò sollevato.

Iniziarono a riordinare un po' la stanza, ma poco dopo si stufarono e- sotto richiesta del biondo-   iniziarono ad ascoltare qualche canzone del nuovo mp3 di Nico.

Ma, dato che era ormai l'una passata, Nico faticava a tenere gli occhi aperti e continuava a sbadigliare. Alla fine, infatti, crollò addormentato alla terza canzone.

Will lo guardò ridendo sotto i baffi e chiedendosi divertito come facesse il corvino ad addormentarsi con le urla dei cantanti metal nelle orecchie.

Il Tassorosso si alzò e continuò a riordinare un po' la stanza buttando le carte dei regali e accatastando da parte quest'ultimi.

Quando ebbe finito, si girò a guardare il Serpeverde che dormiva, appallottolato su sé stesso sul freddo pavimento.

Da addormentato, aveva un'espressione rilassata e tranquilla che da sveglio non aveva mai. Sembrava terribilmente... Indifeso. E solo.

All'improvviso Will provò una rabbia incontrollabile per qualunque cosa o persona, in passato, lo avesse fatto soffrire. Nico non meritava di soffrire per nulla al mondo. Non era giusto.

Gli sorrise dolcemente e gli si avvicinò in silenzio. Si chinò su di lui, gli appoggiò sopra un calda coperta e sussurrò piano, molto piano -Buon Natale, Nico.-

Dopodichè recuperò i suoi regali e silenziosamente uscì dal dormitorio di Serpeverde con un sorriso stampato in faccia.

Non smise di sorridere neanche quando comprese che non provava solo amicizia per colui che lo chiamava Principe, anche se sapeva che probabilmente non sarebbe mai stato ricambiato.

Ma non importava.

Finchè era di Nico che si parlava, andava bene così.

Infinity// SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora