XX- Abbattere barriere

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Le ultime settimane di scuola furono abbastanza tranquille. Nico aveva incubi frequentemente e dormiva male e poco, ma cercava di ignorarli.

Una volta si svegliò in piena notte per colpa di uno di essi e trovò Piper e Jason, sul letto di quest'ultimo, a parlare a bassa voce abbracciati e a scambiarsi qualche bacio di tanto in tanto.

Appena Jason si accorse che Nico era sveglio e li stava guardando divertito cercò di trovare una scusa per giustificare la presenza della ragazza.

Nico lo interruppe, dichiarando che non avrebbe detto niente a nessuno solo se Jason gli avesse dato le sue cioccorane. Lui acconsentì sollevato.

Durante gli ultimi giorni di scuola, ad Hogwarts c'era un gran trambusto, come sempre. Per alcuni era stato un anno normale, ma per Nico quell'anno aveva comportato tanti cambiamenti nella sua vita, e non tutti negativi.

Un po' temeva il momento in cui avrebbe dovuto salutare Will. Gli sarebbe mancato tanto quell'estate, anche se non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce.

Un pomeriggio andò a cercarlo e lo trovò intento a suonare la lira sotto un albero del parco. Nico gli si sedette affianco guardando il Lago Nero.

Ad un tratto da esso sbucò un tentacolo, restò in superficie per qualche secondo e scomparve. Hogwarts...

-Sei venuto per salutarmi?- Si informò Will. Nico annuì continuando a guardare davanti a sé.

-Dai, due mesi passano in fretta, non ti preoccupare.- Will cercava sempre di guardare il lato positivo della situazione, ma Nico si sentì triste comunque -Mi scriverai?- Gli mormorò.

-Certo che sì, sei il mio ragazzo.- Non l'aveva ancora ammesso così, ad alta voce, e Nico arrossì a sentirgli dire quelle parole. "Il mio ragazzo..."

-A che pensi?-

Nico lo guardò. Poteva vedere il suo stesso riflesso nelle pupille dilatate del biondo, da tanto erano vicini.

Sperò- con non troppa convinzione- che nessuno li vedesse in quel momento intimo. Eppure, c'era una piccola parte di sè che desiderava che tutti in quella scuola sapessero dei suoi sentimenti e del fatto che era fidanzato con- a sua detta- il migliore ragazzo al mondo.

-Terra chiama Di Angelo.- La voce di Will riscosse Nico dai suoi pensieri -Scusa, mi ero distratto. Dicevi?- -Ho notato.- Ridacchiò Will. Poi guardò Nico con dolcezza. -A cosa pensi?-

Il Serpeverde sospirò -Non lo so nemmeno io. Quest'anno sono successe così tante cose... Da una parte c'è stato l'assassinio e tutto quello che ha comportato, mentre dall'altra... Beh dall'altra ci sei tu, Prince, e i miei amici. Il punto è... Non so se riuscirò più a sentirmi a casa come prima, a Hogwarts. Pensavo fosse un posto sicuro, ma a quanto pare mi sbagliavo.-

Will restò un attimo in silenzio prima di parlare -Ha davvero così tanta importanza trovare un posto da poter considerare "casa"? Forse alcune persone non troveranno mai alcun luogo che potranno definire tale. Ma magari non è solo il luogo a rendere una casa tale, ma le persone che ci vivono e finché ci saranno loro... Beh, allora qualsiasi luogo potrà essere considerato "casa".-

Nico lo guardò sorpreso -Da quand'è che sei diventato così saggio?- Lui scrollò le spalle divertito -Lo sono sempre stato!-

-Ma smettila!- Gli tirò un pugno scherzoso sul braccio e lui sorrise. Poi si chinò su di lui, facendo toccare le loro fronti e i loro nasi -Mi mancherai.- Sussurrò con gli occhi chiusi.

Nico gli mise le braccia attorno al collo e infilò le dita nei sui capelli ricci e un po' lunghi, chiudendo gli occhi a sua volta.

Rimasero in quella posizione solo finché Will non si chinò appena per baciarlo, lentamente e senza fretta.

Poi si abbracciano stretti e Nico tentò di godersi al massimo quel momento, dato che sapeva che sarebbe passato del tempo prima di poter passare un pomeriggio così con il biondo.

Quando si separarono, Will si ricordò di una cosa -Ah già, ho imparato a suonare una canzone con la lira! La vuoi sentire?-

-Solo se canti anche.- Rispose Nico con un mezzo sorriso. Will allora prese la lira e si schiarì la voce -Preparati ad una performance coi fiocchi.-

Nico alzò gli occhi al cielo e gli fece cenno di iniziare, impaziente di sentirlo suonare e cantare. Iniziò a canticchiare una canzone a lui sconosciuta con la sua bella voce melodiosa.

Quando finì, Nico era meravigliato, ma per via del suo orgoglio disse semplicemente -Mh, abbastanza bene, dai.-

Probabilmente Will ci teneva davvero al parere di Nico, perché storse il naso e disse, un po' scoraggiato -Oh. D'accordo.- -Però- Riprese Nico pentendosi delle parole appena dette -puoi migliorare. E poi non era affatto male, anzi sei stato fantastico. Più che fantastico, direi. Perfetto.-

Will sorrise. In verità lui sapeva che a Nico la canzone era piaciuta molto: aveva visto la sua espressione colpita e meravigliata quando cantava e suonava, ma voleva che glielo dicesse chiaro e tondo.

Capiva il perché Nico non glielo aveva detto subito: lui non era abituato a fare i complimenti a qualcuno, soprattutto se quella persona per lui era importante.

Era dovuto alle barriere che aveva inalzato negli ultimi anni della sua vita, impedendo a chiunque di accedere al suo cuore.

Ma Will era intenzionato a buttarle giù e a trovare il vero Nico, quella parte di lui che non mostrava mai a nessuno. Sapeva che avrebbe significato impiegarci anni, ma a lui non importava.
Avevano tutto il tempo del mondo.

Nico si accorse che lo stava fissando da un po' e arrossì, balbettando -C-che c'è?- -Niente.- Rispose il biondo sorridendo. -Assolutamente niente.-

Quella sera ci furono i fuochi d'artificio. Tutti gli studenti e professori di Hogwarts si sedettero sul prato del giardino e osservarono il cielo dipingersi di mille colori diversi.

Nico si sdraiò con Jason, Piper e tutti gli altri e in poco tempo lo raggiunse anche Will. Gli si sdraiò accanto e gli disse, in tutta tranquillità, che lui non avrebbe fatto o detto assolutamente niente su di loro se Nico non avesse voluto.

Lui all'iniziò si tranquillizzò, ma poi ricordò le parole che Piper gli aveva detto qualche tempo prima: non sei stanco di scappare? Sì, lo era.
Non sarebbe più scappato, d'ora in poi. Nè dagli altri nè, tantomeno, da sé stesso.

Guardò Will serio e lo prese per la cravatta, attirandolo a sé e baciandolo. I suoi amici esplosero in urla di sorpresa e gioia. Nico li guardò uno ad uno.

Tutti gli sorridevano incoraggianti e felici, soprattutto Piper e Jason. Sorrise anche lui e guardò il cielo, capendo che con quel gesto non aveva voluto chiedere l'approvazione dei suoi amici, ma dimostrare loro che averla o meno non avrebbe avuto importanza, perché non avrebbe cambiato assolutamente nulla tra lui e Will.

"La libertà" pensò riflettendo "è una bella sensazione"

Infinity// SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora